Siamo quindi in grado di fare una prima valutazione degli effetti delle forti ondate di calore della scorsa estate sulla mortalità della popolazione. Quando saranno disponibili i dati comunali, disaggregati per genere e classe d’età sarà possibile fare ulteriori approfondimenti.
Complessivamente in Italia si sono registrati 54.670 decessi nel mese di agosto 2024 e 52.681 nel mese di luglio, rispettivamente pari 3629 (+7%) e 870 (+2%) decessi in più rispetto alla media pre-pandemia 2015-2019 (Figura 1). Un agosto 2024, quindi, particolarmente critico per la popolazione, soprattutto per la fascia più anziana e fragile, a causa dell’intensità e durata delle ondate di calore.
Figura 1. Variazione percentuale dei decessi nei mesi di luglio e agosto 2024 rispetto al periodo pre-pandemico 2015-2019.
Le regioni del Centro Italia sono state quelle mediamente più colpite nel mese di agosto, con un incremento della mortalità del +12% (1212 decessi in più), a differenza di quanto osservato nel mese di luglio in cui la mortalità è stata più bassa dello storico (-0,8%). Il Mezzogiorno, al contrario, ha registrato aumenti della mortalità in entrambi i mesi, +5% a luglio e +8% ad agosto. L’impatto del caldo è stato più contenuto nelle regioni del Nord, in cui le condizioni climatiche sono state meno estreme, registrando un +0,3% a luglio e un +4% ad agosto.
Tra le singole regioni in Sardegna l’impatto del caldo di agosto sulla mortalità è stato particolarmente intenso, con un incremento del +22% rispetto al periodo di riferimento; già a luglio sempre in Sardegna si era osservato un +13%.
Toscana e Campania seguono la Sardegna, entrambe con un +14% nel mese di agosto. In Toscana si registrano 482 decessi in più, mentre nel mese di luglio la mortalità si era mantenuta più bassa. Del resto, in attesa di dati climatici più stabili, solo a Firenze sono quasi triplicati i giorni con temperatura massima uguale o superiore a 35 ˚C, una soglia considerata limite al comfort delle persone. Questo dato del 2024 è calcolato al 27 agosto con 44 giorni rispetto ai 48 della famosa estate 2003.
In figura 2 è mostrato un approfondimento sugli andamenti mensili dei decessi in Toscana, nel periodo di riferimento 2015-2019, nei tre anni fortemente influenzati dalla pandemia e nell’ultimo biennio 2023 e 2024.
Figura 2. Andamento dei decessi mensili in Toscana negli anni 2015-2024.
Come già commentato in precedenti approfondimenti il triennio 2020-2022 è stato caratterizzato in Toscana come in Italia da un forte aumento dei tassi di mortalità, rispetto al quinquennio precedente 2015-2019, prevalentemente a causa della pandemia, ma non solo. Oltre ovviamente agli eccessi di mortalità associati alle ondate pandemiche (ottobre-novembre 2020, marzo-aprile 2020 e 2021) dal grafico si evidenzia il picco di mortalità registrato nel mese di luglio 2022 legato all’intensità delle ondate di calore. Sempre nel 2022 da rilevare anche i livelli di mortalità decisamente più alti rispetto agli anni precedenti nei mesi di ottobre-novembre, causati dall’anticipo della stagione influenzale.
Dal 2023 si assiste, invece, ad una netta inversione di tendenza rispetto ai significativi incrementi di mortalità che hanno caratterizzato il triennio pandemico 2020-2022. Si osserva complessivamente nel 2023 una mortalità in linea, se non inferiore, alla media pre-pandemica 2015-2019.
Anche nei primi mesi del 2024 continua il trend di decremento di mortalità, con dati nei primi sei mesi da gennaio a giugno più bassi rispetto al quinquennio pre-pandemico, ma anche più bassi dell’anno precedente 2023. Questo deficit di mortalità osservato a partire dal 2023 è essenzialmente legato all’impatto congiunto negli anni precedenti dei principali tre fattori, COVID-19, ondate di calore ed epidemie influenzali, che hanno fortemente influenzato le dinamiche del pool dei soggetti suscettibili. Questi fattori hanno, infatti, agito sulla popolazione andando a ridurre la frazione di popolazione ad elevato rischio, soprattutto la quota di grandi anziani (+85 anni).
Da luglio 2024, invece come detto, si assiste ad una nuova impennata dei livelli di mortalità che raggiunge il culmine nel mese di agosto 2024, per effetto dell’esposizione alle temperature estreme e condizioni di alto discomfort climatico causato dagli elevati livelli di umidità.
In Toscana i decessi nel mese di agosto 2024 sono stati superiori a quelli del periodo di riferimento pre-pandemico 2015-2019, al 2020, 2021 e 2023 e solo paragonabili a quelli del 2022, anno anche questo come il 2024 caratterizzato da condizioni climatiche particolarmente estreme.
Un’estate quella del 2024 che riconferma se ancora ci fosse bisogno, l’impatto significativo delle ondate di calore sulla salute della popolazione, sia in termini di impatto diretto sulla mortalità ma anche di effetti generalizzati sulla salute e benessere dei cittadini, non ultimi gli effetti sulla salute mentale. Come noto tali impatti sono ancora più accentuati nei centri urbani, laddove per effetto del cosiddetto effetto isola di calore, si realizzano condizioni climatiche ancora più estreme e pericolose.
I dati mostrati e le numerose evidenze di letteratura rendono sempre più urgente un cambio di prospettiva totale e generalizzato sull’utilizzo dello spazio urbano, che coinvolga in maniera integrata i vari settori coinvolti, dalla mobilità all’urbanistica, dall’energia all’agricoltura, andando a valorizzare gli effetti benefici legati ad una gestione efficace degli spazi verdi.