6/3/2024
Una serie di studi recentemente pubblicati sulla rivista
British Medical Journal fornisce linee guida concrete che i professionisti medici possono adottare per
ridurre l'impronta di carbonio nell'ambito dell'assistenza sanitaria, contribuendo così a contrastare i cambiamenti climatici.
Che cosa si intende per impronta di carbonio
L'impronta di carbonio rappresenta la misura quantitativa delle
emissioni di gas a effetto serra, espressa in equivalenti di anidride carbonica, associate a un'attività, un prodotto, un individuo o un'organizzazione durante un determinato periodo di tempo. Questa misura tiene conto di tutte le emissioni dirette e indirette di gas serra legate a un'attività specifica, comprese le emissioni durante la produzione, il trasporto, l'uso e lo smaltimento di beni o servizi.
L'impronta di carbonio è un indicatore chiave nel
valutare l'impatto ambientale di un'attività o di un processo, contribuendo a comprendere quanto una determinata azione o prodotto possa contribuire al cambiamento climatico. Le emissioni di gas serra considerate includono, oltre alla CO
2, anche altri gas, convertiti in equivalenti di CO
2 per uniformare la misurazione.
Misurare e ridurre l'impronta di carbonio è diventato un obiettivo cruciale per individui, aziende e istituzioni, poiché si cerca di limitare l'accelerazione del riscaldamento globale e mitigare gli impatti dei cambiamenti climatici. Ridurre l'impronta di carbonio coinvolge l'adozione di pratiche sostenibili, l'efficienza energetica, l'uso di fonti di energia rinnovabile e la gestione responsabile delle risorse naturali.
La serie di studi del BMJ
Il BMJ ha da tempo riconosciuto l'
urgenza della crisi climatica, conducendo una campagna volta a ridurre le emissioni di carbonio nel settore sanitario e oltre. Attualmente, questa iniziativa si sta spostando verso azioni pratiche che gli operatori sanitari possono e devono intraprendere in risposta a questa emergenza.
Ogni studio all'interno della serie descrive in dettaglio un'azione o un progetto che i
medici possono implementare, supportati da un crescente corpo di prove, al fine di
ridurre l'impronta di carbonio nelle loro pratiche cliniche.
Attraverso uno
strumento interattivo consultabile online, i lettori possono individuare
azioni pertinenti per il loro ruolo e luogo di lavoro, consigliate anche da studi meno recenti.
L'
editoriale di presentazione della serie inizia con una constatazione significativa: se l'
assistenza sanitaria globale fosse un paese, si classificherebbe al
quinto posto nel mondo
per emissioni di gas serra.
La crisi climatica è ormai una crisi sanitaria e gli operatori assistono a un aumento di pazienti con
patologie legate a eventi climatici estremi: è fondamentale quindi che comprendano come contribuire a mitigare questa crisi e che siano dotati di soluzioni pratiche.
Gli studi proposti dal BMJ sono categorizzati per strategie, natura del cambiamento, serie, specialità e sottospecialità.
Alcuni esempi: l’
articolo introduttivo fornisce una panoramica sull'impronta di carbonio dell'assistenza sanitaria e il ruolo cruciale dei medici nel guidare il cambiamento e due
nuovi studi approfondiscono la prescrizione sostenibile della terapia sostitutiva del ferro e il problema degli sprechi di protossido di azoto.
L'editoriale sottolinea che anche opzioni come la
prescrizione sociale, se ben progettate, hanno il potenziale per ridurre l'impronta di carbonio dei farmaci. La prescrizione sociale dei farmaci si riferisce a un approccio in cui i professionisti della salute considerano non solo l'aspetto biologico di una condizione medica, ma anche i determinanti sociali e ambientali della salute del paziente. In altre parole, oltre a prescrivere farmaci, i medici tengono conto dei fattori sociali che possono influenzare la salute del paziente e raccomandano "interventi sociali" come parte integrante del piano di cura che possono includere raccomandazioni legate a stili di vita, supporto sociale, partecipazione ad attività comunitarie o programmi di sostegno. L'obiettivo è affrontare le radici sociali delle malattie e migliorare la salute complessiva del paziente.
Nell’editoriale tra le priorità esistenti, che contribuiscono a un sistema sanitario a basse emissioni di carbonio, compare anche la
riduzione delle cure a basso valore. La riduzione delle cure a basso valore è un approccio finalizzato a ridurre l'utilizzo di procedure diagnostiche e terapie mediche che hanno un basso valore clinico o che possono comportare rischi senza offrire un beneficio significativo al paziente. L'obiettivo è migliorare la qualità delle cure, evitare spese inutili e ridurre gli effetti collaterali indesiderati associati a procedure mediche non necessarie.
La speranza è che questa nuova serie del BMJ assista un numero sempre maggiore di medici nel realizzare i vantaggi di un'assistenza sanitaria più sostenibile per i pazienti e per il pianeta.
Per saperne di più: