10/6/2020
Il
numero totale di ricoverati per Covid-19 in Toscana, secondo le prime informazioni ottenute dal flusso delle schede di dimissione (SDO), al 15 maggio 2020 è di 3.013 pazienti. Sappiamo che il dato è sottostimato perché a quella data erano ancora presenti in ospedale 253 ricoverati (191 in area medica e 62 in terapia intensiva) le cui schede di dimissione perverranno con i prossimi invii. Il quantitativo di schede raccolte rappresenta un campione molto significativo (90% dei ricoveri) su cui si possono fare osservazioni importanti.
Il
numero giornaliero di nuovi ricoveri è salito rapidamente fino a raggiungere un
picco il 21 marzo, con 131 ricoveri in un solo giorno. Il numero di nuovi ricoveri permane molto alto anche nei giorni seguenti, ed è per questo che i pazienti presenti (nuovi ammessi + già ricoverati) continueranno a salire ancora per tutto il mese di marzo, come risulta daI
precedenti rapporti ARS. Successivamente la curva inizia a scendere, seguendo l’andamento dei contagi.
Figura 1. Ricoveri giornalieri per Covid-19 in Toscana (nuovi ricoveri e media mobile di tre giorni, fonte SDO).Le ammissioni del periodo sono state 2.035 in marzo (67%), 916 in aprile (30%), mentre nella prima metà di maggio risultano per ora 47 casi (dato ancora incompleto); nell’ultima settimana di febbraio ci sono stati 16 ricoveri.
La
figura 2 rappresenta la distribuzione dei ricoveri per ospedale. Il
60% dei ricoveri si è avuto nell’
area vasta centrale, per la maggior parte a Careggi (12% del totale regionale e 20% dell’area vasta), a Pistoia (10% totale; 16% area vasta), a Santa Maria Annunziata (9% totale; 15% area vasta) e Prato (7% totale; 11% area vasta). L’
area vasta nord ovest ha avuto il
30% dei ricoveri regionali, principalmente al Nuovo Ospedale delle Apuane di Massa (9% totale; 30% area vasta), AOU Pisana (8% totale; 27% area vasta), Lucca (4% totale; 14% area vasta) e Livorno (4% totale; 13% area vasta). Coerentemente con l’incidenza dei casi, l’
area vasta sud est ha avuto il
9% dei ricoveri, principalmente ad Arezzo (4% totale; 47% area vasta), Grosseto (3% totale; 30% area vasta) e AO Senese (2% totale; 18% area vasta).
Figura 2. Distribuzione dei ricoveri per Covid-19 per ospedale.
In base alle schede di dimissione raccolte, i pazienti che hanno avuto necessità di
assistenza in terapia intensiva sono stati 518, corrispondenti al
17,2% del totale: questa percentuale è destinata a aumentare con l’aggiunta dei pazienti che ancora dovevano essere dimessi alla data del 15 maggio 2020. I
deceduti in ospedale sono stati 703, corrispondenti al
23% dei ricoverati. Tra i ricoverati di marzo la percentuale di decessi in ospedale è stata del 23% (467 casi), in aprile 25% (226 casi).
Si individuano
5 traiettorie di ricovero, in base all’intensità di assistenza necessaria (vedi
Figura 3).
- Traiettoria A. E' la più comune ed è rappresentata da pazienti ricoverati in condizioni non critiche in reparti di area medica, e che durante il ricovero non presentano aggravamento delle condizioni, tale da richiedere il trasferimento in terapia intensiva. Questa tipologia di pazienti rappresenta l’83% della casistica di ricovero, hanno una degenza media di 12 giorni con ampia variabilità (variazione standard: 8,5 giorni). L’età media è 71 anni e la mortalità intraospedaliera è del 20%.
- Traiettoria B. La seconda traiettoria di ricovero per frequenza è quella rappresentata da pazienti ammessi in condizioni non critiche, che si aggravano durante il ricovero e pertanto necessitano di trasferimento in reparto intensivo, poi al termine della fase di ricovero in intensiva rientrano di nuovo in area medica. Rappresentano il 6% dei pazienti (171 casi), con 12 giorni di degenza media (±9,1), hanno età media di 64 anni e una mortalità intraospedaliera del 5,3%.
- Traiettoria C. E' costituita da pazienti ammessi in condizioni non critiche, che si aggravano durante il ricovero, necessitano di trasferimento in reparto intensivo e non rientrano più in area medica. Questi pazienti sono il 5% della casistica (154 casi), hanno una degenza media di 13 giorni (±11,7), età media di 71 anni e una mortalità intraospedaliera altissima, del 70,1%.
- Traiettoria D. Al quarto gruppo di pazienti appartiene il 3,5% della casistica (114 casi). Si tratta di pazienti critici già all’ammissione e che permangono tali per tutto il ricovero. La degenza media è 14 giorni (±12,6), età media di 70 anni e, come i pazienti precedenti, altissima mortalità intraospedaliera (64,9%).
- Traiettoria E. L’ultima tipologia in ordine di frequenza è rappresentata da pazienti critici all’ammissione, ma che poi migliorano e vengono trasferiti in area medica. Questi pazienti rappresentano il 2,5% della casistica (79 casi), hanno una degenza media di 12 giorni (±11,4) età media di 63 anni e mortalità intraospedaliera di 7,6%.
La
differenza della
mortalità intraospedalera tra i gruppi è statisticamente
significativa (p value 0,000).
Figura 3. Traiettorie di ricovero osservate in base all’intensità di assistenza prestata.Nonostante la
durata media della
degenza sia
simile per tutte le tipologie di ricovero osservate, in ogni traiettoria la
variabilità riscontrata è
molto ampia. I grafici della
Figura 4 mostrano per le due traiettorie di ricovero più frequenti (A, pazienti non critici e B pazienti non critici – critici – non critici) una concentrazione delle degenze di durata di 7 – 12 giorni, mentre per gli altri gruppi di pazienti non si riconosce deciso andamento.
Figura 4. Distribuzione della durata di degenza per le diverse traiettorie di ricovero (numero di casi e media mobile di tre giorni).La
mortalità intraospedaliera differisce parecchio nei diversi gruppi di pazienti, com’è atteso, è
molto maggiore per i pazienti che terminano il ricovero in terapia intensiva. La mediana della degenza dei dimessi è 11 giorni, contro gli 8 giorni dei deceduti in ospedale (p value 0.000). Il 75% dei dimessi ha una degenza minore o uguale di 19 giorni, con valori massimi tra 7 e 10 giorni, mentre per il 75% dei decessi la degenza è 14 giorni e la numerosità dei pazienti deceduti si riduce gradualmente fin dai primi giorni (vedi
Figura 5).
Figura 5. Distribuzione della durata di degenza fra i dimessi e i deceduti in ospedale (numero di casi e media mobile di tre giorni).
Questa analisi si basa su informazioni preliminari, disponibili in questo momento; è possibile che con le dimissioni dei casi ancora ricoverati al 15 giugno 2020 si modifichino sia gli indicatori relativi alla durata delle degenze che quelli relativi alla mortalità, sia i rapporti percentuali tra le traiettorie di ricovero individuate.
A cura di: Fabrizio Gemmi, Letizia Bachini, Silvia Forni - ARS Toscana