22/3/2024
Tra gli impatti diretti della crisi climatica, l’aumento della mortalità associato alle
ondate di calore costituisce un rilevante problema di sanità pubblica. Come conseguenza del cosiddetto “
effetto isola di calore urbana”, le persone che vivono nelle città hanno un rischio maggiore di
mortalità in condizioni di elevata temperatura ed umidità, rispetto a coloro che vivono in ambiente sub-urbano o rurale.
In questo documento si riportano i risultati di un’
analisi comparativa dei livelli di
mortalità in Toscana e in Italia nell’estate 2023, rispetto a quanto osservato nel 2022 e nel quinquennio pre-pandemico 2015-2019.
I dati climatici
Secondo il servizio Copernicus Climate Change sia
giugno che
luglio 2023 sono stati i
mesi più caldi mai registrati a livello globale. Il mese di
luglio ha registrato un
+0,72°C rispetto al 1991-2000 e un
+1,5°C rispetto al periodo 1850-1900.
Diversamente dall’andamento a livello globale, in Toscana, così come in Italia, il mese di
giugno 2023 è stato, invece,
meno caldo di quello del 2022. Nel giugno 2022 il numero di giorni con temperature massime superiori a 33°C sono stati 17, mentre nel 2023 sono stati solo 5. La media delle massime nel 2023 è stata di quasi 3°C inferiore al 2022.
Anche
luglio 2023 è stato
meno estremo del 2022: la media delle massime nel 2022 fu di 36,3°C, nel 2023 è stata di 34,6°C. In ogni caso luglio 2023 ha chiuso con un +1,8°C rispetto al 1991-2000, piazzandosi al quinto posto nella classifica.
Il mese di
agosto ha registrato un’anomalia meno marcata (+0.6°C tredicesimo più caldo), nonostante la lunga ondata di calore tra la seconda e terza decade del mese. Complessivamente in Toscana l’aumento della temperatura media, tra il 1955 e il 2022, è di circa 1,6°C, risultando però molto più marcato in estate (+2,9°C). L'estate 2023 si attesta come la sesta più calda dal 1955.
I dati di mortalità
In figura 1 sono riportati i tassi standardizzati per sesso ed età della
mortalità nei
tre mesi estivi degli anni 2023, 2022 e nei corrispondenti mesi del
quinquennio pre-pandemico 2015-2019, con confronto tra Toscana e Italia.
A livello nazionale e regionale, l’
estate 2023 ha segnato una
riduzione della mortalità sia rispetto ai picchi registrati nel 2022 sia rispetto al quinquennio 2015-2019. Soprattutto nei mesi di luglio e agosto la riduzione della mortalità è stata particolarmente rilevante.
In
Toscana nel mese di luglio la
riduzione dei decessi nel 2023 è di circa 800 unità rispetto al 2022 (-26%) e di poco più di 100 unità (-4%) rispetto al quinquennio 2015-2019. L’eccesso di mortalità a luglio 2022 era stato di oltre 1000 decessi (+30%) in più rispetto al 2015-2019.
In
Italia il calo di
mortalità nel mese di
luglio 2023, per quanto significativo, risulta meno consistente di quanto descritto per la Toscana, soprattutto nel confronto con il periodo pre-pandemico. A livello nazionale, infatti, si registra una disomogeneità tra le regioni del Mezzogiorno e le regioni del Nord: nel Sud Italia, seppur in maniera molto più contenuta rispetto all’estate del 2022, si è comunque registrato un aumento della mortalità rispetto al 2015-2019, al contrario le regioni del Nord si attestano su una riduzione della mortalità anche rispetto al quinquennio pre-pandemico.
Nel mese di
giugno la diminuzione è meno significativa, del resto anche nell’estate del 2022 i livelli di mortalità sia in Italia che in Toscana erano stati in linea o lievemente più bassi rispetto al periodo 2015-2019.
Figura 1. Tassi standardizzati per sesso ed età della mortalità nei tre mesi estivi degli anni 2023, 2022, 2015-2019 (per 100mila ab., standard: Europa 2013).
Se si analizzano complessivamente gli
andamenti dei decessi mensili in Toscana si evidenzia in maniera netta il picco di mortalità registrato nel mese di luglio 2022, oltre ovviamente agli eccessi di mortalità associati alle ondate pandemiche (ottobre-novembre 2020, marzo-aprile 2020 e 2021). Sempre nel 2022 da rilevare anche i livelli di mortalità decisamente più alti rispetto agli anni precedenti nei mesi di ottobre-novembre, causati dall’anticipo della stagione influenzale.
Il
2023 mostra, invece, una netta inversione di tendenza rispetto ai significativi incrementi di mortalità che hanno caratterizzato il triennio 2020-2022. Si osserva complessivamente una
mortalità in linea, se non
inferiore,
alla media pre-pandemica 2015-2019, dopo un triennio in cui l’azione sinergica di più fattori, COVID-19 in primis ma anche le ondate di calore e le epidemie influenzali, ha impattato in maniera molto significativa sui livelli di mortalità.
Figura 2: Andamento dei decessi mensili in Toscana negli anni 2023, 2022, 2015-2019.
