Gli effetti di Covid-19 sul Pronto soccorso. Aggiornamento luglio 2020

a cura di: V. Di Fabrizio, C. Szasz, F.Gemmi


8/9/2020
Gli accessi al Pronto soccorso (PS) da gennaio a luglio 2020 in Toscana sono stati 595.711, in media 2.796 accessi al giorno contro una media di 4.251 osservati nello stesso periodo del biennio precedente quando il dato medio di periodo era 901.316.Quest’anno il numero di accessi giornalieri passa da 1.861 nei mesi di marzo, aprile e maggio a 2.986 a giugno-luglio, mentre nel biennio precedente si passava da 4.216 a 4.506, con una riduzione percentuale tra i due periodi a confronto che passa dal 55,9 a 33,7%. I mesi con maggiore riduzione degli accessi si confermano febbraio (dalla settimana del 24/2) e marzo, come mostrato anche nel precedente approfondimento. In aprile si inverte la tendenza iniziando un graduale incremento degli accessi, facendo ridurre lo scostamento dal biennio precedente dal 71% dell’ultima settimana di marzo a circa il 30 % di fine giugno, dato che si mantiene pressoché costante per tutto il mese di luglio (figura 1).

Figura 1. Andamento accessi in Pronto soccorso (numero assoluto e variazione percentuale),  confronto settimanale anno 2020 verso media 2019-2018, Regione Toscana. Fonte: ARS, flusso RFC 106.
figura1 approf PS 8set2020
Gli accessi PS nel suo complesso mostrano un andamento di fondo simile anche per età e patologie: una forte e significativa riduzione nel periodo di lockdown ed una ripresa a partire dagli ultimi giorni di marzo, fino ad arrivare a luglio quando si osservano degli scostamenti ancora negativi rispetto agli anni precedenti con percentuali di variazioni più o meno importanti.

Gli accessi dei bambini fino a 15 anni di età rappresentano normalmente  il 17% dell’attività di PS, con quasi 4900 accessi a settimana. Nel 2020 si registra un incremento di accessi fino a fine febbraio, infatti dalla nona settimana dell’anno (24/02) inizia una pesante riduzione di casistica, 80% in meno fino ad aprile compreso, con una punta di ribasso dell’89% a fine marzo. Nei mesi successivi si assiste poi ad un progressivo incremento di presentazioni che portano a poco più della metà dell’attività degli anni precedenti. Per quanto riguarda i giovani e gli adulti (età 16-64), 48% della casistica con circa 14.700 accessi settimanali, si osservano scostamenti rispetto ai valori medi del biennio precedente sempre dalla nona settimana, con una maggiore riduzione di accessi a fine marzo (70%), seguita da una risalita del trend: -35% a metà giugno ed una successiva stabilizzazione intorno al -29%. Infine, anche per gli anziani, 35% degli accessi totali e 10.300 casi a settimana, le presentazioni calano fino a raggiungere il 65% in meno rispetto al biennio precedente tra fine febbraio a fine marzo, poi inizia una lenta e progressiva risalita degli accessi recuperando il 15% di attività in un mese e un ulteriore 20% entro metà giugno, giungendo così a meno 30% rispetto agli anni precedenti e assestandosi poi su una riduzione nelle settime seguenti che oscilla tra 27% e 28%. La fotografia dell’ultimo mese e mezzo di attività nei nostri PS ci mostra una differente composizione per età della casistica: 11% di bambini, 52% di giovani e adulti e 37% di anziani, dovuta ad una diversa riduzione di presentazioni nelle tre classi di età, rispettivamente del 50%,  30% e circa 27%.

L'ictus[1] caratterizzato da numerosità settimanali modeste, è maggiormente soggetto ad oscillazioni degli andamenti (figura 2). È passato da 187 casi a settimana del biennio 2019-2018 a 156 nel 2020. A marzo il picco di massimo calo degli accessi (-42%), tra metà maggio e fine giugno uno scostamento che oscilla tra il 13 e 6% in meno, che però non risulta significativo, mentre tutto il mese di luglio è caratterizzato da una nuova riduzione della casistica con il 30% in meno nella settimana dell’8 luglio per poi concludere al -16% a fine mese.

Figura 2. Andamento accessi per ictus in Pronto soccorso (numero assoluto e variazione percentuale), confronto settimanale anno 2020 verso media 2019-2018, Regione Toscana. Fonte: ARS, flusso RFC 106.
figura2 approf PS 8set2020
La casistica traumatologica[2] subisce una riduzione di quasi 3.000 accessi a settimana, passando da 7.905 a 5059 nel 2020. Il trend settimanale a confronto con i dati medi del biennio precedente ha un andamento simile a quello mostrato per gli accessi complessivi, dove il calo di marzo raggiunge l’80%, riduzione più alta tra le patologie tempo dipendenti, seguito poi da un graduale incremento di presentazioni traumatiche: ancora il 50% in meno fino a metà maggio per poi arrivare a poco più di ¼ in meno per tutto luglio (figura 3).

