ARS NEWS - 24/03/2014
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Reach the 3 million": lo slogan riassume l’obiettivo ambizioso della
giornata mondiale contro la tubercolosi 2014. Dei circa 9 milioni di nuovi casi di tubercolosi che si registrano ogni anno nel mondo infatti, un terzo costituisce i cosiddetti “missed, i "perduti" dai sistemi sanitari, coloro che non ricevono diagnosi né cure. Lo scopo è garantire l'accesso ai servizi sanitari e l’assistenza per tutti, soprattutto per i gruppi più vulnerabili e nelle zone più pesantemente colpite dalla malattia situate nei paesi più poveri del mondo.
La diffusione dell’infezione in EuropaIn occasione della Giornata mondiale il Centro Europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) congiuntamente al WHO-Europe, Ufficio europeo dell’Organizzazione mondiale della sanità hanno lanciato il sesto rapporto sulla tubercolosi in Europa
Tuberculosis surveillance and monitoring in Europe 2014.
Secondo quanto affermato dalle due organizzazioni, la tubercolosi (TBC) continua a rappresentare in
Europa un problema di salute pubblica nonostante nell’ultimo decennio l’incidenza sia diminuita mediamente del 5% l’anno. Secondo le ultime stime nel
2012 ci sono stati
353.000 nuovi casi e 35.000 sono stati i decessi prevalentemente nella zona centro-orientale.
La TBC sta diventando inoltre sempre più difficile da sconfiggere: la percentuale di successo nel trattamento nei nuovi casi è scesa dal 72% nel 2005 al 66% nel 2011. Si stima che nelle
forme multifarmaco resistenti (MDR-TB) la proporzione di successo scenda ulteriormente al 48%.
Tra i soggetti con infezione da HIV la tubercolosi costituisce la principale causa di morte e questa combinazione letale purtroppo è in aumento in Europa. La prevalenza di HIV tra i casi di TBC è passata dal 3,4% nel 2008 al 6,1% nel 2012.
I casi di tubercolosi in Italia e in ToscanaIn
Italia nel
2012 sono stati notificati
3.142 casi con un tasso di notifica di 5,2 per 100.000 residenti.
La
Toscana con
305 casi notificati (8,3 per 100.000) si colloca
al di sopra della
media nazionale. Il problema riguarda prevalentemente la popolazione straniera che rappresenta il 59% della casistica nella nostra regione con un tasso di notifica, seppur in diminuzione nel tempo, di 15 volte superiore rispetto alla popolazione italiana: 55,5 e 3,7 per 100.000 rispettivamente.
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