8/2/2021
Il monitoraggio settimanale dell'ISS e della Cabina di Regia (
report ISS n. 38 relativo alla settimana 25-31 gennaio 2021) mostra una situazione di sostanziale stabilità a livello nazionale, ma con segnali di tendenza alla maggiore circolazione del virus in diverse Regioni. L’incidenza a 7 giorni a livello nazionale è praticamente stabile (133x100.000 abitanti, rispetto a 137 della scorsa settimana).
A livello regionale (
figura 1) la gran parte delle Regioni/PA presenta valori di incidenza a 7 giorni sotto quota 200 (x100.000 ab.), ad eccezione di Friuli Venezia-Giulia, Provincia autonoma di Trento, Umbria e Provincia atonoma di Bolzano. Per quest’ultima, da diverse settimane, il valore è decisamente fuori scala e in aumento rispetto alla settimana precedente (687 vs. 583x100.000 ab.). Per la
Toscana il valore di questo indicatore è da due settimane in lieve ma costante aumento (95x100.000 ab. rispetto a 81 della scorsa settimana), anche se si conferma tra i più bassi a livello nazionale. Per quanto riguarda l’incidenza a 14 giorni, la Toscana presenta un valore di 177x100.000 abitanti (media italiana 273x100.000 ab.) valore superiore solo a Valle d’Aosta, Sardegna e Basilicata e in lieve aumento rispetto al precedente monitoraggio.
Figura 1: Incidenza di nuovi casi positivi a 7 giorni (x100.000 ab.)I
valori di Rt regionali mostrano una
lieve ma diffusa tendenza all’aumento, con un numero crescente di Regioni/PA per le quali il valore è superiore a 1 o molto vicino ad esso (
figura 2). Per la
Toscana l’Rt si assesta su un valore di
0.98 (nel report precedente era 0.95), ma - come ormai ricordiamo ogni settiamana - si tratta di un valore riferito alla situazione epidemiologica aggiornata al 20 gennaio scorso. L’aumento dell’incidenza dei nuovi positivi nelle ultime settimane lascia ipotizzare un aumento di questo indicatore.
Figura 2: Stima degli Rt regionali (al 20 gennaio 2021)In
figura 3 è riportato il quadro sintetico della
valutazione del rischio per ciascuna Regione/PA. Si osserva una
lieve peggioramento rispetto alla scorsa settimana. Aumenta a 3 (la scorsa settimana era solo l’Umbria) il numero di Regioni/PA che hanno valutazione complessiva del rischio “ALTA”, e sono ancora Umbria, PA Bolzano e Puglia. Tale valutazione è il risultato di una combinazione tra le valutazioni su probabilità di contagio e impatto sugli ospedali, secondo la consueta matrice riportata in figura 4. Diminuisce il numero di Regioni/PA con una classificazione complessiva valutata come “BASSA”, questa settimana sono 7, nella precedente valutazione erano 10. Il resto delle Regioni è nella categoria “RISCHIO MODERATO”, tra queste la Toscana, soprattutto per un rischio relativo ad un aumento della circolazione del virus (probabilità di contagio).
Figura 3: Quadro sintetico della valutazione del rischio per Regione/PAFigura 4: Matrice per la classificazione del rischioLa valutazione di questi indicatori, oltre alle considerazioni sui provvedimenti ministeriali che impongono una permanenza minima di 14 giorni prima di procedere all’allentamento delle misure di restrizione, determina una generalizzata
conferma della
zona gialla p
er la gran parte delle Regioni/PA,
Toscana compresa. Torna in
zona gialla anche la
Sardegna, mentre
restano in
zona arancione Sicilia,
PA Bolzano,
Puglia,
Sardegna e
Umbria. Da rilevare l’
istituzione di zone rosse circoscritte a territori ristretti (province o comuni),
a causa della presenza di focolai importanti, in alcuni casi legati alla diffusione incontrollata delle varianti del virus: come il caso dell’
Alto Adige, la
provincia di Perugia,
alcuni comuni dell’Abruzzo e il
comune di Chiusi in Toscana.
Si riporta, infine, l’
andamento di alcuni indicatori per la Toscana. Come già accennato, l’
Rt è
stabile e continua ad oscillare
intorno al valore unitario. Resta
stabile al 9% anche la
percentuale di positivi sui tamponi totali (esclusi i
re-testing di controllo sulla stesse persone). Come c’era da attendersi, l’
introduzione dei
tamponi rapidi ha comportato una
differenziazione a livello regionale: alcune regioni conteggiano solo i test molecolari, altre anche quelli rapidi, rendendo vano il confronto regionale. Stabile e al 100% anche la capacità di condurre le indagini epidemiologiche sui nuovi casi, mentre si rileva un lieve aumento dell’
occupazione delle terapie intensive:
20% rispetto al 18% della scorsa settimana, comunque inferiore alla soglia critica del 30%. In lieve calo la percentuale di
occupazione dei
posti letto in area medica:
13%, valore decisamente più basso della media nazionale del 33% (Umbria 47%, Marche 46%, Friuli Venezia Giulia 45%).
A cura di: Daniela Nuvolone, Agenzia regionale di sanità della Toscana