Nell’ambito dell’Accordo generale sulla geotermia tra Regione, Enti locali ed ENEL, la Direzione generale delle Politiche territoriali e ambientali della Regione Toscana ha commissionato all'ARS uno studio epidemiologico per la valutazione dello stato di salute della popolazione residente nelle aree geotermiche.
L'ARS ha individuato nella Fondazione Toscana Gabriele Monasterio del CNR di Pisa il consulente scientifico per la realizzazione del progetto.

Risultati

I risultati dell’indagine condotta nel periodo tra il 2009 ed il 2010, al netto dei limiti propri degli studi epidemiologici descrittivi, evidenziano un quadro epidemiologico nell’area geotermica toscana nel suo complesso non difforme da quello dei comuni limitrofi non geotermici.
Non mancano, tuttavia, elementi di criticità attinenti ad alcuni livelli di inquinamento ambientale del passato e ad eccessi di mortalità e ricovero emersi per un numero limitato di malattie, più evidenti nei maschi dell’Area geotermica dell’Amiata (Area geotermica Sud) rispetto all’Area geotermica Nord.

Gli indizi emersi dai risultati, fanno pensare che i determinanti delle debolezze riscontrate nel profilo di salute dell’Area geotermica Sud non siano tanto da ricercare nell’esposizione ambientale alle emissioni geotermiche, quanto ad un mix di fattori che includono ipoteticamente aspetti occupazionali, stili di vita individuali, determinanti familiari e genetici, altre esposizioni ambientali ed elementi al momento non noti.

Secondo il principio di precauzione, il rilievo di eccessi di alcune patologie insieme al riscontro di livelli talvolta elevati di alcuni inquinanti nel passato, hanno suggerito di proseguire l’indagine con approfondimenti epidemiologici specifici.

Disegno dello studio
Il disegno dello studio epidemiologico è di tipo descrittivo, basato sull’utilizzo di dati ambientali e sanitari già esistenti ed analizzati a livello geografico aggregato. Questo metodo produce risultati che consentono di evidenziare criticità e di suggerire ipotesi interpretative, ma non è idoneo per individuare nessi eziologici di tipo causa-effetto tra esposizione ambientale ed esiti sanitari.

Per la caratterizzazione ambientale sono state utilizzate principalmente le banche dati di ARPAT, che dagli anni 2000 compie un monitoraggio dell'area geotermica su varie matrici ambientali, con particolare attenzione all’area amiatina. Sul sito di ARPAT sono disponibili i dati e le relazioni periodiche.

Per lo studio sanitario sono stati utilizzati i flussi sanitari correnti e le banche dati regionali per la produzione di indicatori su mortalità, ospedalizzazione, eventi sfavorevoli della riproduzione, malformazioni congenite e malattie croniche.

Il report finale del progetto è stato pubblicato nell’ottobre 2010.


Per approfondire: