5/9/2022
La vaccinazione tempestiva è importante per proteggere i bambini dalle infezioni prevenibili con vaccino; posticipare la vaccinazione porta ad un periodo più lungo di maggiore suscettibilità e quindi ad un aumentato rischio di infezione.La vaccinazione tempestiva è ancora più importante per i bambini nati pretermine (<37 settimane di età gestazionale) e SGA (
small for gestational age) perché hanno un aumentato rischio di malattie infettive a causa della minore quantità di anticorpi materni, trasferiti principalmente nell'ultimo trimestre della gravidanza, e a causa dell'immaturità del loro sistema immunitario. Per proteggere i neonati pretermine dalle malattie infettive, le linee guida nazionali e internazionali raccomandano per questi gruppi a rischio le
stesse tempistiche di somministrazione dei bambini nati a termine.
Tuttavia, alcuni studi hanno evidenziato un
ritardo alla vaccinazione nei bambini nati pretermine, probabilmente riconducibili ad una scarsa conoscenza delle raccomandazioni sulla vaccinazione e a non giustificate preoccupazioni di una minore risposta immunitaria alla vaccinazione o di una maggiore suscettibilità ad eventi avversi.
L’Azienda ospedaliero-universitaria Meyer e l’Agenzia regionale di sanità della Toscana hanno approfondito questa rilevante tematica di sanità pubblica, conducendo una
ricerca recentemente pubblicata sulla rivista internazionale Vaccines. La ricerca è stata condotta nell’ambito del progetto
Children born Preterm: sustainable Health Monitoring (PREMHO), realizzato grazie al contributo della Regione Toscana (Bando Ricerca Salute 2018).
Per valutare la tempestività della vaccinazione di routine in Toscana è stato condotto uno
studio di coorte retrospettivo su 41.502 bambini nati in Toscana tra il 2017 ed il 2018 e seguiti fino al compimento dei 2 anni di età.
Sono stati presi in considerazione i seguenti vaccini:
- esavalente (1° e 3° dose)
- MPR
- varicella
- pneumococco C (1° e 3° dose)
- meningococco C
Lo studio ha evidenziato una diversa distribuzione della tempistica alle vaccinazioni per SGA ed EG con l’inizio dell’immunizzazione ritardata alle età gestazionali più basse.
Comparati con i nati a termine, i bambini gravemente pretermine (nati a meno di 32 settimane di età gestazionale) hanno mostrato un rischio significativamente più alto di vaccinazione in ritardo per tutti i vaccini, mentre i bambini moderatamente o lievemente pretermine (nati tra le 32 e le 36 settimane di età gestazionale) hanno mostrato un rischio aumentato solo per la prima e la terza dose di esavalente e la prima e la terza dose di vaccino contro il Pneumococco C.
Per quanto riguarda i bambini nati SGA, un rischio di ritardo alla vaccinazione è stato evidenziato solo per le prime dosi di esavalente e Pneumococco C.
Un secondo obiettivo dello studio è stato quello di valutare i
possibili determinanti del ritardo vaccinale.
In particolare, dalla ricerca è emerso che i neonati di nascite multiple hanno mostrato un aumentato rischio di vaccinazione ritardata sia per le prime vaccinazioni dell’infanzia che per le dosi di vaccino da somministrare nelle fasi successive. Al contrario, i bambini che sono nati primogeniti e i bambini concepiti con PMA (procreazione medicalmente assistita) hanno mostrato un rischio significativamente più basso di vaccinazione ritardata.
Per le prime vaccinazioni dell’infanzia, l’essere nato in ospedali di secondo livello (e cioè in un ospedale in grado di gestire parti e neonati più complessi e dotato di TIN) e risiedere in aree rurali sono risultati determinanti di ritardo alla vaccinazione.
Ulteriori fattori socio-economici - come l’istruzione e la nazionalità materna - sono stati evidenziati come fattori influenzanti la tempestività alla vaccinazione.
In conclusione, il presente studio ha evidenziato come le
vaccinazioni tra i bambini pretermine e SGA siano
più frequentemente effettuate in ritardo rispetto alle tempistiche previste, esponendo pertanto questi gruppi - già ad alto rischio per le malattie vaccino-prevenibili - ad un ulteriore e non necessario rischio. Ulteriori ricerche sono necessarie per identificare meglio le ragioni specifiche alla base del ritardo della vaccinazione.
La tempestività dell'immunizzazione dei neonati prematuri è una priorità di salute pubblica, e interventi
ad hoc dovrebbero essere condotti per migliorare la tempistica all’immunizzazione in questi gruppi di popolazione; in particolare sono necessari interventi come la formazione e sensibilizzazione degli operatori sanitari, programmi personalizzati di informazione e istruzione per i genitori e interventi volta a migliorare l’accessibilità ai servizi di vaccinazione.
Sono
necessarie ulteriori ricerche per identificare meglio le ragioni specifiche alla base del ritardo della vaccinazione.
Per approfondire
La Regione Toscana ha recepito e ampliato il Piano nazionale di Prevenzione vaccinale 2017-2019 con le delibere n.1509 del 27/12/2017 e n.193 del 18/02/2019: consulta il
calendario regionale delle vaccinazioni, aggiornato a febbraio 2019.