ARS SEGNALA - 17/12/2012
Nell’ultimo anno in Italia sono aumentate rispettivamente del 6 e del 9% le percentuali di coloro che descrivono “più difficile” e “molto più difficile”
permettersi cure mediche per sé e per la propria famiglia (rispetto alle medie europee del 4 e dell’1%). E’ quanto emerge alla presentazione del rapporto "
Fare i conti con la salute. Le conseguenze della crisi sul benessere psicofisico della popolazione" della Federazione Italiana Medici di Medicina Generale (FIMMG), avvenuta il 12 dicembre a Roma.
Il rapporto esplora gli effetti della
crisi economica sulla
salute delle persone e sulla
domanda di servizi attraverso gli occhi attenti dei
medici di famiglia: sentinelle, che oltre ad essere inevitabilmente informate sullo stato di salute dei propri assistiti, sono normalmente coinvolti in molti altri aspetti della vita sociale e privata degli individui.
Per il 28% dei medici molti dei propri pazienti a causa delle
ristrettezze derivanti dalla crisi economica rinunciano ad assumere farmaci o a far visite specialistiche e accertamenti di routine a causa del costo dei ticket. Per il 39,8% molti hanno difficoltà a pagare le medicine non concedibili ed altri beni e servizi a pagamento. Il 67,6% dichiara che molti dei propri pazienti ha difficoltà ad andare dal dentista per gli alti costi delle prestazioni ed infine il 54,7% dichiara che molti degli assistiti hanno difficoltà ad acquistare protesi (oculistiche, ortopediche, acustiche, e di altro tipo).
Il quadro che la FIMMG delinea indica con evidenza che la crisi induce uno stato di
insicurezza,
incertezza,
paura, genera una condizione di
stress ed è in grado di accentuare le
diseguaglianze, esasperando inoltre le differenze tra le diverse aree geografiche del Paese.
Per approfondire