ARS NEWS - 10/06/2014
Era affollata la sala del teatrino di Castel del Piano per l’incontro che gli studenti del Liceo scientifico Enrico Fermi hanno organizzato per approfondire il tema dello sviluppo dell’attività geotermoelettrica sull’Amiata e per fare il punto sugli elementi tecnico-scientifici più rilevanti relativi alla geotermia. In particolare si è parlato dell’
impatto che lo sfruttamento dell’
energia geotermica può avere
sull’ambiente circostante
e sulla salute della popolazione.
Il preside ed uno dei professori dell’Istituto hanno introdotto il tema dell’incontro, spiegando ai ragazzi
cos’è la geotermia e come funziona una centrale geotermoelettrica. E’ intervenuto anche Roberto Barocci, rappresentante delle
associazioni ambientaliste che da tempo si oppongono allo sviluppo dell’attività geotermica sull’Amiata.
ARS e ARPAT hanno poi riportato i risultati principali degli studi e dei monitoraggi che in questi anni le due agenzie stanno portando avanti per la sorveglianza ambientale e sanitaria di questo territorio.
In particolare, l’ARS ha ribadito che i dati degli studi finora condotti fanno pensare ad un
ruolo del tutto
marginale della
geotermia sulla salute della popolazione amiatina. Gran parte delle debolezze di salute riscontrate nell’area geotermica dell’Amiata senese e grossetano (non riscontrati invece nella popolazione dell’area geotermica tradizionale, quella di Larderello) riguardano infatti solo i maschi. Come indicano i dati sanitari, queste debolezze di salute sono presenti già da prima dello sviluppo dell’attività geotermica e si tratta soprattutto di patologie per le quali la letteratura scientifica ci indica come principali fattori di rischio non le esposizioni ambientali quanto piuttosto le esposizioni occupazionali (l’Amiata è stato tradizionalmente terra di attività mineraria), i comportamenti individuali o più in generale fattori genetici. L’ARS continua comunque la propria attività di sorveglianza epidemiologica della popolazione delle aree geotermiche.
Interessante l’iniziativa dei ragazzi del Liceo scientifico Fermi di Castel del Piano, che è stata soprattutto un’occasione utile per far capire ai ragazzi quali sono le
modalità del processo scientifico attraverso cui si costruisce la conoscenza ed anche com’è importante confrontarsi su temi tecnici anche molto complessi, che spesso portano a interpretazioni incomplete e contraddittorie.
Per approfondire