Obiettivi del progetto Il progetto intende attivare un sistema epidemiologico di rilevazionedelle
condizioni di salute (e del trattamento farmacologico ad esse associato) della
popolazione detenuta favorendo il processo di adeguamento previsto dal decreto del Presidente del consiglio dei ministri entrato in vigore nell’aprile 2008. Si propone, inoltre, di svolgere un’attenta valutazione del
rischio suicidario, sperimentando azioni preventive in alcuni istituti penitenziari delle regioni partecipanti.
ContestoNonostante la popolazione detenuta abbia un’età media più bassa, si rileva una prevalenza nettamente superiore di patologie croniche, psichiatriche e infettive rispetto alla popolazione generale. In Italia, oltre il 21,5% dei detenuti risulta
tossicodipendente (2,1% popolazione generale), il 9,9% è affetto da
depressione (3,0% della popolazione ne ha sofferto nell’ultimo anno), il 6,6% ha una
patologia infettiva, escluso l’HIV (1,1% popolazione generale), mentre il 2,8% è
HIV positivo rispetto allo 0,2% riscontrato nella popolazione generale. Che il disturbo psichiatrico rappresenti un tema centrale lo conferma anche l’elevato numero di
suicidi che costituiscono una delle principali cause di morte in questa popolazione (8,5 per 10.000 detenuti vs. 0,7 rilevato in Italia). A questo si aggiungono gli atti di autolesionismo (10,6% detenuti) e i tentati suicidi (1,9% detenuti)
Ente finanziatoreCentro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie (CCM) – Ministero della salute.
Istituzione leader Agenzia regionale di sanità della Toscana
Partecipanti Regione Toscana, Regione Lazio, Regione Umbria, Regione Veneto, Regione Liguria, Az. Usl Salerno
Ruolo dell'ARSL'ARS ha il compito di:
- identificare i campi clinici da inserire all’interno dello strumento informatico previsto per la rilevazione
- formare, presso tutte le Regioni aderenti, il personale individuato per la rilevazione
- seguire la rilevazione in Toscana
- aggiornare la letteratura scientifica sul tema della prevenzione del suicidio nelle persone detenute con particolare riferimento all’identificazione di strumenti per lo screening di primo ingresso
- effettuare l’analisi dei dati
Responsabile scientifico per l'ARSFabio Voller
Durata 2 anni
Stato del progettoAvviato nell’ottobre 2012:
- sono stati individuati i campi da inserire nella scheda di rilevazione che in questo momento è in fase di costruzione
- ha avuto inizio il coinvolgimento del personale sanitario presente nelle strutture detentive delle diverse regioni coinvolte
- sono al vaglio dei professionisti alcuni strumenti di screening specifici per l’individuazione precoce del rischio suicidario
Bibliografia
- Binswanger IA, Krueger PM, Steiner JF. Prevalence of chronic medical conditions among jail and prison inmates in the USA compared with the general population. J Epidemiol Community Health. 2009 Nov;63(11):912-9.
- Fazel S, Baillargeon J. The health of prisoners. Lancet 2011; 377: 956-65.
- Alonso J, Angermeyer MC, Bernert S, et al; ESEMeD/MHEDEA 2000 Investigators, European Study of the Epidemiology of Mental Disorders (ESEMeD) Project. Prevalence of mental disorders in Europe: results from the European Study of the Epidemiology of Mental Disorders (ESEMeD) project. Acta Psychiatr Scand Suppl. 2004;(420):21-7.
- Voller F, Silvestri C, Orsini C, et al. Lo stato di salute della popolazione detenuta all’interno delle strutture penitenziarie della regione Toscana. E&P 2011; 35:210-219.
- Esposito M. The health of Italian prison inmates today: a critical approach. Journal of Correctional Health Care 2010; 16 (3):230-238.
- Levy M. Safer prescribing for prisoners. New guidance fails to deal properly with this complex area of practice. BMJ 2012; 344: e447
- Osservatorio permanente sulle morti in carcere
- Dipartimento amministrazione penitenziaria (DAP)