Tre giornate per costruire una comunità consapevole e combattere lo stigma che caratterizza la demenza.
Il 10 di aprile è stato presentato l’aggiornamento annuale del rapporto Osservasalute a cura dell’Osservatorio nazionale sulla salute nelle Regioni italiane.
Il rapporto monitora i principali indicatori di salute e di ricorso ai servizi sanitari della popolazione, consentendo di seguire l’andamento temporale dei fenomeni e di confrontare la Toscana con le altre regioni italiane.
Le giornate organizzate dall'ARS, in collaborazione con AIMA, CESVOT e ANCI Toscana.
In Italia non sono stati condotti studi epidemiologici basati su grandi popolazioni: per questo l'ARS ha condotto uno studio nel quale ha stimato la prevalenza dell’epilessia in Toscana, basandosi sull’esclusivo utilizzo dei flussi correnti.
L’annuale Relazione al Parlamento sulla celiachia, giunta alla nona edizione, fornisce le informazioni più aggiornate e complete sulla patologia in Italia e nelle regioni, ad uso di pazienti, familiari, operatori e decisori.
l progetto «Una rete sociale per l'Alzheimer» è stato presentato il 12 dicembre scorso in una conferenza stampa presso la sede fiorentina di Cesvot. Interessa tre comuni toscani, Empoli, Lucca e Arezzo, dove saranno organizzati incontri rivolti ad associazioni del terzo settore, familiari di malati e più in generale a tutta la cittadinanza.
In Italia sono oltre 3 milioni e mezzo le persone con diabete di tipo 1 oppure di tipo 2: si tratta di oltre il 5% della popolazione.
Il Global Burden of Disease (GBD) raccoglie i più recenti dati epidemiologici di 195 paesi nel mondo per valutare qual è il peso sulla salute delle diverse malattie e fattori di rischio.
L'ARS ed il Laboratorio Management e Sanità della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa effettueranno valutazioni di impatto in termini di qualità delle cure, costi sostenuti ed esiti di salute.
Dal 2006 al 2015 sono 52 le Case della salute (CDS) aperte in Toscana, mentre altre stanno aprendo nel corso del 2016.
È possibile intervenire per ridurre il carico assistenziale di un familiare che si occupa quotidianamente di una persona con Alzheimer? Si può aumentare il suo benessere?
A discutere dei modelli di presa in carico del paziente complesso le diverse unità operative che hanno dato vita a un confronto proficuo e stimolante tra realtà regionali ben diverse tra loro: Toscana, Veneto, Emilia-Romagna e Sardegna.
L’Agenzia regionale di sanità ha presentato i risultati di uno studio epidemiologico sulla malattia renale cronica e sul sistema di monitoraggio dei percorsi diagnostico-terapeutici effettuati dagli assistiti che ne sono affetti.
L'ARS presenta una sintesi dei risultati degli studi condotti sull'impatto dell'attuale modello di sanità d'iniziativa.
Pubblicato il primo rapporto dell'Agenzia regionale di sanità sull'uso dei farmaci in Toscana: il documento è stato presentato durante la Giornata di studio organizzata dall'ARS.
Le informazioni contenute nei flussi sanitari (schede di dimissione ospedaliera, specialistica ambulatoriale, farmaceutica, esenzioni da ticket, ecc.), se correttamente utilizzate, permettono la sorveglianza epidemiologica della popolazione e un continuo monitoraggio dell’assistenza sanitaria.
Quasi la metà degli adulti residenti in Toscana hanno sofferto almeno una volta nella vita di mal di schiena e quasi 1 su 4 ne ha sofferto negli ultimi 30 giorni.
Il 16 aprile alla Scuola superiore Sant’Anna di Pisa si è svolto il convegno “Le nuove prospettive del sistema sanitario toscano e lo sviluppo della rete territoriale”, giornata conclusiva del corso di formazione rivolto ai medici di comunità della Regione Toscana.
Il mal di schiena è un problema di salute comune legato a fattori che possono interessare la sfera fisica, psicologica o anche sociale. Circa 15 milioni di persone ne soffrono in Italia in maniera sporadica. Di queste, oltre 2 milioni ne soffrono in maniera cronica.
Per sanità d’iniziativa si intende un modello assistenziale di gestione delle malattie croniche che non aspetta il cittadino in ospedale (sanità di attesa), ma gli “va incontro” prima che le patologie insorgano o si aggravino.