ARS NEWS – 09/12/2014
La presentazioneTra il 26 il 29 novembre 2014 si è svolto a Bologna il
59° Congresso nazionale della Società italiana di geriatria e gerontologia (
SIGG), dove l’ARS è stata invitata a presentare i risultati di uno studio condotto per validare un questionario di
screening della fragilità nella popolazione anziana. La “fragilità” è una condizione di autosufficienza, ma nella quale sono presenti alcuni fattori di rischio (ad es. difficoltà di cammino, scarsa vista, piccoli problemi di memoria) che potrebbero causare la perdita della propria autonomia. Individuare una sottopopolazione di anziani a rischio può quindi permettere di programmare interventi di prevenzione della disabilità mirati.
Al congresso SIGG sono stati presentati i
risultati principali dello studio: l’ottima performance del questionario nell’individuare gli anziani già non autosufficienti e la buona precisione dello stesso nell’identificare i fragili. In particolare, gli anziani non autosufficienti sono classificati correttamente nell’80% dei casi, mentre gli autosufficienti sono sempre riconosciuti tali dal questionario. La precisione nella classificazione del fragile è minore, ma comunque molto buona, il 71% dei fragili ed il 58% dei sani sono correttamente individuati.
Il questionario e il progetto Lo studio è stato condotto grazie alla collaborazione tra l’ARS, la Cattedra di Geriatria e gerontologia dell’Università di Firenze, l’UO Geriatria dell’Azienda sanitaria di Firenze e le Società della salute Valdichiana senese (SI) e Fiorentina Sud-est (FI). E si inserisce in un progetto concluso nel 2013,
La prevenzione della disabilità nell’anziano ad alto rischio di declino funzionale, che è stato guidato dall’ARS su finanziamento del Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie (
CCM – Ministero della salute) e sperimentato nelle due Società della salute.
In due anni sono stati contattati circa
16mila anziani con un questionario postale, il 54% dei quali ha risposto restituendo il questionario compilato. Gli anziani con più problematiche (circa 3.500) sono stati valutati da un infermiere o un assistente sociale con una visita ambulatoriale e indirizzati al proprio medico di famiglia qualora emergessero criticità funzionali o sociali durante la visita.
Essendo alla
prima sperimentazione dello strumento, il questionario è stato validato con un’analisi ad hoc. La precisione nell’individuare l’anziano fragile è stata giudicata buona e il lavoro di validazione è stato accolto e pubblicato dalla rivista scientifica
Journal of the American Geriatrics Society lo scorso ottobre.
Quanto emerso mette a disposizione degli operatori uno strumento
molto semplice da utilizzare ed
economico. Tutto
questo è confermato anche dal buon tasso di risposta ottenuto, pari ad oltre la metà (54%) degli anziani contattati, decisamente elevato rispetto alla media che solitamente si ottiene in indagini postali simili.
Per saperne di più