TIRRENO GROSSETO 16 marzo 2013 pag. XIII
Il professor Borgia interviene e replica al professor Horne in merito alla
geotermia. «Conosco Home dell'Università di Stanford, di cui ho la massima stima. Penso però che non conosca a fondo il problema specifico dello sfruttamento geotermico sull'Amiata. Horne afferma che le
centrali a ciclo binario costituiscono una tecnologia ben sperimentata da molti anni e che sono indicate per fluidi geotermici con temperature inferiori ai 200-180 C. Queste sono appunto le temperature dei campi geotermici superficiali dell'Amiata. Enel avrebbe dunque dovuto già da molti decenni realizzare le centrali a ciclo binario che sono certamente molto più "environmental friendly" di quelle a "scarico libero" ed a "flash" nel campo geotermico! Le centrali attuali, invece, sono talmente inquinanti ed obsolete che tutte le società di geotermia che operano in Toscana propongono anche per l'Amiata centrali a ciclo binario».
Secondo Borgia la tecnologia utilizzata attualmente in Amiata è in assoluto la forma più
inquinante di produzione di energia elettrica, dannosa per l'ambiente e per la salute. «Horne è stato informato che la pressione originaria dei canapi geotermici è stata ridotta di 5 a 10 volte con un abbassamento del livello degli acquiferi potabili di oltre 300 metri? E che questo ha comportato una riduzione alla metà delle portate delle sorgenti maggiori e l'annullamento di molte delle sorgenti minori? E' stato informato della drastica riduzione delle sorgenti termali, della fuoriuscita incontrollata nell'ambiente di vapori geotermici dalle faglie e dalle gallerie, discenderie e sondaggi delle vecchie miniere? Un rilevante grado di subsidenza che ha variato anche il livello di base dei fiumi?»
Borgia prosegue la sua tesi ambientalista. «Le
emissioni dalle centrali geotermiche sono praticamente non controllate, tanto che durante le manutenzioni ed i malfunzionamenti non sono sottoposte ad abbattitori. Contengono anche talmente tanto mercurio che gli abbattitori Amis dovrebbero eliminarne 100 volte di più di quanto fanno per rendere le centrali "environmental friendly. Per una stessa quantità di energia elettrica prodotta, contengono circa il doppio di
anidride carbonica di una centrale a gas a ciclo combinato».
«Prima che le centrali dell'Amiata potessero ottenere le necessarie autorizzazioni, la Regione Toscana - prosegue Borgia - ha rimosso dall'incarico molti tecnici e dirigenti esperti di geotermia. Non ha rinnovato il comitato tecnico perla Geotermia dell'Amiata, organo scientifico indipendente di consulenza della Regione. Gli studi fatti dall'
Agenzia Regionale per la Salute indicano che da circa 30 anni nei paesi "geotermici" di Abbadia San Salvatore, Piancastagnaio, Arcidosso e Castel del Piano vi sono in media 2
morti in più al mese rispetto ai paesi limitrofi per un totale di morti superiore a 700».
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