I fumatori in Toscana e in Italia
I fumatori in Italia negli ultimi 50 anni sono notevolmente diminuiti: nel 1957 rappresentavano il 35,4% della popolazione, per raggiungere il 22,0% nel 2014 (Fonte: dati Osservatorio fumo alcol e droga OSSFAD, indagine DOXA - Istituto superiore di sanità). Questa importante riduzione è legata prevalentemente al decremento dei fumatori nei maschi, con aumento degli ex-fumatori.
Nel 2014 si è osservato un incremento delle fumatrici, che passano dal 15,3% dell’anno precedente al 18,9%, interrompendo il trend in riduzione del periodo 2009-2013. Sostanzialmente stabile negli ultimi 5 anni la prevalenza di fumatori nei maschi.
Nel
2012 l’
abitudine al fumo nella
nostra regione interessava il
23,8% della popolazione, valore superiore rispetto alla media nazionale (22,2%). La diffusione dell’abitudine nei diversi territori italiani è compresa, tuttavia, in una forbice ormai stretta: dal 19,3% della Puglia al 24,8% di Sicilia e Campania, con un divario di circa il 5%. La
Toscana segue Sicilia e Campania nella graduatoria delle prevalenze (24,8%) (elaborazioni ARS su dati Istat). Come in Italia, la percentuale di fumatori è più elevata negli uomini: nel 2012 in Toscana fumava il
27,7% dei
maschi ed il
20,2% delle
femmine. Negli anni si è osservato un decremento dei fumatori di genere maschile, mentre nelle donne, l’abitudine si mantiene sostanzialmente stabile.
L’abitudine al fumo negli adolescenti toscaniL’indagine multirischio
Epidemiologia dei determinanti dell'infortunistica stradale in Toscana (EDIT) del 2011
condotta dall’ARS mostra che il
65% degli adolescenti toscani di 14-19 anni
ha provato a fumare, fortemente incuriositi da questo comportamento ed il
24,1% è fumatore regolare. È aumentata inoltre la quota di fumatori regolari sul totale dei ragazzi intervistati, che era del 19,2% nel 2005 e del 23,4% nel 2008. A differenza di quanto si osserva nella popolazione adulta, negli adolescenti l’abitudine mostra
scarse differenze nei due
generi, con valori di poco superiori nelle femmine (25,7%) rispetto ai maschi (22,6%). La diffusione dell’abitudine, infine,
aumenta al crescere dell’
età. Secondo i dati Istat elaborati dall'ARS, in Toscana nel triennio 2000-2011 la quota di adolescenti di 14-17 anni fumatori si colloca al di sopra della media italiana (12,2 vs 9,3%).
Le conseguenze del fumo sulla saluteGli effetti a lungo termine del consumo di tabacco sulla salute cominciano a farsi evidenti a distanza di qualche decennio: la
mortalità fumo-correlata rispecchia l’andamento della diffusione dell’abitudine di 20-30 anni prima. Considerando il
tumore del polmone come prototipo di malattia legata al tabacco (circa il 90% di questi tumori è provocato dal fumo), i tassi di mortalità fumo-correlata in Toscana dal 1994 al 2008, elaborati dall’ARS, sono diminuiti nei maschi (da 190,7/100.000 a 152,9/100.000) e sono aumentati nelle femmine (da 17,5/100.000 a 25,8/100.000).
Fumo in gravidanzaSecondo i certificati di assistenza al parto (elaborazioni ARS - dati
2013) le donne toscane che
fumano in gravidanza sono circa il
7,0%, e per loro il rischio di avere un bambino sottopeso o pretermine è più alto rispetto a chi non ha fatto uso di tabacco.
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Nato dalla necessità di migliorare le conoscenze sulle possibili cause degli incidenti stradali, lo studio EDIT (Epidemiologia dei determinanti dell'infortunistica stradale in Toscana) ha coinvolto un campione di studenti delle scuole medie superiori della regione Toscana rappresentativo per AUSL e per tipologia di istituto, mediante la somministrazione di un questionario anonimo.
Molti gli ambiti investigati: dai comportamenti alla guida, all'uso di alcol e tabacco, dall'alimentazione all'attività fisica, ai comportamenti sessuali, al bullismo, al malessere psicologico.
Ultimo aggiornamento: giugno 2014