Bibite zuccherate, tassarle serve a limitarne il consumo e, soprattutto, ha effetti positivi sulla salute?


immagine bevande zuccherateARS SEGNALA - 13/12/2012
Un recente decreto legge del Ministero della Salute (n. 158/2012) ha introdotto una serie di  norme per  contrastare  gli stili di vita poco salutari, come ad esempio quelle per scoraggiare l’uso di tabacco ed alcol. Il decreto ha inoltre introdotto l’obbligo, per le bevande analcoliche con gusto ed aroma derivati dal contenuto di essenze o paste aromatizzanti di agrumi, di innalzare ad almeno il 20% il contenuto di succo naturale (la soglia minima finora in vigore era del 12%). Nel testo definitivo del decreto è però scomparso il provvedimento annunciato di introdurre un’imposta, a carico dei produttori, sulle bevande analcoliche con zuccheri aggiunti ed edulcoranti.

Secondo gli studi di letteratura più recenti, consumare bevande zuccherate fa male alla salute e tassarle ne disincentiva il consumo. I danni alla salute possono riguardare in particolare  l’obesità, le malattie cardiovascolari e il diabete, ma anche le patologie dentali, la gotta e gli acidi urici. Di entità minima o incerto risulta complessivamente l’effetto che la tassazione stessa può avere sul peso corporeo. Questo perché, probabilmente, le tassazioni in vigore nei vari paesi sono in generale di modesta entità (e quindi producono effetti modesti). Alcuni studi effettuati hanno poi dovuto affrontare problemi metodologici che ne hanno reso incerto l’esito, come la valutazione di comportamenti compensatori che possono incrementare l’introito calorico o ridurre il consumo energetico.

Riguardo i consumi di bevande zuccherate in Toscana, secondo i dati 2010 dell’indagine Okkio alla salute il 41,3% dei bambini di 8-9 anni consuma bibite gassate e/o zuccherate almeno una volta al giorno. Questo dato è in crescita rispetto al 2008 (in cui si assestava al 37,3%), ma inferiore al dato medio italiano (48,3%). Il consumo di bevande zuccherate, fortunatamente, diminuisce con il progredire dell’età dei ragazzi: nel 2009-2010  “solo” il 13% circa degli undicenni e dei tredicenni ed il 15,8% dei quindicenni toscani consuma bibite zuccherate almeno una volta al giorno.


Per approfondire
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