Lo sviluppo di un approccio di genere alla salute dei cittadini è una delle sette
azioni prioritarie della programmazione della Regione Toscana per il 2014.
La Commissione per la medicina di genere della Regione Toscana Partendo dal principio che la
salute non è neutra, e che anche in medicina va applicato il concetto di diversità tra donne e uomini per garantire il miglior trattamento, in Toscana è stata istituita la
Commissione permanente per le problematiche della medicina di genere all’interno del
Consiglio sanitario regionale (vedi decreto della Giunta regionale
n. 4193/2011 e pareri del Consiglio sanitario regionale
n. 37/2011,
n. 45/2011,
n. 50/2011 e
n. 108/2014).
Individuare quante, quali e a cosa sono attribuibili le
differenze di genere, formare professionisti per diffondere interventi sulla salute delle donne, ricercare percorsi ottimali per sensibilizzare e formare gli operatori sanitari verso il determinante genere, sviluppare indagini e ricerche finalizzate ad evidenziare le differenze nei fattori di rischio, nella prevenzione e nella cura: questi alcuni dei compiti della Commissione, la prima in Italia.
Cos'è la medicina di genereIl concetto di
medicina di genere nasce dall’idea che le differenze tra i sessi in termini di salute non siano legate esclusivamente alla caratterizzazione biologica dell’individuo e alla sua funzione riproduttiva.
Il termine “
genere” (gender) sostituisce le categorie “uomo" e “donna”, definite in base a mere differenze biologiche in un'accezione più ampia della "
differenza", che include fattori ambientali, sociali, culturali e relazionali. Sappiamo per esempio che le donne vivono più a lungo degli uomini, percepiscono uno stato di salute peggiore, ma prestano maggiore attenzione alla salute e alla prevenzione.
Le
diversità nei generi si manifestano:
- nei comportamenti: negli stili di vita e dipendenze così come nel vissuto individuale e nel diverso ruolo sociale
- nello stato di salute: nell’incidenza di molteplici comuni patologie, croniche o infettive, nei traumatismi infortuni e mortalità, nelle patologie lavoro correlate, salute mentale, disabilità in tutte le fasce di età (infanzia, adolescenza, anziani) e in sottogruppi di popolazione svantaggiati
- nel ricorso ai servizi sanitari, per prevenzione (screening e vaccinazioni), ricovero, medicina d’urgenza e uso di farmaci
- nella violenza di genere, che richiede l’osservazione e l’analisi del fenomeno nonché il monitoraggio e l’analisi di impatto delle relative politiche
Le esigenze di salute nei due generi costituiscono quindi uno strumento importante per misurare e programmare gli interventi di sanità pubblica.
La situazione in Toscana: il punto al convegno promosso dal CSRIl convegno
La salute di genere in Toscana del 5 novembre 2013 è stata l'occasione per presentare il
documento sulla salute di genere in Toscana, realizzato su iniziativa della “Commissione permanente per le problematiche della medicina di genere” del Consiglio sanitario regionale, frutto della collaborazione di un vasto
gruppo di esperti, curato e pubblicato dall’Agenzia regionale di sanità (per approfondire consulta le
presentazioni del convegno). È inoltre disponibile l'
infografica sulla salute di genere elaborata dall'ARS.