7/5/2013
COMUNICATO STAMPA - 07/05/2013
Si svolge oggi,
7 maggio 2013, a
Roma presso il
Ministero della Salute il
workshop che presenta i risultati del
progetto ministeriale CCM
“Il monitoraggio della qualità dell'assistenza in RSA”. Monitorare in modo adeguato i principali problemi di
qualità dell’assistenza nelle
strutture residenziali per anziani è diventata una necessità: queste strutture hanno infatti avuto un grande sviluppo in Italia negli ultimi 15 anni e la domanda di assistenza residenziale crescerà ancora soprattutto a causa dell’invecchiamento della popolazione.Ma l’attuale disponibilità di assistenza residenziale per anziani in Italia, in particolare per le persone non autosufficienti, varia molto tra le regioni: per offerta, condizioni strutturali, organizzative, tariffarie e configurazioni amministrative. Ed anche il monitoraggio sulle strutture viene realizzato in modo discontinuo e non sistematico, oltre che essere affidato a fonti informative diverse. Questo progetto ha indagato in particolare le strutture a carattere socio-sanitario, o
Residenze sanitarie assistite (RSA), coinvolgendone in totale oltre 150 per un totale di circa 9.600 posti letto, ed è il primo in Italia per obiettivi, estensione, copertura dei problemi di qualità dell’assistenza e ricchezza di metodologie operative utilizzate.
Obiettivi del progetto L’obiettivo generale del
progetto ministeriale CCM 2010, a cui hanno lavorato
4 Unità operative (Toscana, Liguria, Emilia-Romagna e l’Istituto superiore di sanità) con il
coordinamento scientifico della d.ssa Stefania Rodella (Agenzia sanitaria e sociale regionale Emilia-Romagna), è stato duplice: da un lato tentare di
descrivere in modo sistematico la
qualità dell’assistenza in RSA; dall’altro
proporre un insieme di
indicatori appropriati per monitorare sia il processo che l’esito dell’assistenza, potenzialmente arricchendo e integrando i sistemi informativi attualmente usati. Gli indicatori misurati riguardano alcuni dei principali problemi di salute e psicosociali delle persone prese in carico dalle strutture residenziali, le difficoltà relazionali dei familiari e le difficoltà di personalizzazione e umanizzazione delle strutture stesse. E’ stata fatta inoltre una ricognizione ed un’analisi comparativa della
normativa, dello stato di attuazione del processo di
accreditamento istituzionale del settore sociale, dei
modelli organizzativi e dei
percorsi di cura in RSA.
L’indagine effettuata dalla
Toscana (Regione Toscana,
Agenzia regionale di sanità e Università di Firenze), che è l’
Unità operativa capofila, ha riguardato: ulcere da pressione, cadute, incontinenza urinaria, utilizzo dei mezzi di contenzione, declino funzionale e cognitivo, dolore, malnutrizione, appropriatezza prescrittiva dei farmaci, accessi a prestazioni specialistiche e al Pronto soccorso. L’indagine toscana ha coinvolto nel periodo di osservazione (2011-2012) un campione di 67 residenze, per un totale di 2.801 posti letto.
I principali risultati dell’indagine dell’UO Toscana sul campione delle RSA regionaliDall’indagine dell’UO Toscana è emerso che 10% degli ospiti nelle RSA toscane sono
allettati ed il 28% sono affetti da
demenza grave. E’ a rischio di
ulcere da pressione quasi il 50% degli ospiti, mentre ha un
elevato rischio di cadute circa il 60% degli ospiti. Il 76% degli ospiti soffre inoltre di
incontinenza urinaria ed il 62% è sottoposto a
mezzi di contenzione (spondine o altro mezzo). Quasi 1 ospite su 4 manifesta
dolore di varia natura, e ancora 1 su 4 circa è ad elevato
rischio di malnutrizione. I
dati toscani sui rischi di ulcere, cadute, necessità di mezzi di contenzione, incontinenza e malnutrizione sono comunque
sovrapponibili a quanto riportato in
letteratura internazionale,
e in accordo con i
principali studi europei. Nonostante l'assistenza sia rivolta a persone in condizioni di salute così complesse, gli anziani che entrano nelle RSA toscane sono trattati da un punto di vista farmacologico in modo più appropriato rispetto a quando vivevano in comunità. Inoltre,
dopo 1 anno di osservazione il 68% degli ospiti risultano
stabili o migliorati cognitivamente, il 58% sul piano funzionale.
Scarica il
pdf del comunicato
Per approfondire:
PER INFORMAZIONI:Barbara Meoni - Comunicazione e informazione ARS Toscana
cell: 331 6918752; mail:
redazione@ars.toscana.it