Il
fenomeno dell’antibiotico-resistenza, in continuo aumento, ha assunto negli ultimi anni una preminente rilevanza, con crescente impatto sia epidemiologico che economico e rappresenta una priorità di sanità pubblica a livello mondiale.
La
precisione nella diagnosi clinica, un
uso prudente degli antibiotici e lo sviluppo di
strategie di prevenzione e controllo delle infezioni sono i principali interventi da attuare per
prevenire la selezione e la trasmissione di batteri resistenti.
La necessità di coordinare gli sforzi sia a livello mondiale che a livello locale, al fine di monitorare e controllare tale fenomeno, è ben delineata nel
Piano d’azione europeo “One Health” contro la resistenza antimicrobica comunicato dalla Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo nel giugno 2017.
Gli
obiettivi principali del nuovo piano si basano su tre punti principali:
- fare dell’UE una regione in cui si applicano le migliori pratiche, in particolare con riferimento a dati, coordinamento, sorveglianza e misure di controllo;
- promuovere la ricerca, lo sviluppo e l’innovazione per colmare le attuali lacune nelle conoscenze, fornendo nuovi strumenti e soluzioni per la prevenzione e la cura delle malattie infettive e migliorando la diagnosi al fine di controllare la diffusione della resistenza antimicrobica;
- intensificare l’impegno dell’UE a livello mondiale per definire il programma mondiale in materia di resistenza antimicrobica e di rischi a essa correlati.
In linea con quanto promosso dall’Unione europea, il Ministero della Salute ha presentato il
nuovo Piano nazionale di contrasto all’antimicrobico-resistenza 2017-2020 (PNCAR) con lo scopo di fornire un indirizzo coordinato e sostenibile per contrastare il fenomeno dell’antibiotico resistenza, integrando tutti i settori interessati secondo l’approccio «One health». Le principali azioni da realizzare secondo il PNCAR 2017-2020 sono:
- sorveglianza, prevenzione e controllo delle infezioni da microrganismi resistenti, comprese quelle correlate all’assistenza sanitaria;
- uso appropriato e sorveglianza del consumo di antibiotici, con una riduzione dell’impiego entro il 2020 superiore al 10% in ambito territoriale, superiore al 5% in ambito ospedaliero, e superiore al 30% nel settore veterinario (rispetto ai livelli 2016);
- potenziamento dei servizi diagnostici di microbiologia, con il 100% delle regioni attrezzate alla sorveglianza e un numero di laboratori adeguato alla popolazione;
- formazione degli operatori sanitari;
- educazione della popolazione;
- ricerca mirata.
Con la pubblicazione di questo report, ormai alla sua
quarta edizione, ARS con la Rete SMART vuole dare un
contributo all’attuazione del PNCAR regionale fornendo
dati utili ai professionisti per confrontarsi al fine di evidenziare azioni specifiche di miglioramento e al management regionale per definire idonee politiche e monitorarne l’attuazione.
Quest’anno, oltre ai dati sul
consumo di antibiotici e sulle antibiotico-resistenze nei principali patogeni responsabili di infezioni batteriemiche, il report è stato arricchito con i dati relativi all’incidenza e agli esiti delle infezioni batteriemiche, e con i dati sulle
antibiotico-resistenze nei principali patogeni responsabili di
infezioni urinarie.
Per approfondire: