Salute e sostenibilità dell’ambiente costruito: la Toscana approva le linee guida


12/3/2024
Esistono ormai numerose evidenze su come la qualità dell’ambiente costruito possa contribuire a contrastare molti dei problemi di salute pubblica odierni, soprattutto nelle aree maggiormente degradate e svantaggiate dal punto di vista socio-economico.

Il rapporto OMS Housing impacts health: New WHO Guidelines on Housing and Health del 2018, ha evidenziato che abitazioni inadeguate possono causare effetti negativi sulla salute. Nel nostro Paese l’impatto negativo è correlato anche alla presenza di un parco immobiliare in gran parte obsoleto e incapace, spesso, di garantire una migliore qualità dell'aria indoor, di sostenibilità e di sicurezza.

I cambiamenti climatici in atto, l’inquinamento delle matrici ambientali di supporto alla vita (acqua, aria, suolo) impongono dei cambiamenti veri, rapidi e persistenti. La coscienza collettiva su questi temi è cresciuta molto e oggi le persone chiedono di poter acquistare prodotti sicuri e salutari. La casa in tal senso è forse l’acquisto più importante (e più oneroso) nel corso della vita e come tale dovrebbe essere l’oggetto in assoluto più salubre, confortevole e sicuro.

È in quest’ottica che Regione Toscana ha approvato gli Obiettivi prestazionali per la salute e sostenibilità dell’ambiente costruito (decreto n. 27524 del 22/12/2023), realizzati da un gruppo di lavoro multidisciplinare, coordinato da ARS Toscana.

Questo documento tecnico è il frutto di anni di approfondimento e di confronto tra tecnici comunali, sanitari e ambientali per provare a tradurre in regole da applicare sul campo gli indirizzi generali in materia di sostenibilità e salute nell’ambiente abitato.

La realizzazione di queste linee guida si inserisce nell’ambito del Programma Ambiente e salute del Piano Regionale per la Prevenzione PRP 2020-2025 e costituisce un aggiornamento di un elaborato prodotto a livello regionale come attuazione dell’obiettivo 8.10 progetto 46 del precedente Piano regionale per la prevenzione 2014-2019. Una collaborazione dunque consolidata negli anni tra enti che ha portato alla crescita professionale di tutti coloro che vi hanno partecipato, al coinvolgimento delle università locali, di enti di ricerca, di ordini professionali, di singoli professionisti e di associazioni di categoria. Ma soprattutto un lavoro che ha portato al miglioramento della qualità del costruito là dove queste regole sono state applicate.

Negli anni 8 dei 15 comuni che erano coinvolti originariamente nel progetto hanno approvato il Regolamento edilizio sostenibile - RES (Montelupo Fiorentino, Cerreto Guidi, Castelfranco di Sotto, Vinci, Certaldo, Montaione, Gambassi Terme e Montopoli), quale strumento obbligatorio che ha sostituito per gli argomenti di interesse il regolamento edilizio e quello di igiene; mentre 7 lo hanno utilizzato quale riferimento per i requisiti di sostenibilità negli strumenti sovraordinati (regolamento urbanistico). Nel 2013 il RES è stato approvato anche dalla Provincia di Grosseto.
L’auspicio, quindi, è che sempre più amministrazioni locali recepiscano nei propri regolamenti le indicazioni e gli obiettivi prestazionali contenuti nel documento tecnico regionale.

Struttura e contenuti del documento

L’obiettivo è di disciplinare le trasformazioni del territorio secondo criteri di compatibilità ambientale, eco-efficienza energetica, comfort abitativo e salute dei cittadini, incentivando il risparmio e l’uso razionale delle risorse primarie, la riduzione dei consumi energetici, l’utilizzo di energie rinnovabili e la salubrità degli ambienti interni.

Gli obiettivi prestazionali si articolano in tre parole chiave, che costituiscono i tre “Titoli” in cui è suddiviso il documento:
  • insediamento, ovvero la trasformazione di un ambito territoriale per la realizzazione di più edifici e relative opere di urbanizzazione
  • lotto, ovvero la realizzazione di un nuovo edificio
  • esistente, ovvero la realizzazione di opere manutentive, di conservazione del patrimonio edilizio esistente.
Fondamentale, infatti, è la separazione delle prestazioni tra i nuovi insediamenti e quelli esistenti, dato che appare evidente come nei prossimi anni il miglioramento del tessuto edilizio si baserà soprattutto sulla capacità di intervenire in maniera corretta sul patrimonio esistente.

