1/2/2021
Il monitoraggio settimanale di ISS e Cabina di regia (
report n. 37 relativo alla settimana 18-24 gennaio) mostra un
generalizzato miglioramento degli indicatori. L’incidenza a 7 giorni a livello nazionale è in decrescita (137x100.000 ab. rispetto a 145 della scorsa settimana), ma si tratta di una
decrescita lenta e contenuta che mantiene la diffusione del virus a livelli ancora troppo elevati per consentire un controllo adeguato dell’epidemia. Del resto il
contesto europeo (figura 1) mostra una forte instabilità, con diversi paesi, come Spagna e Portogallo, in rapido peggioramento, anche per effetto dell’emergenza di nuove varianti a più elevata trasmissibilità, già identificate anche nel nostro paese. Da notare anche il dato della Svezia, che ha notoriamente applicato un approccio al contrasto dell’epidemia molto meno restrittivo rispetto agli altri Stati europei, che conferma ancora livelli molto più elevati dei paesi limitrofi, come Norvegia e Finlandia.
Figura 1: Incidenza di nuovi casi positivi a 14 giorni (x100.000 ab., fonte ECDC).
A
livello regionale (figura 2) la gran parte delle Regioni/PA presenta valori di incidenza a 7 giorni sotto quota 200 (x100.000 ab.). Decisamente fuori scala il dato della PA Bolzano (583x100.000 ab.), anche se è necessario rilevare che la PA Bolzano sta attuando delle politiche di testing della popolazione molto ampie. Per la Toscana il valore di questo indicatore è in lieve aumento (81x100.000 ab. rispetto a 72 della scorsa settimana), anche se si conferma tra i più bassi a livello nazionale. Da diverse settimane l’incidenza a 14 giorni in Toscana si conferma la più bassa: 156 x 100.000 ab. rispetto alla media italiana di 289 x100.000 ab.
Figura 2: Incidenza di nuovi casi positivi a 7 giorni (x100.000 ab.)
Anche i valori di
Rt mostrano una generalizzata diminuzione (figura 3): tutte le Regioni/PA hanno una stima dell’Rt<1, e quasi tutte anche un intervallo superiore<1. Fa eccezione il Molise (Rt=1,51), ma è opportuno sottolineare come si tratti di un dato poco stabile e molto impreciso a causa della bassa numerosità della casistica. Per la Toscana l’Rt è in lieve diminuzione, e si assesta su un valore di 0.95 (0.91-1).
Figura 3: Stima degli Rt regionali (al 13 gennaio)
Come abbiamo più volte sottolineato l’Rt sui sintomatici calcolato da ISS e Cabina di regia fotografa una situazione poco aggiornata (motivata dalla necessita di utilizzare dati sui sintomatici che confluiscono nella piattaforma nazionale il più possibile consolidati). I dati degli Rt regionali di questa settimana si riferiscono infatti alla situazione epidemiologica al
13 gennaio. Se si considerano dati più recenti è presumibile attendersi un aumento dell’Rt nelle prossime settimane, sia in Italia che in Toscana.
In figura 4 è riportato il quadro sintetico della
valutazione del rischio per ciascuna Regione/PA. Si osserva una generale miglioramento rispetto alla scorsa settimana. Una sola Regione, l’Umbria, mostra una valutazione complessiva “ALTA”, la scorsa settimana erano quattro. Aumenta, invece, il numero di Regioni/PA con una classificazione complessiva valutata come “BASSA”, questa settimana sono 10, nella precedente valutazione erano 6.
Figura 4: Quadro sintetico della valutazione del rischio per Regione/PA
Diminuisce anche il numero di Regioni/PA valutate a rischio “ALTO” per quanto riguarda l’impatto su ospedali e servizi assistenziali: sono ancora 7 le Regioni/PA nelle quali è superata la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva e/o area medica (la scorsa settimana erano 12).
La valutazione di questi indicatori, oltre alle considerazioni sui provvedimenti ministeriali che impongono una permanenza minima di 14 giorni prima di procedere all’allentamento delle misure di restrizione, ha determinato il ritorno in zona
GIALLA di numerose Regioni/PA: Abruzzo, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Liguria, Marche, Piemonte, Valle d’Aosta, Veneto.
Nessuna Regione è al momento classificata in zona ROSSA, passano in
ARANCIONE Sicilia e PA Bolzano e vi restano Puglia, Sardegna e Umbria.
Per la
Toscana, come per Campania, Molise, Basilicata e PA Trento, è
confermata anche questa settimana la permanenza in zona GIALLA.
Si riporta, infine, l’andamento di alcuni
indicatori per la Toscana. Come già accennato, l’Rt torna a diminuire leggermente, confermando da diverse settimane un’oscillazione intorno al valore unitario. Resta stabile al 9% anche la % di positivi sui tamponi totali (esclusi i re-testing di controllo sulla stesse persone). Come c’era da attendersi l’introduzione dei tamponi rapidi ha comportato una differenziazione a livello regionale, alcune regioni conteggiano solo i test molecolari, altre anche quelli rapidi, rendendo vano il confronto regionale. Stabile e al 100% anche la capacità di condurre le indagini epidemiologiche sui nuovi casi, mentre continua la diminuzione della pressione sugli ospedali, in particolare sull’occupazione delle terapie intensive (18% rispetto ad una media nazionale del 26%). Stabile al 14% l’occupazione dei posti letto in area medica, valore decisamente più basso della media nazionale del 33% (FVG 52%, Marche 46%, Umbria 43%).
I dati settimanali mostrano, quindi, una generale
tendenza al miglioramento degli indicatori, anche se si tratta di
miglioramenti ancora troppo contenuti. L’instabilità del contesto europeo, l’emergenza delle nuove varianti, il freno alla campagna di vaccinazione e la circolazione del virus ancora molto sostenuta non lasciano spazio a margini di rilassamento. La fase epidemiologica che stiamo vivendo resta ancora estremamente delicata, per cui è necessario mantenere una grande attenzione e rispetto delle regole che ci accompagnano dall’inizio della pandemia, poiché indispensabili per mantenere, o auspicabilmente ridurre, il numero di nuovi casi e la diffusione dell’epidemia.
Consulta anche:
-
Prove di convivenza con il virus: la difficile sfida-
Report settimanale ISS
A cura di: Daniela Nuvolone, Agenzia regionale di sanità della Toscana