SOLE 24 ORE SANITA' TOSCANA 23 settembre 2014
Un’evidenza oramai ben consolidata è che la
salute degli adulti si gioca fin da quando siamo
bambini, anzi fin già dall’
utero materno. Sufficiente a far anticipare fin dalla prima infanzia l’impegno per la prevenzione delle malattie croniche, che negli scenari futuri domineranno la vita di un numero sempre maggiore di persone.
C’è infatti il rischio concreto che l’aumento di
durata della vita non si accompagni a un parallelo aumento di vita in buona salute. I principali attori della salute collettiva hanno invece l’ambizione di riuscire a far guadagnare alla popolazione altri anni di vita, ma solo quelli vissuti in buona salute. Per fare questo, oggi sappiamo che bisogna agire presto. Nelle fasi di accrescimento e sviluppo psicofisico, con attenzione alle esposizioni ambientali e all’instaurarsi di abitudini e stili di vita corretti. Già e soprattutto in gravidanza e nei primissimi mesi e anni di vita.
Ecco allora che riemerge in questi anni l’interesse alla
salute dei bambini, che aveva raggiunto il suo apice nel secolo passato, quando vaccinazioni e migliori condizioni di vita con il boom economico avevano marcato i successi sulle malattie infettive. La transizione epidemiologica da una salute condizionata da singoli agenti identificabili, aggredibili e prevenibili, a quella dovuta a più fattori che agiscono nel lungo periodo è giunta oggi a maturazione e impone politiche di prevenzione e cura intersettoriali che agiscano contemporaneamente su fattori sia sanitari che sociali. Ciò è chiaro per l’
adolescente sui cui comportamenti e stili di vita è dedicata una parte consistente del rapporto ma è vero anche per le altre età pediatriche: la salute del neonato e del bambino dipende anche dalle scelte dei genitori, e quindi è importante disporre di dati su dinamiche demografiche, composizione delle famiglie, e stili di vita di madri e padri.
Dobbiamo essere in grado di produrre informazioni sufficienti per valutare politiche e interventi sanitari, disponendo contemporaneamente di informazioni aggiornate che provengano da diverse fonti (possibilità di “record linkage”, in termine tecnico) su
esiti di salute,
esposizioni ambientali in senso ampio del termine, dati socio-economici. Il documento di Ars-Meyer cerca di rispondere a queste esigenze, presentando un’analisi sistematica di molte delle tematiche di salute e\/o assistenziali che gravitano attorno alla salute del bambino e dell’adolescente con dati puntuali, di trend e aggiornati che mettono anche a confronto la Toscana con l’Italia.
* Fabio Voller, Epidemiologia sociale Ars Toscana
** Franca Rusconi, Unità di Epidemiologia Aou Meyer
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