Malattie infettive in Toscana, i dati 2012 nel documento Incifre ARS


immagine malattie infettive  Nonostante i successi ottenuti nella prevenzione delle malattie infettive, grazie alle migliorate condizioni igienico-sanitarie e alle vaccinazioni, la loro sorveglianza rappresenta ancora una priorità di salute pubblica soprattutto per via del riaccendersi di patologie infettive considerate in via di eradicazione o della comparsa di patologie finora sconosciute. In Italia - e quindi in Toscana - è attivo il Sistema informativo delle malattie infettive e diffusive, a cui negli anni si sono affiancati sistemi di sorveglianza speciali.  

Dopo il Documento ARS n. 79 del 2014, che contiene una dettagliata analisi dell’andamento in Toscana dal 1994 al 2011 delle malattie infettive oggetto di notifica obbligatoria e delle coperture vaccinali, l’ARS ha recentemente pubblicato il documento n. 5 della serie In Cifre Malattie infettive in Toscana 2012. Quest’ultimo documento inaugura il primo aggiornamento annuale sulle malattie infettive ed è uno strumento più fruibile e maneggevole, che permette la lettura dei dati con maggiore immediatezza. Sono state esaminate le malattie infettive dell’età evolutiva, le malattie trasmesse per via aerea, quelle trasmesse con gli alimenti, le epatiti virali acute, le malattie a trasmissione sessuale, quelle trasmesse da vettori e il tetano.

Morbillo, rosolia, parotite, pertosse, varicella
In Toscana nel corso degli anni si è registrata una progressiva riduzione del numero dei casi per le prime 4 patologie grazie all’incremento delle coperture vaccinali. Nel 2012 la copertura vaccinale per morbillo, parotite e rosolia ha raggiunto il 91,1% dei bambini di età inferiore ai 24 mesi; quella contro la pertosse (associata al vaccino antidifterico e antitetanico) il 95,1%. La varicella è ancora una patologia frequente: la copertura contro la varicella nel 2012 è dell’84%, lontana dal valore di raccomandato del 95%, ma in aumento dal 2010, quando il vaccino ha cominciato ad essere disponibile nella formulazione quadrivalente (morbillo, parotite, rosolia e varicella).

Malattie trasmesse per via aerea
Nel 2012 in Toscana sono stati notificati 305 casi di tubercolosi, 31 casi di micobatteriosi non tubercolare, 18 casi di meningite meningococcica, 134 casi di meningoencefaliti virali e 115 casi di legionellosi. L’andamento dei casi è costante nel tempo, tranne che per la micobatteriosi per cui nel 2012 si è registrato un picco (erano 18 casi nel 2011). Tubercolosi e meningoencefaliti virali hanno mostrato una netta prevalenza nei giovani adulti e negli anziani. La legionellosi è risultata una malattia dell’età adulta avanzata, mentre la meningite meningococcica dell’età infantile e giovanile. La tubercolosi ha registrato per i cittadini stranieri residenti in Toscana un tasso di notifica notevolmente più alto rispetto a quello degli italiani.

Malattie trasmesse con gli alimenti
In Toscana i casi di febbre tifoide, listeriosi e brucellosi sono sporadici. La salmonellosi (302 casi nel 2012) è in diminuzione negli anni, grazie alle politiche europee di controllo degli allevamenti avicoli, tradizionali serbatoi animali di salmonella. La diarrea infettiva non da salmonella, già in crescita da diversi anni, ha fatto registrare nel 2012 un picco di casi (1.004 rispetto ai 534 notificati nel 2011).

Epatiti virali acute
In Toscana i casi di epatite A sono stati 19, 52 quelli di epatite B e 10 quelli di epatite C. Per tutte e 3 le patologie si conferma una lenta riduzione del numero di casi notificati, attribuita sia alle migliorate condizioni igieniche e socioeconomiche, sia all’introduzione di misure preventive come lo screening del sangue e la vaccinazione dei soggetti in età evolutiva. L’epatite A, che si trasmette prevalentemente per via oro-fecale ha colpito soprattutto l’età infantile e adolescenziale. L’epatite B e l’epatite C, che si trasmettono per via sessuale, attraverso il sangue o verticale da madre a figlio e tendono alla cronicizzazione, hanno colpito soprattutto le classi di età giovane adulta e adulta avanzata. Per tutte e 3 le patologie la frequenza negli stranieri è superiore a quella degli italiani.

Malattie a trasmissione sessuale
I casi di sifilide sono stati 81, quelli di gonorrea 15. É continuato l’aumento del numero dei casi sifilide (nel 2011 erano 60), fenomeno osservato anche osservato in Europa e negli Stati Uniti: l’incremento si è verificato soprattutto nei maschi. Stabili invece i casi di gonorrea: sempre i maschi i più coinvolti. Entrambe le patologie coinvolgono soprattutto i giovani adulti. La sifilide presenta tassi di notifica maggiori negli stranieri rispetto agli italiani, mentre non sono stati registrati casi di gonorrea tra gli stranieri. Per quanto riguarda l’AIDS, si conferma l’assestamento delle nuove diagnosi a meno di 100 casi l’anno, come conseguenza dell’allungamento del tempo di incubazione per l’efficacia della terapia antiretrovirale combinata. Il maggior numero di infezioni da HIV non avviene più, come agli inizi dell’epidemia, per la tossicodipendenza ma la trasmissione avviene per via sessuale (sia eterosessuale che omosessuale). Molti dei nuovi sieropositivi, che hanno contratto il virus attraverso sessuali non protetti, non sanno di esserlo e continuano a diffondere la malattia senza aver coscienza del rischio. Ma quello che preoccupa è la diagnosi tardiva dell’infezione da HIV: 1 caso su 5 è già in AIDS conclamato quando gli viene diagnosticata la sieropositività. Per maggiori info su HIV e AIDS leggi anche la nostra news  1 dicembre 2014, World AIDS Day: stabili i casi di HIV e AIDS in Toscana, ma la diagnosi è spesso tardiva

Malattie trasmesse da vettore
Molte delle malattie infettive trasmesse all’uomo da vettori (zanzare, flebotomi, zecche…) sono state a lungo confinate solo nelle zone tropicali. Negli ultimi anni, invece, i cambiamenti climatici, l’aumento degli scambi commerciali internazionali e dei viaggi per turismo o per lavoro, stanno creando le condizioni per la loro esportazione in aree tradizionalmente indenni. Nell’ultimo decennio in Italia, come in Europa, sono aumentati i casi importati ed autoctoni di alcune arbovirosi molto diffuse nel mondo, come la dengue, la febbre chikungunya e la malattia da virus West Nile. Accanto a queste, anche il rischio di reintroduzione di malattie considerate eradicate, come la malaria. Nel 2012 in Toscana si sono registrati 10 casi di Dengue e 33 di malaria, tutti importati.

Tetano
In Toscana nel 2012 il SIMI ha registrato 8 casi di tetano, valore leggermente inferiore a quello medio italiano, ma il doppio di quello europeo. Quasi tutti i casi sono in ultra64enni, perché la malattia non è contagiosa e non si raggiunge la protezione indiretta della popolazione generale, ma anche per la riduzione nel tempo della protezione immunitaria. Di qui l’importanza della vaccinazione anche in età adulta con dosi di richiamo.