17/6/2021
Stowe e colleghi hanno recentemente riportato in
“Effectiveness of COVID-19 vaccines against hospital admission with the Delta (B.1.617.2) variant”Effectiveness of COVID-19 vaccines against hospital admission with the Delta (B.1.617.2) variant” le stime di efficacia del
vaccino Pfizer/BioNTech BNT162b2 e del
vaccino AstraZeneca ChAdOx1 AZD1222 contro la variante Delta (B.1.617.2, precedentemente denominata “indiana”). Brevemente, dopo la seconda dose, l’efficacia del vaccino
ha raggiunto l'88% con il vaccino Pfizer/BioNTech BNT162b2 ed il 67% con il vaccino AstraZeneca ChAdOx1 AZD1222. Dato che la variante Delta ha continuato a diffondersi a livello globale, incluso il Regno Unito, causando una COVID-19 grave con necessità di ospedalizzazione, sono state effettuate delle stime di efficacia del vaccino
BNT162b2 e del vaccino
ChAdOx1 sia contro la variante Delta che Alpha.
La stima è stata effettuata linkando tutti i casi sintomatici registrati nell’
Emergency Care Dataset (ECDS) i cui record si riferivano a tutti i ricoveri ospedalieri nei dipartimenti di emergenza dell’Inghilterra. Sono stati inclusi tutti gli eventuali ricoveri nel periodo compreso tra il 12 aprile e il 4 giugno 2021 entro 14 giorni dalla positività del test per SARS-CoV2.
Nell’analisi sono stati inclusi 14.019 casi sintomatici infettati con variante Delta, dei quali 166 erano soggetti ricoverati. Il rapporto di rischio complessivo per l'ospedalizzazione tra i casi con variante Delta nei vaccinati rispetto agli individui non vaccinati era di 0,37 (0,22-0,63) dopo la 1
a dose e 0,29 (0,11-0,72) dopo la 2
a dose di qualsiasi vaccino, mentre era di 0,44 (0,28-0,70) e 0,64 (0,24-1,72) con la variante Alpha (variante inglese di Covid-19 = B.1.1.7).
Veniva pertanto stimata un’efficacia del
vaccino Pfizer/BioNTech BNT162b2 contro l'ospedalizzazione da variante Delta simile a quella osservata con Alpha, ovvero del 94% (46-99) dopo la 1
a dose e del 96% (86-99) dopo la 2
a dose.
L’efficacia del vaccino
AstraZeneca ChAdOx1 risultava del 71% (51-83) dopo la 1
a dose e del 92% (75-97) dopo la 2
a dose.
In conclusione, questi risultati indicano livelli molto elevati di protezione contro l’ospedalizzazione conseguente all’infezione da variante Delta con entrambi i vaccini.
A cura di:
- Caterina Silvestri, Agenzia regionale di sanità della Toscana
- Cristina Stasi, Centro Interdipartimentale di Epatologia CRIA-MASVE, Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica, AOU Careggi
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