Bagnore 4, idee diverse allo specchio (20/03/2013)


CORRIERE MAREMMA 20 marzo 2013 pag. 19  
Botta e risposta tra il comitato Sos Geotermia e i vertici dell'Azienda sulla centrale in via di costruzione.
A confronto Andrea Borgia, vulcanologo e geologo e Massimo Montemaggi responsabile Enel

SANTA FIORA - Dal 7 marzo l'Enel ha iniziato i lavori della centrale Bagnore 4 e i Comitati Ambientalisti sono sul piede di guerra. Il Corriere di Maremma ha posto alcune domande sulla questione al dottor Andrea Borgia, vulcanologo e geologo vicino ai Comitati e all'ingegnere Massimo Montemaggi responsabile Geotermia Enel Green Power.
L'impatto sul territorio dell'Amiata delle tecnologie utilizzate da Enel per la produzione di energia geotermoelettrica è paragonabile a quello delle stesse centrali "a vapori di flash" realizzate in altri paesi? Negli Stati Uniti, in Germania, ad esempio, gli impianti come quelli di Piancastagnaio o di Bagnore come sarebbero considerati?

Borgia. "Il problema è semplicemente legato alla concentrazione di sostanze tossiche che compongono appunto il vapore di flash. Nel caso dell'Amiata la concentrazione di sostanze tossiche in quel vapore è esorbitante e sono certo che in nessun paese civile del mondo sarebbe permesso emettere in atmosfera tali quantità di inquinanti in prossimità di bellissimi paesi turistici, di boschi dove esiste una grandissima biodiversità, e praticamente sopra l'area di ricarica del più importante acquifero potabile strategico della Toscana meridionale. La tecnologia attualmente utilizzata in Amiata è in assoluto la forma più inquinante di produzione di energia elettrica, e non può essere che dannosa per l'ambiente e per la salute".

Montemaggi. "Una volta individuata la risorsa geotermica intanto possiamo parlare di tecnologie: quella da adottare per la produzione di energia elettrica non è una scelta libera dell'operatore, ma dipende dal fluido geotermico del sottosuolo. Nel mondo sono presenti ben 526 iunpianti geotermici che producono complessivamente 67mila milioni diKwh,in Italia se ne producono 5300, con un processo binario solo il 10%".

Secondo un professore americano il problema maggiore per il ciclo binario è costituito (oltre all'aumento di suolo e all'impatto acustico) dai gas incondensabili che dovrebbero essere immessi in atmosfera. E' vero?

Borgia."No, sono certo che il professore non conosce a fondo il problema dell'Amiata. Le nuove tecnologie permettono di reiniettare nel sottosuolo anche i gas incondensabili. Tutte le altre società che in Toscana, Amiata compreso, propongono di sfruttare la geotermia si sono impegnate ad applicare cieli binari ad emissioni zero. In ogni caso, se all'Amiata si pensasse emettere in atmosfera i gas incondensabili attraverso un camino, le concentrazioni di elementi tossici nelle emissioni sarebbero di gran lunga sopra ai limiti di legge. E questo il motivo per cui credo sia stata chiusa la centrale a ciclo binario di Enel a Latera. Ritengo che non possa essere ammesso che qualora i gas incondensabili vengano emessi da un camino le emissioni siano fuorilegge, mentre qualora queste siano con un escamotage diluite con i miliioni di metri cubi di aria pulita che viene pompata pompata ogni ora attraverso le torri di raffreddamento, e che viene irrimediabilmente inquinata, rientrino nella norma!

Montemaggi. "Se il fluido è ad alta entalpia (come questo di Bagnore) ad alto contenuto di gas, l'utilizzo del percorso binario non porta nessun vantaggio ambientale, ma anzi ne deriva un maggiore impatto perché è necessaria una superficie di suolo maggiore 5/6 volte di più, con un maggiore rumore e di contro non c'è un vantaggio dal punto di vista delle emissioni in atmosfera. L'impianto di Bagnore 4 sarà un impianto modello, con linee guida per tutti gli operatori geotermici nel mondo, con una efficienza del 95% di abbattimento di H2S, mercurio e un nuovo impianto di abbattimento di ammoniaca. Tra, l'altro, a livello internazionale, le emissioni geotermiche sono considerate naturali".

Il professore statunitense non fa alcun riferimento alla riduzione e alla contaminazione della falda acquifera. Il problema è da sottovalutare?

