HIV, criticità e forza del sistema di sorveglianza nazionale


aids ARS SEGNALA - 30/01/2013
Sul Notiziario dell’Istituto superiore di sanità dello scorso dicembre è uscito l’articolo “Criticità e punti di forza del sistema di sorveglianza delle nuove diagnosi di infezione da HIV”.
Il Centro operativo AIDS (COA) dell’Istituto superiore di sanità evidenzia i punti deboli e gli elementi cardine del sistema di sorveglianza delle nuove diagnosi di infezione da HIV a quattro anni dalla sua istituzione con il decreto del 31 marzo 2008.

A cosa serve il sistema di sorveglianza HIV? Quali le criticità?
Il sistema fornisce informazioni sulla diffusione dell’infezione nel nostro paese e indicazioni per istituire un’efficace programmazione sanitaria e per intraprendere nuovi interventi preventivi.
Emergono tuttavia le seguenti criticità:
  • la copertura del sistema non è ancora completa
  • vi sono sistemi di sorveglianza diversi: ciascuna regione ha attivato un proprio sistema con schede di raccolta dati in parte differenti
  • la qualità dei dati, sebbene buona, presenta proporzioni di dati mancanti molto alte per alcune variabili
  • il ritardo nella trasmissione dei dati dalle regioni al COA

Qual è la sorveglianza nelle regioni italiane e in Toscana?
Nonostante l’istituzione del sistema di sorveglianza HIV nazionale, la sorveglianza è demandata alle singole regioni che hanno attivato sistemi diversi fra loro. Questi sistemi locali, pur adottando la stessa definizione di caso, si distinguono per l’accuratezza nella raccolta dei dati, le diverse tipologie dei centri segnalatori e la scheda di raccolta dati.
In Toscana la gestione del sistema di sorveglianza delle nuove diagnosi di infezioni da HIV è stata affidata all’Osservatorio di epidemiologia dell’Agenzia regionale di sanità con la delibera della Giunta regionale n. 473/2010.
L’ARS ha adottato la scheda dati proposta dal COA, aggiungendovi alcune variabili per poter raccogliere altre informazioni epidemiologiche specifiche.


Per approfondire
Vai alla pagina Il registro regionale AIDS e la sorveglianza HIV