In italia, secondo i dati forniti dal Dipartimento Amministrazione penitenziaria (DAP), al 31 settembre 2012 sono detenute 66.568 persone di cui 23.838 stranieri. Fra gli stranieri, le etnie più numerose provengono da: Marocco, Romania, Tunisia, Albania e Nigeria.
Il 22,7% degli stranieri è in attesa di primo giudizio vs il 18,9% degli italiani.
In Toscana risultano presenti 4.262 detenuti, di cui 2.438 stranieri.
Il processo di
riordino della sanità penitenziaria avviato con il
decreto del presidente del Consiglio dei ministri 1 aprile 2008 ha previsto il coinvolgimento, a livello regionale, di tutti gli enti che concorrono alla realizzazione delle condizioni di tutela della salute dei detenuti. La normativa stabilisce che
le attività sanitarie diventano di competenza delle Aziende unità sanitarie locali ove hanno sede gli istituti penitenziari.
La
Regione Toscana, precedendo l'entrata in vigore nel 2008 della riforma della sanità penitenziaria,
ha istituito con la
delibera di Giunta regionale 29 ottobre 2007, n. 759 l’Osservatorio regionale per la salute in carcere, coordinato dall
'Agenzia regionale di sanità, per monitorare i servizi sanitari negli istituti penitenziari toscani, analizzare il volume delle prestazioni ed effettuare una valutazione epidemiologica dell’utenza e dei trattamenti.
L'Agenzia regionale di sanità della Toscana ha effettuato lo studio di coorte prospettico "Lo stato di salute della popolazione detenuta all’interno delle strutture penitenziarie della Regione Toscana" (Voller, et al., 2011) con la
partecipazione di altri 19 Istituti della Toscana nel periodo giugno 2009 – giugno 2010. Il protocollo dello studio può
essere visionato all'interno dal documento
Lo stato di salute dei detenuti toscani prodotto dall'Agenzia regionale di sanità.
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