Sole 24 Ore Sanità Toscana - 27 gennaio 2015 pag. 3
a cura di Ars Toscana
Chi nasce e vive in Toscana finisce per avere abitudini di vita in linea di massima migliori degli italiani. Si beve più alcol della media italiana, ma con meno eccessi e il consumo nel tempo diminuisce. Si mangia un po’ meglio e si fa anche più attività fisica e sportiva rispetto all’Italia, con meno casi di obesità, sia fra i bambini e i ragazzi che fra gli adulti. Però si fuma di più: sono le donne toscane - soprattutto le giovani e molto giovani - a fumare più delle italiane, in controtendenza rispetto ai maschi, che invece fumano sempre meno. In Toscana i fumatori fra i giovani sono il 18% (il 15% dei maschi e il 21% delle femmine).
È l’adolescenza una delle fasi più critiche nella vita delle persone, e in questo breve arco di tempo si decidono molti degli stili di vita che influiranno sulla salute futura. Un ragazzo toscano su 3 ha provato almeno una volta nella vita una droga illegale e 1 su 4 lo ha fatto nell’ultimo mese: meno dei coetanei europei, ma in modo simile agli italiani. Si tratta soprattutto di cannabis e molto meno di cocaina. Questo trend è stabile ormai da diversi anni, mentre è invece in aumento il “poliuso”, cioè il consumo contemporaneo di più droghe o sostanze, che potenzia i rischi delle sostanze assunte.
Tra i molti ragazzi toscani che consumano droghe, la maggioranza esce più o meno indenne da questa esperienza: diventeranno tossicodipendenti tra 1 e 3 ragazzi su 100. Gli altri dimezzeranno il consumo di droghe, e intorno ai 30 anni saranno utilizzatori saltuari, perlopiù di cannabis. Tra i nuovi rischi di dipendenza non è da trascurare il gioco d’azzardo, che sempre più sta diventando una forte attrazione anche in questa fascia d’età, portandosi dietro problemi di comportamento sempre più complessi: 1 ragazzo su 10 è a rischio di sviluppare una vera e propria dipendenza.
Anche in Toscana i primi rapporti sessuali sono sempre più precoci: con un aumento tra i minorenni delle gravidanze indesiderate, degli aborti (6 minorenni su 10 non portano avanti la gravidanza) e un uso sempre più frequente della “pillola del giorno dopo” (1 ragazza su 5 l’ha usata almeno una volta). Fra i ragazzi si usa sempre meno il profilattico e, quando si usa, lo si fa a scopo contraccettivo, trascurando i rischi di malattie a trasmissione sessuale. Il rischio più alto nell’adolescenza è quello di incidenti e traumi, più frequenti tra i maschi perché in questa età sono mossi dalla voglia di superare i propri limiti. I pochi decessi e ricoveri ospedalieri in questa fascia d’età sono soprattutto per incidenti stradali, spesso associati all’uso di alcol, droghe e farmaci.
In Toscana 1 ragazzo su 4 ha guidato dopo aver bevuto troppo, mentre 1 su 10 lo ha fatto dopo aver assunto droga. Gli adolescenti toscani consumano alcol quanto i coetanei italiani, ma lo fanno in modo meno smodato. Tra loro è meno frequente il “binge-drinking”, ovvero più di 5-6 bevande alcoliche in un’unica occasione, un modello molto diffuso tra i ragazzi di tutta Europa. I nostri ragazzi, pur seguendo modelli di consumo globalizzati, hanno minori abusi alcolici, forse grazie al contesto mediterraneo più orientato alla moderazione. Comunque anche in Toscana, come in Italia e in Europa, sono frequenti i pericolosi episodi di ubriacatura adolescenziale.