Figura 3. Andamento accessi per trauma in Pronto soccorso (numero assoluto e variazione percentuale), confronto settimanale anno 2020 verso media 2019-2018, Regione Toscana. Fonte: ARS, flusso RFC 106.
figura3 approf PS 8set2020

Per quanto riguarda le patologie cardiologiche, si approfondiscono le presentazioni con diagnosi di infarto acuto del miocardio (IMA), comprensivo sia della casistica con e senza sopraslivellamento del tratto ST, e con dolore toracico all’ingresso.

L’infarto acuto del miocardio[3] mostra uno scostamento medio settimanale di 20 casi nei due periodi a confronto, passando da 96 casi nel biennio precedente a 79 del 2020. L’andamento della casistica nei due periodi sono pressoché sovrapponibili (figura 4), fatta eccezione di tre periodi in cui gli scostamenti risultano statisticamente significativi: tra fine febbraio e fine aprile, dove la casistica si riduce di circa 40 presentazioni a settimana con un picco di 60 casi in meno nell’ultima settimana di marzo (-56% rispetto al biennio 2018-19); nelle due settimane centrali di maggio con il 30% in meno; e nella settimana centrale di luglio con 37% in meno di pazienti.

Figura 4. Andamento accessi per IMA in Pronto soccorso (numero assoluto e variazione percentuale), confronto settimanale anno 2020 verso media 2019-2018, Regione Toscana. Fonte: ARS, flusso RFC 106.
figura4 approf PS 8set2020
Il dolore toracico subisce una diminuzione di circa 300 casi a settimana (da 1.363 a 946), come già evidenziato nel precedente approfondimento, lo scostamento inizia dalla settimana del 23 febbraio, raggiungendo in poche settimane una riduzione del 65% della casistica, che si mantiene su tali livelli fino a metà aprile per poi giungere gradualmente a percentuali al di sotto del 40% a fine maggio, tra 21% e 13% a giugno, per poi chiudere poi a luglio con un nuovo decremento che oscilla tra 26% e 22% accessi in meno (figura 5).

Circa il 14% della casistica con presentazione per dolore toracico (190 a settimana) risulta poi confermata[4] da diagnosi cardiologica nel biennio 2018-19. L’andamento settimanale del numero di confermati mostra una curva inferiore nel 2020 rispetto al biennio precedente, fatta eccezione per i mesi di giugno e luglio dove le due curve sono sovrapponibili. La proporzione dei casi confermati, però, risulta sempre più alta nel corso del 2020 (16% circa), con punte di maggiore conferme proprio nei mesi di emergenza sanitaria.

Le presentazioni per dolore toracico in emergenza (codice di triage 1 o rosso) passano da 35 alla settimana per il biennio 2018-19 a 27 nel 2020, scostamenti importanti si evidenziano a partire da fine febbraio fino a fine aprile, mentre nei mesi successivi vi sono dei leggeri scostamenti che non risultano statisticamente significativi.

Figura 5. Andamento accessi per dolore toracico in Pronto soccorso (numero assoluto e variazione percentuale), confronto settimanale anno 2020 verso media 2019-2018, Regione Toscana. Fonte: ARS, flusso RFC 106.
figura5 approf PS 8set2020
Durante il lockdown, visto il drastico calo degli accessi, si è ipotizzato subito una maggiore appropriatezza al ricorso del setting di PS da parte dei cittadini, con la preoccupazione che la riduzione nascondesse anche delle mancate presentazioni o dei ritardi di presentazione da parte di cittadini con reali necessità di assistenza immediata, con ricadute importanti in termini di salute e mortalità. Sono in corso ancora valutazioni per misurare questi aspetti, anche se attraverso l’utilizzo di dati di tipo amministrativo non sarà possibile rispondere a tutti i quesiti.

Gli effetti della pandemia da Covid-19 sugli accessi in PS sono ancora tangibili a fine luglio, con il 30% in meno di accessi rispetto agli anni precedenti, migliorando così il livello di appropriatezza della casistica. I bambini sotto ai 16 anni, dove solitamente vi sono ampi margini di inappropriatezza, effettuano ancora metà degli accessi rispetto agli anni precedenti, rappresentando l’11% dell’attività di Ps contro il 17% degli anni precedenti. Per alcune patologie sembra migliorare il livello di appropriatezza, come ad esempio per il dolore toracico, con una maggiore proporzione di casi confermati come cardiologici (16% verso 14% degli anni precedenti).


Valeria Di Fabrizio, Claudia Szasz, Fabrizio Gemmi - ARS Toscana


Note

[1] Codici ICD 9 CM di diagnosi principale: da 799.x a960.x
[2] Codici ICD 9 CM di diagnosi principale: 430.x-434.x e 436.x (esclusi TIA, cod. 435)
[3] Codici ICD 9 CM di diagnosi principale: 410.x
[4] La conferma è data dalla presenza dei seguenti codici ICD 9 CM di diagnosi principale: da 390.x a 459.x




Per approfondire