La qualità dello spazio è una caratteristica di tipo multifattoriale, connessa in maniera più o meno diretta con elementi fisici, configurazionali, ambientali, gestionali, percettivi, psicologici e relazionali.
Nello specifico, uno spazio destinato alla cura e all'assistenza delle persone ha raggiunto degli obiettivi di qualità se è capace di essere «
therapeutic and healthful»
1 e cioè se agisce in maniera positiva sulla salute e sul benessere di tutte le persone, superando la prospettiva paziente-centrica in favore di una più ampia, che considera la totalità degli utenti fruitori.
Nel panorama internazionale gli interventi messi in atto per migliorare le caratteristiche dell'ambiente costruito sono numerosi e di diversa natura: alcuni scaturiscono dalla sperimentazione creativa di nuove idee e soluzioni, altri sono il frutto di ricerche scientifiche sistematiche e strutturate. Le due attività, se pur diverse per caratteristiche e obiettivi, non sono distanti: il processo di ricerca stimola la nascita di nuove idee, le nuove idee devono essere approfondite, verificate e diffuse attraverso la ricerca.
Alcune sperimentazioni e progetti significativi saranno raccolti nelle pagine tematiche di ognuna delle aree, con l'obiettivo di condividere soluzioni e approcci diversi per collocazione geografica e contesto culturale, per stimolare la nascita di nuove idee, indagini e approfondimenti per i nostri spazi delle cure.
Note1 La
Academy of Architecture for Health (US) dal 2004 utilizza «
to be therapeutic and healthful» come primo criterio per la valutazione dei progetti di edifici sanitari, collocando le capacità terapeutiche dello spazio al di sopra di criteri come la produttività, l'efficienza, il grado di soddisfacimento degli utenti.
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