Come atteso, l’
aumento di mortalità nell’estate 2022 è particolarmente rilevante nella fascia di
popolazione più fragile, soprattutto negli ultra85enni e più contenuto nella fascia 75-84 anni. Nel luglio 2022 (figura 3), in Toscana il tasso di mortalità della fascia 85+ è stato più alto della media nazionale, rispetto al 2015-2019 il picco di mortalità è stato del +45%. Al contrario, nell’estate 2023 la riduzione della mortalità si conferma in tutte le fasce d’età, nel luglio 2023 la riduzione della mortalità rispetto al 2022 è di 833 decessi, pari a -30%.
Figura 3. Tassi standardizzati della mortalità stratificati per classi d’età nel mese di luglio degli anni 2023, 2022, 2015-2019 (per 100mila ab., standard: Europa 2013).
La
differenziazione per genere conferma nell’estate 2023 tassi di mortalità più bassi, sebbene nelle donne la riduzione sia più contenuta rispetto a quanto si osserva negli uomini, soprattutto rispetto al quinquennio pre-pandemico. Nel luglio 2023 (figura 4) sia in Toscana che in Italia nelle
donne il tasso di mortalità è sostanzialmente in linea con quello 2015-2019, mentre negli
uomini si osserva una riduzione maggiore, più alta della media nazionale.
Figura 4. Tassi standardizzati della mortalità stratificati per genere nel mese di luglio degli anni 2023, 2022, 2015-2019 (per 100mila ab., standard: Europa 2013).
Si riporta infine un
confronto geografico tra le tre AUSL toscane (figura 5). È nella AUSL Toscana Nord Ovest che si osservano nell’estate del 2022 i livelli di di mortalità più alti, in particolare nel mese di luglio, ma l’eccesso di mortalità più alto rispetto al quinquennio 2015-2019 si osserva nella AUSL Toscana Centro (+21%). Nel luglio 2023 nella Ausl Nord Ovest si registrano le riduzioni più consistenti, in particolare nel mese di luglio, sia rispetto al 2022 (-28%) sia rispetto al quinquennio 2015-2019 (-16%).
Figura 5. Tassi standardizzati per sesso ed età della mortalità stratificati per AUSL di residenza nei tre mesi estivi degli anni 2023, 2022, 2015-2019 (per 100mila ab., standard: Europa 2013).
Interventi di prevenzione e buone pratiche
Sono diversi i
fattori che possono aver influenzato il deficit di mortalità osservato nell’estate 2023 in Toscana ed in Italia.
Va considerato l’effetto della
mortalità della
stagione invernale precedente che è stata caratterizzata da una
epidemia influenzale iniziata precocemente e di elevata intensità, oltre che l’impatto dell’epidemia di
COVID-19 degli anni precedenti ed il ruolo delle
ondate di calore dell’estate 2022. Questi fattori influenzano, infatti, le dinamiche del pool dei suscettibili, cioè sono in grado di incrementare o ridurre la frazione di popolazione ad elevato rischio, soprattutto la quota di grandi anziani (+85 anni), che subiscono gli effetti più gravi dell’esposizione alle elevate temperature.
È importante evidenziare anche come le variazioni dell’impatto delle ondate di calore sulla mortalità possano essere influenzate, oltre che dai livelli a cui è esposta la popolazione (ondate di calore più brevi o meno intense), anche dagli
interventi di prevenzione messi in atto per proteggere i sottogruppi a maggior rischio. Dal 2004 è attivo in Italia il
Piano nazionale per la prevenzione degli effetti del caldo. Sia a livello centrale che a livello regionale sono state attivate campagne comunicative e di sensibilizzazione con lo sviluppo e la diffusione di un decalogo di misure di prevenzione in relazione alle ondate di calore. In Toscana l’assessorato al diritto alla salute ha trasmesso le linee guida, ma anche locandine e depliant da distribuire ai direttori dei dipartimenti di medicina generale delle Aziende Usl, alle associazioni di promozione sociale, alle associazioni di categoria e ai sindacati.
La
Regione Toscana ha approvato le
Linee di indirizzo per la protezione dei lavoratori dagli effetti del calore, che riportano le misure di tutela fondamentali e sono raccomandate in tutte le lavorazioni all’aperto e nelle lavorazioni che avvengono in ambienti chiusi non climatizzati, ove le condizioni termiche siano influenzate dalle condizioni meteoclimatiche esterne.
Fondamentale anche il miglioramento della preparazione dei servizi sanitari, che hanno rafforzato i propri piani di emergenza per le ondate di calore, ad esempio tramite l’istituzione del “Codice calore” nei Pronto Soccorso. Le indicazioni mirano anche ad una riorganizzazione dei servizi per rafforzare la risposta alle richieste di assistenza per l’emergenza caldo anche al fine di ridurre gli accessi inappropriati al pronto soccorso, come ad esempio l’attivazione di ambulatori territoriali 7 giorni su 7 per 12 ore al giorno e il potenziamento del servizio di guardia medica e attivazione delle Uca (Unità di continuità assistenziale).
Per saperne di più: