E’ questo l’obiettivo primario del progetto “ACeS - Acqua, clima e salute: dalla protezione ambientale delle risorse, all’accesso all’acqua, alla sicurezza d’uso”, finanziato nell’ambito della Linea di intervento 1.4 “Promozione e finanziamento di ricerca applicata con approcci multidisciplinari in specifiche aree di intervento”, del programma E.1 “Salute – ambiente – biodiversità – clima” del Piano Nazionale per gli investimenti complementari (PNC).
L'Italia ha infatti approvato un Piano nazionale per gli investimenti complementari al PNRR destinato a finanziare specifiche azioni che integrano e completano il PNRR. Tra i 24 programmi del PNC vi è la linea di investimenti su “Salute, ambiente, biodiversità e clima”, con una dotazione complessiva di 500 milioni di euro, che mira a far fronte efficacemente ai rischi storici ed emergenti sulla salute dei cambiamenti ambientali e climatici nell'ambito del nuovo assetto di prevenzione collettiva e sanità pubblica promosso dal PNRR ed è collegato all'Istituzione del Sistema Nazionale Prevenzione Salute dai rischi ambientali e climatici (SNPS), in linea con l’approccio "One health" o "Planetary health”.
Il progetto ACeS, coordinato dalla Regione Abruzzo, vede il coinvolgimento dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA), Istituto superiore di sanità (ISS), ARPAE Emilia-Romagna (ARPAE), Istituto zooprofilattico sperimentale dell'Abruzzo e del Molise "G. Caporale" (IZSAM) e ARS Toscana.
Obiettivi del progetto ACeS
Il progetto ACeS ha come obiettivo generale di contribuire alla ratifica nazionale del Protocollo Acqua e salute, sulla scia del “Protocol on Water and Health” redatto a livello europeo a Londra il 18 giugno 1999 ed entrato in vigore il 4 agosto 2005.L’Italia ha collaborato ai lavori del Protocollo europeo la cui ratifica rappresenterebbe un’occasione di integrazione tra le diverse attività di implementazione delle direttive europee mediante la semplificazione e la razionalizzazione delle procedure, l’integrazione dei dati attualmente disponibili e l’ottimizzazione delle risorse umane ed economiche, in un contesto di economia di scala.
Nell’ottica della ratifica del protocollo, il progetto AcES si propone di colmare alcuni gap conoscitivi su:
- presenza di patogeni emergenti ed eventuale antibiotico-resistenza nella matrice acqua, sedimento e biota;
- presenza di contaminanti chimici nelle aree ad uso ricreativo nella matrice acqua e sedimento.
Stessa attenzione è rivolta ad alcune tipologie di contaminanti chimici quali per esempio: i metalli pesanti, responsabili di processi infiammatori, irritativi e nel tempo cancerogeni; l’elevata disponibilità di nutrienti e di sostanza organica talvolta cause di fioriture algali anche potenzialmente tossiche per l’uomo. I suddetti contaminanti chimici e biologici saranno ricercati anche nel biota, in particolare su organismi eduli, come target (i mitili), in quanto utilizzati sia nei programmi di biomonitoraggio sia di facile raccolta da parte della popolazione.
I risultati delle analisi chimiche e biologiche eseguite in tutte e tre le matrici (acqua, sedimento e biota) consentiranno di elaborare una metodologia per la valutazione del rischio, al fine di stimare l’esposizione della popolazione ai contaminanti attraverso differenti approcci di studio: l’ingestione, il contatto dermico e l’inalazione di vapori e polveri per gli arenili; l’ingestione, il contatto dermico e l’inalazione di vapori (aerosol marini) per le acque di balneazione; il contatto diretto con i sedimenti marini e la valutazione della loro risospensione nelle acque di balneazione; il passaggio nella catena trofica (biota-uomo).
Il ruolo di ARS nel progetto ACeS
In parallelo a questa attività di caratterizzazione chimico-fisica e microbiologica sito specifica degli arenili, della colonna d’acqua e dei fondi molli, dei sedimenti e del biota, il progetto ha come obiettivo la definizione di criteri utili alla realizzazione di un osservatorio epidemiologico per la sorveglianza delle malattie veicolate dall’acqua, in relazione anche all’evoluzione dei profili di contaminazione causati dai cambiamenti climatici.Ed è questa l’attività che sarà direttamente gestita da ARS, in collaborazione con ISS. L’idea progettuale è quella di effettuare una raccolta bibliografica di evidenze sanitarie di malattie idrodiffuse. Gli esiti di tale lavoro potranno essere di supporto per la realizzazione di una scheda di pronto soccorso per l’individuazione di sintomatologia connessa a malattie idrodiffuse, possibile strumento operativo nell’ambito di un osservatorio epidemiologico finalizzato alla prevenzione e gestione di rischi associati ai contaminanti delle acque.
Scheda del Progetto ACeS
Titolo del Progetto: Acqua, Clima e Salute: dalla protezione ambientale delle risorse, all’accesso all’acqua, alla sicurezza d’uso (ACeS)Capofila/Proponente: Regione Abruzzo
Unità Operative:
- Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA)
- Centro nazionale per la caratterizzazione ambientale e la protezione della fascia costiera, la climatologia marina e l'oceanografia operativa (CN-COS)
- Centro nazionale per la rete nazionale dei laboratori (CN-LAB)
- Dipartimento per il servizio geologico d’Italia (GEO)
- Istituto superiore di sanità (ISS)
- Dipartimento Ambiente e salute
- Reparto qualità dell’acqua e salute (QAS)
- Reparto esposizione a contaminanti in aria e suolo e da stili di vita (ECASS)
- ARPAE Emilia-Romagna (ARPAE)
- ARS Toscana (ARS)
- Istituto zooprofilattico sperimentale dell'Abruzzo e del Molise "G. Caporale" (IZSAM)
- Centro ricerche per gli ecosistemi marini e pesca del laboratorio ecosistemi acquatici e terrestri
Costo totale del finanziamento: euro 699.593,175