10 aprile, giornata mondiale dell’omeopatia: tra milioni di italiani che vi si affidano e dispute scientifiche sui benefici

Oggi 10 aprile si celebra in tutto il mondo la giornata mondiale dell’omeopatia, in concomitanza con l’anniversario della nascita di Samuel Hahnemann (10 aprile 1755) che della medicina omeopatica è considerato il fondatore. In occasione della giornata mondiale, l’Associazione medica italiana di omotossicologia (AIOT) promuove l’iniziativa “Stiamo bene…..naturalmente”: check-up gratuiti offerti in tutta Italia dai medici aderenti all’AIOT. Lo scopo: presentare soluzioni di cura che supportano le funzioni fisiologiche di difesa dell’organismo oltre che sensibilizzare i pazienti sull’importanza di una corretta prevenzione e di stili di vita salutari.
Mentre le ricerche scientifiche non sono ancora riuscite a risolvere la querelle sull’efficacia terapeutica di questa disciplina (sia negli articoli scientifici contrari che in quelli a favore si riscontrano delle debolezze metodologiche che consigliano di non considerare conclusivi i risultati ottenuti), il dato di fatto è che questo approccio terapeutico risulta invece piuttosto apprezzato sia dai cittadini italiani che nel resto del mondo. Come riporta l’ultimo rapporto Eurispes, sono infatti circa 11 milioni – pari al 18,5 per cento – gli italiani che hanno optato per le medicine complementari o non convenzionali come approccio di cura.
Per quanto riguarda la Toscana, ha utilizzato almeno una volta le medicine complementari (MC) e i trattamenti manuali (osteopatia e chiropratica) il 13,4% dei toscani maggiorenni. L’omeopatia è la disciplina più diffusa (7,9%), seguita dall’agopuntura (3,6%). L’omeopatia è la più diffusa anche in età pediatrica: la usa per i figli ben il 23,4% dei genitori toscani. Questi alcuni dati che emergono dall'indagine che l’ARS ha svolto nel 2009, su commissione della Regione Toscana, per monitorare l’uso e la conoscenza di queste terapie fra la popolazione. Dal 1996, infatti, la Regione Toscana ha avviato l'integrazione delle medicine complementari nel sistema sanitario regionale e con la legge regionale n. 9 del 19 febbraio 2007 ha riconosciuto omeopatia, agopuntura e fitoterapia come parte del Servizio sanitario regionale.
Dall’indagine ARS è emerso inoltre che più della metà degli intervistati ha un atteggiamento favorevole verso le medicine complementari, sia in generale (25%) che solo per la cura di alcune patologie (27,7%). Per il 31,9% della popolazione sono un complemento alle terapie convenzionali, percentuale che sale al 38,7% tra gli utilizzatori. Solo il 13,3% degli intervistati (ma il 27,4% degli utilizzatori) le ritiene addirittura un’alternativa alla medicina tradizionale. I risultati dell’indagine ARS sono raccolti nella pubblicazione Medicine complementari, discipline bio-naturali e del benessere nella popolazione toscana – Indagine 2009 (Collana dei documenti ARS n. 56/2011).
Per approfondire
- Consulta la nostra pagina Medicine complementari
- Visita la pagina web dedicata alle iniziative della giornata dell’omeopatia in Italia
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