29/9/2020
A due settimane dalla riapertura delle scuole in Italia, si ripropone il tema della sicurezza e il
timore di una maggiore trasmissione di Covid-19.
Poiché la chiusura delle scuole è una grave interruzione dell'istruzione dei bambini, è fondamentale comprendere meglio il verificarsi di focolai scolastici durante la pandemia, nonché l'impatto delle misure di mitigazione.
Sorveglianza dei focolai scolastici: il caso GermaniaA tale proposito analizziamo il
report Eurosurveillance sui casi di Covid-19 in Germania dopo la riapertura delle scuole, che descrive i focolai Covid-19 nelle scuole in Germania durante i diversi periodi della pandemia, per fornire informazioni sul possibile impatto della chiusura delle scuole.
In Germania le scuole sono state chiuse a partire dal 16 marzo 2020. Dal 20 aprile 2020 vi è stata una riapertura parziale delle scuole secondarie, mentre le scuole primarie offrivano ore di insegnamento ridotte solo per gli studenti dell'ultimo anno a partire dal 4 maggio 2020 e sono rimaste chiuse per gli altri gradi fino alla fine della pausa estiva. Dopo la riapertura parziale delle scuole, gli interventi non farmaceutici per ridurre la trasmissione sono stati decisi individualmente da ogni stato federale. Dal 22 giugno 2020 è iniziato il periodo di pausa estiva. Poiché la data della pausa estiva varia da stato a stato, dopo la riapertura non c'è stato alcun periodo di tempo in cui tutte le scuole sono state chiuse di nuovo in tutti gli stati contemporaneamente.
Dall'inizio della pandemia di Covid-19 (28 gennaio 2020) e
fino al 31 agosto 2020, sono stati segnalati
in Germania 8.841 focolai di Covid-19, per un
totale di 61.540 casi per i quali era possibile ricostruire il contesto di infezione. Di questi focolai,
48 (0,5%) si sono verificati
nelle scuole e hanno incluso
216 casi. Quasi la metà dei 216 casi si è verificata tra persone di età pari o superiore a 21 anni (n = 102), seguita da 45 casi tra bambini di età compresa tra 11 e 14 anni, 39 casi tra studenti di età compresa tra 15 e 20 anni e 30 casi tra bambini di età compresa tra 6 e 10 anni.
Dall’inizio della pandemia fino a quando le scuole sono rimaste aperte (20 marzo 2020), sono stati segnalati focolai scolastici ogni settimana, con un picco nella settimana 9-15 marzo (settimana 11): 6 focolai per un totale di 30 casi su 216 e la maggior parte dei casi segnalati nella fascia di età dai 21 anni in su. Dopo che tutte le scuole erano state riaperte almeno parzialmente da 1 settimana (settimana 20 - 11-17 maggio 2020), sono stati segnalati focolai in ogni settimana tranne che per 2 settimane. Il numero più alto di focolai (5) è stato segnalato nella settimana 28 (6-12 luglio 2020) con 22 casi. Nel complesso, il numero settimanale di focolai è stato inferiore durante il periodo in cui le scuole sono state parzialmente aperte, rispetto al periodo precedente la chiusura delle scuole.
Focolai nelle scuole (n = 48) e numero di casi COVID-19 confermati in laboratorio (n = 216) per età e settimana di insorgenza della malattia - 28 gennaio-31 agosto 2020Nel complesso,
in Germania sono stati segnalati solo
pochi e per lo più piccoli focolai nelle scuole, suggerendo che le
misure di contenimento si sono rivelate
efficaci per ridurre la trasmissione di SARS-Cov-2: distanziamento sociale, rigorosa igiene delle mani, personale e degli ambienti, frequenti ricambi d'aria nelle classi, mascherine indossate sia all'interno che all'esterno delle aule.
La
chiusura delle scuole al manifestarsi dei primi focolai è stata una
scelta corretta durante la prima fase della pandemia, date le informazioni scarse sul virus. Ma i ricercatori affermano che
per evitare effetti dannosi sui bambini, le
chiusure scolastiche devono essere
applicate con cautela e in combinazione con altre misure di controllo. Le aperture scolastiche, viene sottolineato, dovrebbero essere accompagnate dallo
sviluppo della capacità di sorveglianza e test,
tracciamento e isolamento rapido dei casi sospetti e i loro contatti.
Misure di controllo per le scuole in ItaliaPer quanto riguarda le misure operative di controllo dei focolai scolastici
in Italia, l’
Istituto superiore di sanità (ISS) ha pubblicato il
report Indicazioni operative per la gestione di casi e focolai di SARS-CoV-2 nelle scuole e nei servizi educativi dell’infanzia, redatto dal Gruppo di Lavoro ISS, Ministero della Salute, Ministero dell’Istruzione, INAIL, Fondazione Bruno Kessler, Regione Emilia-Romagna, Regione Veneto, e adottato
dal Governo con il
Dpcm 7 settembre 2020 (Allegato D). Il Dpcm 7 settembre 2020 include anche le
Linee guida per il trasporto scolastico dedicato.
Per quanto riguarda le
Università, le attività didattiche e curriculari saranno svolte nel rispetto di:
Indicazioni dettagliate sull'uso delle mascherine a scuola sono state fornite dal Comitato tecnico-scientifico (CTS), che in una nota del 31 agosto 2020 illustra le raccomandazioni tecniche per l'uso della mascherina chirurgica a scuola (tipologia raccomandata in questo contesto), differenziandone l'uso per fascia di età e in situazione statiche e dinamiche.
L’Istituto superiore di sanità e il ministero dell’Istruzione hanno messo a punto anche un percorso formativo on line rivolto a insegnanti, personale scolastico e operatori sanitari per monitorare e gestire eventuali casi di Covid-19 che dovessero manifestarsi nelle scuole.
Nelle scuole italiane è in corso anche la distribuzione di mascherine chirurgiche e gel igienizzante a cura del Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19. La distribuzione andrà avanti per l'intero anno scolastico.
Infine, per rientrare a scuola in sicurezza, a tutto il personale scolastico docente e non docente (che opera nei nidi, nelle scuole dell'infanzia, primarie e secondarie pubbliche, statali e non statali, paritarie e private e negli Istituti di istruzione e formazione professionali) è stata offerta la possibilità di effettuare il test sierologico, gratuitamente e su base volontaria.
Per dettagli sulle misure di controllo in Italia e sulle indicazioni del Ministero della salute e dell'istruzione, del Comitato tecnico-scientifico e della Regione Toscana, consulta la nostra news di dettaglio:
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