Protezione della dose di richiamo del vaccino Pfizer: uno studio nazionale da Israele


6/9/2021
A fine agosto è stato pubblicato il pre print dell'articolo BNT162b2 vaccine booster dose protection: A nationwide study from Israel, che utilizza i dati preliminari del Ministero della salute israeliano (MOH) sull'incidenza di infezioni confermate e malattie gravi, confrontando due coorti di individui di età superiore ai 60 anni: coloro che avevano ricevuto solo due dosi di vaccino e coloro che avevano ricevuto un'ulteriore dose di richiamo (terza dose). Questi dati erano finalizzati a quantificare l'effetto protettivo della terza dose nei confronti di infezioni confermate e malattie gravi.

Il 30 luglio 2021, in Israele è stata approvata la somministrazione di una terza dose (richiamo) del vaccino Pfizer (BNT162b2) a soggetti di età pari o superiore a 60 anni che erano stati completamente vaccinati (cioè avevano ricevuto due dosi di vaccino) almeno cinque mesi prima. In questo studio, un totale di 1.144.690 di individui hanno soddisfatto i criteri di inclusione per l'analisi.

Lo studio è iniziato in corrispondenza dell’inizio della campagna di vaccinazione, il 30 luglio 2021, e si è concluso il 22 agosto 2021 in modo da ridurre al minimo i possibili bias da dati mancanti a causa di ritardi nella comunicazione dei risultati dei test. Per quanto concerne il basale, la coorte che aveva ricevuto 2 dosi di vaccini (definita “no-booster”) presentava una maggior prevalenza di uomini (50% contro 43%), in generale una maggior prevalenza di ebrei (93% contro 82%), di anziani (60% contro 47% di età superiore ai 70 anni) e di persone che erano state vaccinate (con la seconda dose) prima del 16 gennaio (79% vs 40%). Dall’analisi dei dati, emerge che la coorte che aveva ricevuto 2 dosi di vaccino presentava 3.473 infezioni confermate su 4.018.929 soggetti e 330 casi gravi di COVID-19, mentre la coorte di individui che avevano ricevuto la terza dose (definita “booster”) presentava 313 casi confermati di infezione su 3.351.598 soggetti e 32 casi di grave malattia COVID-19. Queste differenze significative vengono corrette per la stima della protezione.

La dose di richiamo fornisce una protezione significativa (stimata di 11,4 volte superiore) con diminuzione del rischio relativo di un'infezione confermata. L'analisi che ha confrontato il rischio di infezioni in un periodo di 4-6 giorni e > 12 giorni dopo la terza dose (booster), ha mostrato un’apparente diminuzione della protezione tra il 1° ed il 4° giorno, probabilmente legata a cambiamenti comportamentali che seguono la vaccinazione, con livelli di protezione che sembrano ricominciare ad aumentare dal settimo giorno dopo la vaccinazione.

In conclusione, il 30 luglio 2021 Israele è stato il primo paese al mondo a mettere a disposizione una terza dose di vaccino Pfizer BNT162b2 contro COVID-19 a tutte le persone di età pari o superiore a 60 anni che erano state vaccinate almeno cinque mesi prima. Dai risultati dello studio emerge l’efficacia della terza dose anche contro la variante Delta attualmente dominante.

A cura di:
  • Cristina Stasi, Centro Interdipartimentale di Epatologia CRIA-MASVE, Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica, AOU Careggi
  • Caterina Silvestri, Agenzia regionale di sanità della Toscana




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