3 rsaquest collini pagina 1Slide presentate in occasione del convegno del 5 novembre 2011, organizzato da ARS per presentare i risultati preliminari del progetto regionale promuovere il progetto nazionale CCM. 

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Per approfondire
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Articoli e documenti rilevanti
ISTAT. I presidi residenziali socio-assistenziali e socio-sanitari
Il rapporto fotograta l'offerta di assistenza di tipo sociale e di natura sanitaria in Italia. I presidi residenziali socio-assistenziali e socio-sanitari attivi al 31 dicembre 2012 sono 11.571 per un totale di 372.962 posti letto 

WHO. Global atlas of palliative care at the end of life, 2014
Il report, presentato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità e dal Worldwide Palliative Care Alliance, evidenzia che ogni anno nel mondo 40 milioni di persone avrebbero necessità di cure palliative ma ne usufruisce meno del 10% e solo in 20 paesi al mondo esse sono ben integrate nel sistema sanitario.


I link di riferimento

ARS NEWS - 13/12/2012
C’è del valore in RSA: questo è il messaggio più rilevante emerso dal convegno organizzato da ARS il 12 dicembre scorso a Firenze “La qualità dell’assistenza in RSA: i risultati della Toscana”, che ha raccontato di come 70 residenze toscane abbiano condiviso metodi e raccolto dati che “misurassero la qualità” della propria attività assistenziale.

cure palliative i dati di Toscana e Emilia Romgana a confronto
Il 18 luglio scorso si è svolto a Firenze presso la sede ARS un workshop in cui sono stati messi a confronto i dati relativi alle cure di fine vita tratti dalle indagini dell’ARS Toscana e dell’omologa Agenzia dell’Emilia-Romagna.

L’occasione è scaturita dalla recente pubblicazione da parte dell’ARS del Documento 93 su La qualità dell'assistenza nelle cure di fine vita, in cui per la prima volta sono stati analizzati e presentati non solo i dati relativi ai pazienti deceduti (l’anno di riferimento è il 2015) con patologie neoplastiche, ma anche quelli relativi a persone affette da malattie croniche degenerative quali la BPCO e lo scompenso cardiaco.

Un primo dato da sottolineare è che nel 2015 in Toscana i residenti deceduti per scompenso cardiaco o BPCO sono stati una volta e mezzo più numerosi rispetto a quelli deceduti per tumore, e che ben il 17% dei soggetti soffriva sia di una malattia cronica che di un tumore; questo significa che in futuro le ricerche sul fine vita dovranno tenere sempre più conto della crescente complessità dei pazienti e dell’aumento dell’impatto delle malattie croniche non neoplastiche. I vari indicatori (ricorso al ricovero ospedaliero, accesso in Pronto soccorso, intensità delle cure, utilizzo dell’Hospice, luogo del decesso, assistenza domiciliare) mostrano come la situazione toscana delle cure di fine vita nel 2015 resti “ospedale-centrica”.

Sia dal confronto con la situazione in Emilia-Romagna che dall’esperienza diretta riportata nella Tavola Rotonda è emerso un quadro ancora molto lontano da quanto previsto nella legge nazionale 38/2010, accolta dalla Regione Toscana con la DGR 199/2014. Le criticità più importanti emerse dalla discussione sono quelle relative alla formazione, sia universitaria che continua e la mancanza di un osservatorio regionale dedicato e di una rete strutturata per le cure palliative. Più in generale, è stato sottolineato il ritardo culturale che vede ancora molti professionisti considerare le cure palliative come confinate all’estrema fase terminale e non piuttosto come una risorsa da integrare precocemente e simultaneamente nei percorsi di cura dei pazienti affetti da patologie croniche in fase avanzata.

Il workshop è stata un’utile occasione d’incontro fra i professionisti attivi nel settore delle cure palliative in Toscana e di confronto con la realtà dell’Emilia Romagna, risultata più avanzata soprattutto in tema di assistenza domiciliare e terapia del dolore.
Tutti i partecipanti hanno convenuto sull’esigenza di superare l’attuale sistema a silos, con professionisti tra loro non collegati, riconoscendo come prioritaria la necessità di un sistema informativo che consenta di connettere tutti i vari attori in gioco, comprese le tante realtà del volontariato le cui meritorie attività non possono continuare ad essere assenti nei report ufficiali, sui quali poi si basa la valutazione della qualità dell’assistenza di ogni tipo di cura.


Le presentazioni del workshop:

immagine progetto VELA – Valutazione Efficacia Leniterapia in AlzheimerARS NEWS - 05/02/2013
I cosiddetti “equipaggi anti-dolore” delle Residenze sanitarie assistenziali (RSA) saranno costituiti dai medici e infermieri delle 50 RSA lombarde e toscane che partecipano al progetto VELA – Valutazione Efficacia Leniterapia in Alzheimer.

immagine Gli ultimi dati sui presidi residenziali nel rapporto ISTATARS SEGNALA - 21/12/2012
Secondo l’ultimo rapporto ISTAT i presidi residenziali socio-assistenziali e socio-sanitari attivi in Italia al 31/12/2010 sono 12.808, per un totale di 424.705 posti letto (7 ogni 1.000 persone residenti) a fronte di 394.374 persone ospitate. Il 75% degli ospiti ha almeno 65 anni, il 20% un’età compresa tra i 18 e i 64 anni, mentre i minori costituiscono il 5%. Il numero totale dei posti letto per residenti è però scarsamente indicativo per le marcate differenze regionali: al Nord si colloca il 66% dei posti letto complessivi, con un tasso di 10 posti letto ogni 1.000 residenti; al Sud la quota di offerta è soltanto di 3 posti letto ogni 1.000 residenti.