Borgia "No, anzi, come ben insegna l'Onu la riduzione della pressione originaria dei campi geotermici è probabilmente la maggiore causa di impatto ambientale. L'Enel ha ridotto tale pressione di 5-10 volte con conseguente: abbassamento, secondo i dati Enel, della falda acquifera anche di più di 300 metri; riduzione alla metà delle portate delle sorgenti maggiori ed annullamento di molte delle sorgenti minori; drastica riduzione delle sorgenti termali; vaporizzazione del sistema geotermico con formazione di gas incondensabili tossici tra cui CO2, 1 2S, Metano, Radon, Mercurio, Arsina, Ammoniaca; risalita dei gas incondensabili che vanno ad inquinare la falda potabile; fuoriuscita incontrollata nell'ambiente di vapori geotermici da faglie e da gallerie, discenderie e sondaggi delle vecchie miniere; subsidenza che ha variato anche il livello di base dei fiumi".

Montemaggi. Da uno dei numerosi studi dell'Università degli studi di Siena emerge chiaramente che non vi sono interferenze fra l'acquifero superficiale e il serbatoio geotermico. Le perforazioni attuali, inoltre, dimostrano lo stesso livello di quelle effettuate negli anni '60. Il livello non è cambiato ed è lo stesso di allora e dipende da piccole oscillazioni dovute alla piovosità ecc. Dai dati relativi agli amni '60 la falda era a quota 780 metri sul livello del mare esattamente come quella misurata dal piezometro di Poggio Trauzzolo del 2010, al netto delle variazioni stagionali. Anzi, attualmente i piezometri sono tre, quello citato, quello della Madonna del Castagno e La Valle e altri tre prescritti saranno piazzati entro l'estate".

Molte persone che vivono sull'Amiata, nel leggere i dati dei monitoraggi Enel e Arpat, hanno qualche preoccupazione. E' giustificata, secondo lei?

Borgia. "Si, le emissioni sono praticamente non controllate (vengono misurate solo alcune ore all'anno), inoltre per la vicinanza dei loro punti emissivi alle abitazioni le interessano pesantemente; contengono talmente tanto mercurio che gli abbattitori Amis dovrebbero eliminarne 100 volte di più di quanto fanno adesso per rendere le centrali "environmental friendly"; contengono talmente tanta, ammoniaca che nemmeno con gli abbattitori sembra, che rientrino nei limiti di legge; per una stessa, quantità, di energia elettrica prodotta, contengono circa il doppio di CO2 di una centrale a gas a ciclo combinato; contengono talmente tanto R2S che spesso in prossimità delle Centrali non si respira; fino a pochi mesi fa, le emissioni erano, in alcuni casi, convogliate in atmosfera senza abbattitori all'altezza delle case poste solo ad alcune centinaia di metri di distanza".

Montemaggi "No assolutamente, perché c'è un monitoraggio continuo, trasparente e controllato delle emissioni in aria dei vapori. Inoltre, allo scopo di ridurre i disservizi delle centrale, sarà anche installato un sofisticato sistema di tele diagnostica in grado di preavvisare i nostri operatori di anomalie che possono verificarsi nel processo di produzione, molto prima che i sistemi di sicurezza intervengano mandando in blocco il gruppo"

Se le tecnologie a ciclo binario non sono "proficuamente applicabili", come dice il professore americano e quelle a vapori di flash, secondo alcuni, altamente inquinanti allora sull'Amiata non sarà possibile alcun tipo di sfruttamento geotermico?

Borgia "Questo non è esattamente vero. In ogni caso rimane aperta la strada della geotermia a bassa e inedia eritalpia. Inoltre, il calore contenuto nelle rocce del sottosuolo non viene perso ma rimane `stoccato"indefmitivamente pronto per essere usato quando avremo sviluppato tecnologie che lo potranno sfruttare senza fare gli attuali danni ambientali. In ogni caso, alfine di ridurre gli impatti all'ambiente ed alla salute, è necessario da subito ridurre l'utilizzo della risorsa geotermica fino al ripristino delle condizioni di pressione originarie. Gli studi fatti dall'Agenzia Regionale per la Salute indicano che da circa 30 anni nei paesi `geotermici' di Abbadia San Salvatore, Piancastagnaio, Arcidosso e Castel del Piano vi sono in media 2 morti in più al mese rispetto ai paesi limitrofi per un totale di morti superiore a 700. Mi sembra di capire che sull'Amiata, l'unica attività industriale che ha un impatto ambientale notevolissimo sia lo sfruttamento geotermico".

Montemaggi "Come dicevo prima la risorsa geotennica dell'Amiata può essere sfruttata solo con una tecnologia a vapori di flash, in considerazione che i fluidi amiatini sono ad alta entalpia e dunque non è possibile realizzare una centrale a ciclo binario".


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