CORRIERE MAREMMA 13 marzo 2013 pag. 20
Montemaggi (responsabile geotermia Enel): "La bontà dell'impianto amiatino riconosciuta anche in America"
"La nuova centrale geotermica
Bagnore 4 è un'eccellenza tecnologica riconosciuta a livello internazionale e sarà un impianto modello nel mondo, sia per efficienza che per innovazione". Con queste parole Massimo Montemaggi, responsabile Geotermia Enel Green Power, commenta le dichiarazioni giunte dagli Stati Uniti d'America per bocca del Professore Roland Horne, Presidente dell'International Geothermal Agency e Professore di Scienze della terra a Stanford University nonché Senior Fellow "Woods Institute for the Environment".
Horne, in alcune interviste, ha affermato tra l'altro che "la tecnologia a vapori di flash, utilizzata per Bagnore 4, non è obsoleta così come non è innovativa quella a ciclo binario: entrambe sono tecnologie utilizzate nel mondo e sono environmental friendly. L'utilizzo della tecnologia non è una scelta che può essere fatta a priori ma deve avvenire una volta reperito il fluido e valutatene le caratteristiche. I fluidi amiatini sono ad alta entalpia e con un contenuto di gas incondensabili tale da non rendere applicabile proficuamente il ciclo binario. Risulta che gli impianti Enel Green Power nel mondo utilizzino lo state-of-art technology".
"Horne - continua Montemaggi - è un'autorevole personalità in campo scientifico, assolutamente obiettiva e neutrale, che presiede la più importante Associazione geotermica a livello mondiale. Siamo consapevoli della bontà del nostro lavoro, che ha affrontato un articolato iter a livello istituzionale con studi di Università e soggetti terzi e un percorso di partecipazione che si è concluso con il contraddittorio in Regione con tutti i soggetti del territorio, a cui abbiamo dato risposte precise e puntuali. Sappiamo quindi quanto sia affidabile e innovativa la nuova centrale geotermica Bagnore 4, ma ci fa molto piacere che a livello internazionale si riconosca la nostra serietà in termini di eccellenza tecnologica e di impianti di abbattimento e si ribadisca che la tipologia dell' impianto è una scelta da fare in base al fluido del serbatoio geotermico e non viceversa".
Altre notizie positive in materia di geotermia arrivano dalla
Nuova Zelanda e di nuovo dagli Usa: il professore
Michael Bates dell'Università della California ha condotto uno studio sulla popolazione di Rotorua, un'isola vulcanica in Nuova Zelanda caratterizzata da emissioni naturali di acido solfidrico. La popolazione di Rotorua, è la più ampia al mondo (60 mila persone) ad essere esposta ad emissioni geotermiche naturali, in particolare H2S e da tempo è sotto osservazione da parte del gruppo dei ricercatori guidati da Bates: la ricerca, pubblicata su Environmental Research mostra che l'
esposizione cronica
a basse concentrazioni di
acido solfidrico non è associata a incrementi di
rischio per asma e sintomi respiratori simili all'asma. Al contrario, i risultati dello studio indicano una diminuzione della prevalenza di asma e sintomi correlati nei soggetti esposti a concentrazioni più alte di H2S. "Un'altra buona notizia chiude Montemaggi - che aggiunge elementi importantialle già rassicuranti informazioni contenute negli studi effettuati in Toscana. Non sta a noi fare studi sulla salute ma siamo contenti di tutti gli approfondimenti che vengono fatti da istituzioni, enti di ricerca e soggetti terzi, perché sappiamo che non ci sono rischi perla popolazione".
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Progetto di ricerca epidemiologica sulla popolazioni residenti nell'intero bacino geotermico toscano