Lo studio è stato condotto in 11 ospedali israeliani durante il periodo di massima incidenza della variante Omicron.
I risultati dello studio, condotto in Ontario, sono stati recentemente pubblicati sul British Medical Journal.
Raccogliamo in questa news le novità via via disponibili sui vaccini aggiornati contro le nuove varianti di SARS-CoV-2.
Lo studio è pubblicato su Lancet Infect Dis
Lo studio danese Occurrence and significance of Omicron BA.1 infection followed by BA.2 reinfection è stato recentemente pubblicato in preprint su MedRxiv.
Sono stati pubblicati come preprint i risultati dello studio Comparative analysis of the risks of hospitalisation and death associated with SARS-CoV-2 Omicron (B.1.1.529) and Delta (B.1.617.2) variants in England.
Sulla rivista Nature sono stati pubblicati i risultati dello studio T cell responses to SARS-CoV-2 spike cross-recognize Omicron
Il Centro europeo per la prevenzione ed il controllo delle malattie (ECDC) ha recentemente pubblicato una valutazione aggiornata del rischio di diffusione di Omicron, estendendo le considerazioni presentate nel documento dello scorso 15 dicembre 2021.
Le autorità internazionali di regolamentazione hanno pubblicato un rapporto che riassume le principali strategie di risposta globale alla variante Omicron di SARS-CoV2, emerse durante il workshop organizzato sotto l'egida dell'International Coalition of Medicines Regulatory Authorities (ICMRA).
Lo studio mRNA booster immunization elicits potent neutralizing serum activity against the SARS-CoV-2 Omicron variant è attualmente pubblicato come preprint su medRxiv.
La news How severe are Omicron infections? pubblicata dall'importante rivista scientifica Nature riporta che, a meno di 4 settimane dall'identificazione della variante sudafricana, dozzine di paesi in tutto il mondo hanno segnalato casi di Omicron, incluso un numero preoccupante di infezioni in soggetti vaccinati o con una pregressa infezione da SARS-CoV-2.
Il documento Report 49: Growth, population distribution and immune escape of Omicron in England dell'Imperial College di Londra riporta i dati della diffusione della variante Omicron e della risposta immunitaria contro questa variante sia nei vaccinati che nei soggetti con pregressa infezione da COVID-19 in Inghilterra.
La variante B.1.1.529 è stata segnalata all'OMS dal Sudafrica per la prima volta il 24 novembre 2021 e attualmente è stata segnalata in diversi paesi in quattro regioni dell'OMS (regioni dell'Africa, del Mediterraneo orientale, dell'Europa e del Pacifico occidentale). La maggior parte dei casi identificati in questi paesi erano legati ai viaggi.
I risultati di uno studio multicentrico.
È stato pubblicato su Science l’articolo SARS-CoV-2 immune evasion by the B.1.427/B.1.429 variant of concern che ha descritto le caratteristiche della variante B.1.427/B.1.429 (chiamata anche Epsilon), designata come variante preoccupante (VOC).
Il Centro europeo per la prevenzione ed il controllo delle malattie (ECDC), ha recentemente pubblicato una valutazione dei rischi associati alla diffusione della variante Delta, la mutazione del SARS-CoV-2 che in questa fase della pandemia sta destando maggiore preoccupazione.
Il Centro europeo per la prevenzione ed il controllo delle malattie (ECDC), ha recentemente pubblicato una valutazione dei rischi associati alla diffusione della variante Delta, la mutazione del SARS-CoV-2 che in questa fase della pandemia sta destando maggiore preoccupazione.
Stowe e colleghi hanno recentemente riportato in “Effectiveness of COVID-19 vaccines against hospital admission with the Delta (B.1.617.2) variant” le stime di efficacia del vaccino Pfizer/BioNTech BNT162b2 e del vaccino AstraZeneca ChAdOx1 AZD1222 contro la variante Delta (B.1.617.2, precedentemente denominata “indiana”).