In Toscana come in Italia, dal 2008 si sta assistendo a una contrazione delle nascite, a seguito della crisi economica, ma anche per effetto del calo della popolazione femminile in età feconda, risultante dal forte calo della natalità avvenuto tra la metà degli '70 e la metà degli anni '90.
La Global sepsis alliance e l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) hanno unito le forze per ospitare il WSC Spotlight sulla sepsi materna e neonatale, il 12 settembre 2017. Il WSC Spotlight è un congresso online gratuito, nello stile del I Congresso mondiale sulla sepsi dello scorso anno, ma si concentra su un particolare argomento: la sepsi materna e neonatale.
È un progetto pilota di sorveglianza della mortalità perinatale coordinato dall’Istituto superiore di sanità in collaborazione con tre Regioni italiane, Lombardia, Toscana e Sicilia, e finanziato dal Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie (CCM) del Ministero della salute.
In Italia le interruzioni volontarie di gravidanza (IVG) sono in diminuzione dal 1983 e il tasso di abortività, pari al 6,6 per mille, è fra i più bassi dei paesi occidentali.
Presentati i risultati delle attività di sorveglianza, ricerca e formazione, finanziate dal Ministero della Salute in collaborazione con le Regioni Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Campania, e Sicilia e coordinate dall'Italian Obstetric Surveillance System (ItOSS).
L’European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC), ha pubblicato il report Antenatal screening for HIV, hepatitis B, syphilis and rubella susceptibility in the EU/EEA nel quale si mette in evidenza come la diffusione madre/figlio di alcune patologie come HIV, epatite B, sifilide e rosolia sia ancora presente in alcune popolazioni ad alto rischio.
Si è tenuto a Roma il 5 marzo il convegno di chiusura del progetto, finanziato dal Ministero della salute e coordinato dall’Istituto superiore di sanità, Sorveglianza della mortalità materna: progetto pilota in regioni del Nord, Centro e Sud Italia, a cui ha partecipato anche la Toscana con l’Agenzia regionale di sanità.
Il progetto europeo EUROmediCAT, che ha indagato sulla sicurezza dell’uso dei farmaci in gravidanza in relazione al rischio di malformazioni congenite, ha studiato in particolare anche l’uso di antidepressivi prima, durante e dopo la gravidanza.
Sul tema della sicurezza dei farmaci in gravidanza si è svolta il 2-4 febbraio 2015 a Poznan la conferenza europea EUROmediCAT. La conferenza ha rappresentato l’evento finale di disseminazione del progetto EUROmediCAT, finanziato dall’Unione europea, a cui hanno partecipato 9 partner europei. L’Istituto di Fisiologia clinica del CNR di Pisa, con il supporto dell’Agenzia regionale di sanità, ha curato gli studi relativi alle donne toscane.
Si terrà a Roma il prossimo 5 marzo il convegno di chiusura del progetto, finanziato dal Ministero della Salute, Sorveglianza della mortalità materna: progetto pilota in regioni del Nord, Centro e Sud Italia, a cui ha partecipato anche l’Agenzia regionale di sanità della Toscana negli ultimi due anni, insieme ad altre 5 regioni italiane.