Le cure intermedie tra le azioni di riorganizzazione del sistema sanitario toscano


immagine Cure intermedie tra le azioni di riorganizzazione del sistema sanitario toscano
Il riordino del Sistema sanitario regionale della Toscana prevede, tra gli altri obiettivi, lo sviluppo delle cure intermedie.
Il presidio di cure intermedie è una struttura extraospedaliera residenziale temporanea destinata al paziente che “è in situazione di malattia, ma non tanto grave da avere necessità di risiedere in un ospedale, anche se organizzato per intensità di cure, e ancora non è sufficientemente stabilizzato per vivere al proprio domicilio”. Questo si legge nell’allegato al parere 34, recentemente approvato dal Consiglio sanitario regionale (CSR), che propone anche i criteri di accesso e le figure professionali coinvolte e fornisce indicazione sulla durata della degenza, ma nessuna stima dei posti letto necessari.

L’Agenzia regionale di sanità, in collaborazione con l’Azienda sanitaria di Firenze (ASF), ha recentemente condotto uno studio per calcolare la domanda attesa di posti letto di cure intermedie tra i dimessi da reparti per acuti residenti in Toscana, analizzando i dati delle schede di dimissione ospedaliera (flusso SDO del Sistema informativo sanitario regionale) e del progetto ASF Un solo paziente.

Il progetto si propone di assicurare un percorso di continuità che garantisca ai pazienti dimessi da ogni nodo della complessa rete assistenziale una risposta tempestiva verso il setting appropriato.
E’ stato adottato infatti un modello innovativo di gestione dei pazienti con dimissione complessa, ovvero di coloro che possono essere dimessi solo attivando misure assistenziali di alta intensità (es. ricovero in strutture di lungodegenza o riabilitazione in regime ospedaliero) o di intensità medio-bassa (es. cure intermedie, riabilitazione residenziale extra-ospedaliera, attivazione di assistenza domiciliare).

La sperimentazione ha permesso di attivare nel 2007 11 posti letto di cure intermedie presso alcune case di cura, giunti a 84 nel corso dei primi mesi del 2013. Secondo una stima fornita della Regione Toscana sarebbero oggi 499 i posti letto di cure intermedie previsti in tutta la regione.

Applicando a tutti i dimessi dai reparti per acuti nel 2011 e residenti in Toscana le percentuali di indicazione alle cure intermedie registrate nel progetto Un solo paziente, l’ARS ha stimato che nello stesso anno, su tutto il territorio regionale, sarebbero stati 4.600 circa i cittadini dimessi con indicazione al percorso di cure intermedie. Per fronteggiare questa domanda, ipotizzando una degenza media di 21 giorni ed un tasso di occupazione del posto letto pari all’85%, sarebbero stati necessari 310 posti letto (0,1 x1.000 residenti ultra15enni), così distribuiti per ASL di residenza:
 
ASL  Casi attesi  Posti letto necessari
 n.  n.  x 1000 abitanti ultra 15enni
1 - MS  256  17  0,10
2 - LU  276  19  0,10
3 - PT  370  25  0,10
4 - PO  294  20  0,09
5 - PI  448  30  0,10
6 - LI  396  27  0,09
7 - SI  383  26  0,11
8 - AR  381  26  0,09
9 - GR  246  17  0,08
10 - FI  1.118  76  0,11
11 - EMP  260  18  0,09
12 - VIAR  183  12  0,08
Totale  4.611  312  0,10

Tabella. Casi attesi di dimissioni in cure intermedie e posti letto necessari, per ASL


La suddetta stima riguarda soltanto la domanda prodotta dai pazienti in dimissione dai reparti per acuti. Ma le cure intermedie, come si evince dal documento del CSR, possono fornire prestazioni anche a soggetti di provenienza territoriale, in particolare quanti sono arruolati nel Chronic Care Model. L’indicazione di attivare 499 posti letto parrebbe pertanto opportuna nel presupposto che, su cinque utenti, tre provengano dall’ospedale e due dal territorio.



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