30/8/2018
L’
obiettivo dello studio è stato fornire una
stima del rapporto di mortalità materna (MMR) e
identificare l’approccio più adatto per
classificare le cause di morte all’interno di 10 Regioni italiane, tra le quali la
Toscana.
Sono state identificate le
donne di età compresa tra i 10 e i 60 anni decedute entro un anno da un qualsiasi esito di gravidanza tramite
record-linkage tra i registri delle cause di morte e le schede di dimissione ospedaliera.
L’analisi dei flussi ha permesso l’attribuzione delle
cause di morte e la
distinzione tra
morti dirette (correlate a cause ostetriche)
e indirette (causate da malattie pre-esistenti o insorte durante la gravidanza e aggravate dagli effetti fisiologici della gestazione).
Tra il 2006 e il 2012 sono state rilevate 277 morti entro 42 giorni dall’esito di gravidanza: 149 dirette, 102 indirette e 26 non definibili.
L’
MMR è risultato pari a 9,18 decessi per 100.000 nati vivi, variabile tra il 4,17 in Friuli Venezia Giulia e il 12,68 nel Lazio.
L’MMR per le cause dirette è stato di 4,94, quello per le cause indirette 3,38.
In Toscana le morti materne entro 42 giorni dall’esito della gravidanza sono state 15 con un MMR di 6,66 per 100.000 nati vivi.
Le
principali cause di morte sono risultate essere l’
emorragia ostetrica (MMR: 1,92), i
disordini ipertensivi della gravidanza e le
patologie cardiache (MMR: 1,06).
Sono stati rilevati infine 462 decessi tra 43 giorni e 1 anno dopo l’esito di gravidanza. Il 39% di questi è stato causato da
tumori maligni e il 17% da
cause violente, soprattutto
suicidi.
Dal 2013 è attivo il
sistema di sorveglianza della mortalità materna coordinato dall’ISS che prevede la
segnalazione dei casi incidenti da parte dei presidi sanitari (
sorveglianza attiva) in 10 Regioni italiane (Piemonte, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna), coprendo il 77% dei nati in Italia.