Gravidanza e parto in Toscana, l'ARS aggiorna i dati


8/11/2022
Con questa pubblicazione della serie In Cifre Gravidanza e parto in Toscana, come per le precedenti edizioni della pubblicazione, l’ARS aggiorna gli ultimi dati sulla gravidanza e sull’evento nascita, sulle interruzioni volontarie di gravidanza (Ivg) e sul fenomeno dell’obiezione di coscienza, con un approfondimento sulla presenza di ginecologi, obbiettori e non, per punto Ivg e rispetto al loro carico di lavoro settimanale.


Le principali novità

Lievi segnali di ripresa della natalità

In Toscana nel 2021 sono nati 23.024 bambini, 141 bambini in più rispetto al 2020. Si tratta solo di un piccolo incremento dello 0,6%, avvenuto dopo il minimo storico del 2020 e che sarà da confermare nei prossimi anni ma che interrompe per la prima volta dal 2008 la lunga stagione della denatalità, avviatasi dall’inizio della crisi economica, accentuata dall’avvento e dalle conseguenze socio-economiche della pandemia da Covid-19.

Il leggero incremento dei parti è tutto a carico della popolazione italiana che nel 2021 registra un +2,1% rispetto al 2020 (16.960 parti nel 2021 rispetto a 16.604 parti nel 2020), mentre per le straniere si conferma la tendenza alla diminuzione della natalità, iniziata nel 2013, in parte per la diminuzione dei flussi femminili in entrata, soprattutto nel periodo in cui in Italia è stato vietato l’ingresso a causa della pandemia, in parte per le modifiche dovute al costante processo di acculturazione che rende i comportamenti delle donne straniere stabilmente residenti sul nostro territorio sempre più simili a quelli osservati nelle donne italiane, con la conseguente riduzione della natalità. Dal 2013 il tasso di fecondità delle straniere è sceso sotto le due unità, valore che permetterebbe di garantire il ricambio generazionale, pur rimanendo ampiamente al di sopra di quello delle donne italiane. Nel 2021 nelle strutture toscane hanno partorito 5651 straniere, in calo del 5,3% rispetto al 2020.


Nuovo tracciato record del Certificato di assistenza al parto (Cap)


Il Certificato di assistenza al parto (Cap) è lo strumento di raccolta delle informazioni relative alle partorienti e ai nati avvenuti nelle strutture ospedaliere pubbliche e private presenti nel territorio regionale.

La compilazione del Cap, in Italia come negli altri Paesi occidentali, oltre ad essere un obbligo di legge, è il punto chiave del sistema di sorveglianza perinatale: costituisce la più ricca fonte a livello regionale di informazioni sia di carattere sanitario ed epidemiologico sia di carattere socio-demografico, relative all’evento nascita e rappresenta uno strumento essenziale per la programmazione sanitaria regionale.

Tale rilevazione permette di raccogliere informazioni di fondamentale importanza quali per esempio il numero di nati di basso peso, la natimortalità, la frequenza dei parti cesarei, il numero delle nascite avvenute in donne di età molto giovane o, al contrario, avanzata: è possibile cioè avere il tipo di informazioni necessarie per una corretta pianificazione dei servizi sanitari regionali e per la loro valutazione.

Il flusso costituisce un debito informativo obbligatorio verso il Ministero della Sanità (istituzione dm n. 349 del 16/09/2001). Le specifiche funzionali, ovvero il documento tecnico in cui sono riportate le regole di compilazione dei tracciati, le specifiche sulla struttura dati, i controlli regionali, il ritorno informativo e i servizi forniti alle aziende, attualmente in vigore nello scambio di dati tra Aziende sanitarie toscane e Regione Toscana fanno riferimento alla nuova versione 1.1 in vigore dal 01/01/2021.

I nuovi campi introdotti nel tracciato dal 01/01/2021 sono i seguenti: Test con calcolo del rischio per anomalie cromosomiche, NIPT, Professionista prevalente in gravidanza, Corso di accompagnamento alla nascita, Tipo di procreazione medico-assistita, Assunzione di acido folico, Diabete pre-gravidico, Diabete gestazionale, Ipertensione cronica, Ipertensione gravidica, Conduzione del travaglio, Metodica di accelerazione, Dolore in travaglio, Posizione prevalente in travaglio, Posizione prevalente durante il parto, Tipo di lacerazioni, Pelle a pelle.

Per i seguenti campi è stata cambiata la validazione o i valori ammessi: Luogo del parto, Metodica di induzione, Altri farmaci in travaglio, Manovra di Kristeller.
 

IVG ambulatoriale

Con la delibera n. 827 del 29/06/2020 la regione Toscana approva il “Protocollo operativo per interruzione volontaria di gravidanza (Ivg) farmacologica”, con il quale stabilisce di garantire sul territorio regionale l’offerta dell’ Ivg farmacologica come prestazione ambulatoriale anche presso poliambulatori pubblici adeguatamente attrezzati, funzionalmente collegati agli ospedali ed autorizzati dalla Regione. Tra la fine del 2020 e nel corso del 2021 le aziende si sono organizzate per somministrare l’Ivg farmacologica in ambito ambulatoriale. Nel 2021 il 65% delle Ivg farmacologiche sono state effettuate in regime ambulatoriale.

L’Ivg farmacologica è in aumento negli anni e in Toscana nel 2021 è stata utilizzata nel 56,9% dei casi (con proporzioni superiori all’80% in alcuni presidi ospedalieri), valore più alto della media italiana (35,1% nel 2020, ultimo dato disponibile).



Per approfondire