16/7/2020
Il
numero totale di ricoverati per Covid-19 in Toscana, nel periodo dal 24 febbraio al 31 maggio è di 3.573 pazienti.I dati oggi disponibili per questo periodo (desunti dalle Schede di dimissione ospedaliera - SDO) sono da considerare pressoché completi, anche se devono essere considerati possibili ritardi d’invio da parte delle Aziende, che tuttavia non dovrebbero modificare molto le osservazioni rispetto alla prima ondata di ricoveri della prima ondata della pandemia di Sars-CoV-2. La base dati a oggi disponibile ci mostra un quadro non sensibilmente modificato rispetto a quanto era stato presentato nel precedente
approfondimento del 10 giugno.
Il
numero giornaliero di nuovi ricoveri è salito rapidamente dalla fine di febbraio, fino a raggiungere un picco il 21 marzo, con 140 ricoveri in un solo giorno. Il numero di nuovi ricoveri permane molto alto anche nei giorni seguenti, ed è per questo che i pazienti presenti (nuovi ammessi + già ricoverati) continueranno a salire ancora per tutto il mese di marzo, come risulta dal
precedenti rapporti ARS[1]Successivamente la curva inizia a scendere, seguendo l’andamento dei contagi; si nota un incremento secondario dei nuovi ricoveri intorno al 10 aprile, dovuto a un aumento di casi negli ospiti delle RSA.
Figura 1. Ricoveri giornalieri per Covid-19 in Toscana (nuovi ricoveri e media mobile di quattro giorni, fonte SDO)Le ammissioni del periodo sono state 2.210 in marzo (62%), 1.175 in aprile (33%), 172 in maggio (5%); nell’ultima settimana di febbraio ci sono stati 16 ricoveri (0,4%).
La figura 2 rappresenta la distribuzione dei
ricoveri per ospedale.
Il 58% ricoveri si è avuto nell’area vasta Centro, per la maggior parte a Careggi (13% del totale regionale e 22% dell’area vasta), a Pistoia (9% totale; 15% area vasta), a Santa Maria Annunziata (8% totale; 15% area vasta) e Prato (7% totale; 11% area vasta).
L’area vasta nord ovest ha avuto il 32% dei ricoveri regionali, principalmente al Nuovo Ospedale delle Apuane di Massa (9% totale; 27% area vasta), AOU Pisana (8% totale; 24% area vasta), Lucca (5% totale; 15% area vasta) e Livorno (4% totale; 13% area vasta).
L’area vasta sud est ha avuto il 10% dei ricoveri, principalmente ad Arezzo (4% totale; 45% area vasta), Grosseto (3% totale; 30% area vasta) e AO Senese (2% totale; 20% area vasta).
Figura 2. Distribuzione dei ricoveri per Covid-19 per ospedaleI pazienti che hanno avuto necessità di assistenza in
terapia intensiva sono stati 671, corrispondenti al 18,7% del totale. In febbraio la percentuale è stata 25% (4 casi), in marzo 22,4% (496 casi), in aprile 13,5% (159 casi), in maggio 6,7% (12 casi).
I
deceduti in ospedale sono stati 797, corrispondenti al 22,3% dei ricoverati. Tra i pazienti ammessi in febbraio la percentuale di decessi in ospedale è stata del 12,5% (2 casi), in marzo 22,3% (492 casi), in aprile 22,6% (266 casi) e in maggio 21,5% (37 casi), (figura 3).
Figura 3. Numero di ricoveri per Covid-19, percentuale di decessi in ospedale e percentuale di trattati in terapia intensiva per meseSi individuano 5 traiettorie di ricovero, in base all’intensità di assistenza necessaria (figura 4).
La più comune è rappresentata da pazienti ricoverati in condizioni non critiche in reparti di area medica, e che durante il ricovero non presentano aggravamento delle condizioni, tale da richiedere il trasferimento in terapia intensiva (traiettoria
A). Questa tipologia di pazienti rappresenta l’81,3% della casistica di ricovero, hanno una degenza media di 13 giorni con ampia variabilità (variazione standard 10,5 giorni). L’età media è 71 anni e la mortalità intraospedaliera è del 19,3%.
La seconda traiettoria di ricovero per frequenza è quella rappresentata da pazienti ammessi in condizioni non critiche, che si aggravano durante il ricovero e pertanto necessitano di trasferimento in reparto intensivo, poi al termine della fase di ricovero in intensiva rientrano di nuovo in area medica (traiettoria
B). Rappresentano il 6,5% dei pazienti (234 casi), con 14 giorni di degenza media (±11,5), hanno età media di 65 anni e una mortalità intraospedaliera del 5,6%.
Un’altra traiettoria di ricovero è costituita da pazienti ammessi in condizioni non critiche, che si aggravano durante il ricovero, necessitano di trasferimento in reparto intensivo e non rientrano più in area medica (traiettoria
C). Questi pazienti sono il 5,1% della casistica (183 casi), hanno una degenza media di 15 giorni (±13,9), età media di 71 anni e una mortalità intraospedaliera altissima, del 69,4%.
Al quarto gruppo di pazienti appartiene il 4,2% della casistica (151 casi). Si tratta di pazienti critici già all’ammissione e che permangono tali per tutto il ricovero (traiettoria
D). La degenza media è 19 giorni (±17,0), età media di 70 anni e, come i pazienti precedenti, altissima mortalità intraospedaliera (58,9%).
L’ultima tipologia (stesso numero di casi della precedente) è rappresentata da pazienti critici all’ammissione, ma che poi migliorano e vengono trasferiti in area medica (traiettoria
E). Questi pazienti rappresentano il 4,2% della casistica (151 casi), hanno una degenza media di 14 giorni (±12,3) età media di 64 anni e mortalità intraospedaliera di 6,7%.
La differenza della mortalità intraospedalera tra i gruppi è statisticamente significativa (p value 0,000).
Figura 4. Traiettorie di ricovero osservate in base all’intensità di assistenza prestataNonostante che la durata media della degenza sia simile per tutte le tipologie di ricovero osservate, in ogni traiettoria la variabilità riscontrata è molto ampia. I grafici della figura 5 mostrano per le due traiettorie di ricovero più frequenti (A, pazienti non critici e B pazienti non critici – critici – non critici) una concentrazione delle degenze di durata di 7-12 giorni, mentre per gli altri gruppi di pazienti non si riconosce deciso andamento.
Figura 5. Distribuzione della durata di degenza per le diverse traiettorie di ricovero (numero di casi e media mobile di tre giorni)La mortalità intraospedaliera differisce parecchio dei diversi gruppi di pazienti, com’è atteso, è molto maggiore per i pazienti che terminano il ricovero in terapia intensiva. La mediana della degenza dei dimessi è 12 giorni, contro gli 8 giorni dei deceduti in ospedale (p value 0.000). Il 75% dei dimessi ha una degenza minore o uguale di 21 giorni, con valori massimi tra 5 e 10 giorni, mentre per il 75% dei decessi la degenza è 15 giorni o inferiore e la numerosità dei pazienti deceduti si riduce gradualmente a fin dai primi giorni (figura 6).
Figura 6. Distribuzione della durata di degenza fra i dimessi e i deceduti in ospedale (numero di casi e media mobile di tre giorni)[1] https://www.ars.toscana.it/2-articoli/4294-report-ars-toscana-nuovo-coronavirus.html