Ciascun Titolo contiene i seguenti “Capi”, che individuano gli argomenti generali trattati:
  • sito e contesto: analisi del sito, rapporto tra edificio e contesto, spazi verdi e controllo del microclima, orientamento degli edifici e degli ambienti interni, illuminazione naturale e visione esterna
  • riduzione inquinamento: atmosferico, acustico, elettromagnetico, ambiente indoor, fibre di amianto, utilizzo di materiali bio-eco compatibili
  • energia e comfort: efficienza energetica, ventilazione naturale e sistemi di ventilazione meccanica controllata, comfort termoigrometrico, utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, Illuminazione artificiale e riduzione dell’inquinamento luminoso
  • gestione e tutela delle acque: tutela della risorsa idrica, riduzione dei consumi, depurazione e riutilizzo dei reflui
  • sicurezza e accessibilità: riduzione del rischio di incidente per le persone, con particolare riguardo all’ambiente domestico
  • recupero, gestione e manutenzione: recupero e riutilizzo dei materiali, gestione dei rifiuti solidi urbani, gestione integrata dell’edificio, gestione del cantiere.
Per ciascun tema specifico sono individuati i relativi obiettivi di sostenibilità, specificando la prestazione obbligatoria, ovvero la descrizione dettagliata dei requisiti obbligatori e la prestazione incentivata, ovvero la descrizione dettagliata dei requisiti incentivati.

Nel box sottostante un esempio di obiettivi prestazionali relativi alla riduzione dell’inquinamento elettromagnetico.
campi elettromagnetici
Nel documento sono indicati anche gli strumenti di verifica, ovvero l’insieme dei contenuti che dovranno essere esplicitati e la documentazione da fornire per dimostrare la verifica del soddisfacimento dei requisiti obbligatori e/o incentivati; e le eventuali deroghe ammesse.

Infine, allegato agli obiettivi prestazionali, è stato prodotto anche un manuale di approfondimento, in cui è possibile consultare la complessa normativa in materia di risparmio energetico, ambiente, radon, materiali per l’edilizia e salute, e un approfondimento dei vari argomenti sia sotto l’aspetto generale, compresi i rapporti con la salute umana, sia sotto l’aspetto tecnico.

Gruppo di lavoro che ha realizzato il documento:
Daniela Nuvolone – Agenzia regionale di sanità della Toscana, ARS Toscana (coordinamento)
Maria Grazia Petronio - Medico specialista in Igiene e medicina preventiva, epidemiologia e sanità pubblica
Gianni Berni - UFC IPN Empoli, Ausl Toscana Centro
Roberto Mari- UFC IPN Prato, Ausl Toscana Centro
Maria Cristina Aprea - Laboratorio di sanità pubblica, Ausl Toscana Sud Est
Andrea Bogi - Laboratorio Agenti Fisici, Laboratorio di sanità pubblica, Ausl Toscana Sud Est
Maria Giulia Bianchi, IPN della zona Apuane, Ausl Toscana Nord-Ovest
Antonella Perretta, Paolo Bellocci - Servizio Urbanistica, transizione ecologica e protezione civile, Comune di Prato
Giulia Bertolucci, Rodolfo Collodi - Istituto nazionale di bioarchitettura (INBAR) Sezione Lucca
Marco Nestucci, Luca Facchini - Istituto nazionale di bioarchitettura (INBAR) Sezione Firenze

Esperti che hanno collaborato alla redazione del documento:
Nicola Colonna, Barbara Bracci - Settore Agenti fisici ARPAT, Area vasta Costa
Lucia Miligi - Istituto per lo studio, la prevenzione e la rete oncologica ISPRO
Emilia Cavallaro – ARPAT, Area Vasta Costa
Daniela Miccolis - Comune di Empoli
Gianluca Grassini - Libero professionista Ingegnere energetico
Rocco Santarone - ISDE Italia per l’Inquinamento luminoso

Per saperne di più: