In Toscana come in Italia, l’
assunzione moderata di alcol, ed in particolare di vino, continua ad essere un’abitudine alimentare molto diffusa e radicata in una solida tradizione culturale.
Rispetto alla media nazionale, tra i toscani si riscontra una
diminuzione del numero dei bevitori, una frequenza media più bassa delle occasioni di forte abuso (ad esempio episodi di ubriacatura e binge drinking), una
diminuzione costante del tasso di mortalità alcol correlato e la persistenza nelle persone di età adulta, del
modello tradizionale di tipo mediterraneo che si caratterizza nel bere principalmente vino, in modo frequente o quotidiano ma adeguatamente moderato.Tutti questi fattori di rischio fanno sì che la
Toscana si collochi in una posizione migliore rispetto alla media nazionale per il consumo di bevande alcoliche e per le conseguenze ad esso collegate, soprattutto in termini di mortalità.
Nonostante questo, è necessario tenere sotto
controllo un comportamento giovanile che si avvicina a quello dei coetanei nord europei e si allontana progressivamente dalla tradizione mediterranea del bere (episodi di
ubriacatura e
binge drinking), anche se questa tendenza sembra essere più caratteristica della realtà giovanile nazionale che di quella toscana.
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I toscani e l'alcol