ARS NEWS - 17/09/2013
E' apparso sulla rivista aperta
PLoS ONE l'
articolo più importante del
progetto EU-ADR, dal titolo
Drug-Induced Acute Myocardial Infarction: Identifying ‘Prime Suspects’ from Electronic Healthcare Records-Based Surveillance System (Infarto acuto del miocardio indotto da farmaci: identificare i 'sospetti più importanti' da un sistema di sorveglianza basato su dati sanitari elettronici).
In questo lavoro tutti i metodi elaborati nel corso dei 4 anni del progetto EU-ADR vengono applicati, a titolo di esempio, al caso dell'
infarto del
miocardio. Come risultato vengono elencati alcuni farmaci la cui assunzione si sospetta aumenti il rischio di infarto. Nel dettaglio: a un primo vaglio rudimentale erano 163 i
farmaci che risultavano
associati a un
aumento di rischio di infarto, ma 124 sono stati eliminati perché l'associazione era chiaramente dovuta a una distorsione dei dati. Tra i rimanenti, sono stati eliminati automaticamente i farmaci per i quali l'accresciuto rischio di infarto è un effetto già noto e sono inoltre stati individuati quelli per cui esiste una possibile spiegazione biologica, ancorché approssimativa. I
9 farmaci così selezionati sono: azitromicina, eritromicina, roxitromicina (antibiotici), metoclopramide, cisapride, domperidone (antiemetici), betametasone (corticosteroide sistemico), fluconazolo (antifungino sistemico) e megestrolo acetato (antineoplastico). Per questi 9 farmaci lo studio raccomanda quindi di
avviare un attento a
pprofondimento clinico ed epidemiologico. Infatti il sistema automatico può certamente essere fallace, ma questi dati sollevano sospetti ragionevoli, e la gravità del possibile effetto collaterale (infarto) giustifica l'investimento in uno studio che smentisca o confermi il segnale.
Più in generale, l'articolo segnala che sarebbe opportuno
implementare in modo regolare un
sistema di sorveglianza automatico che applichi le tecniche sviluppate dal progetto EU-ADR. Questo articolo corona le attività del progetto EU-ADR, che si è svolto tra il 2008 e il 2012 ed è stato finanziato dalla
Commissione europea nell'ambito del
Settimo Programma quadro. Il progetto ha raggiunto l'obiettivo: creare il prototipo di un sistema automatico che individua le reazioni avverse da farmaci sulla base di informazioni registrate in svariati database europei. L'
ARS Toscana ha fornito un importante contributo al progetto, sia in termini di produzione di dati che in termini metodologici.
Per approfondire