ARS NEWS - 18/08/2014
Il mal di schiena è un problema di salute comune legato a fattori che possono interessare la
sfera fisica,
psicologica o anche
sociale. Circa
15 milioni di persone ne soffrono
in Italia in maniera sporadica. Di queste, oltre 2 milioni ne soffrono in maniera cronica.
Il tavolo regionale e l’indagine epidemiologica della ToscanaIn Toscana esiste un
tavolo regionale per la definizione delle linee guida sul mal di schiena che ha affidato all’ARS il compito di effettuare un’
indagine epidemiologica sul mal di schiena nella nostra regione. L’indagine si è svolta nel
2013 su un campione di 2.000 residenti toscani tra i 18 ed i 74 anni, rappresentativo dell’intera popolazione. Il primo obiettivo dell’indagine era stimare la
prevalenza del fenomeno, distinguendo tra episodi attuali, recenti (ultimo mese) o remoti (almeno una volta nella vita), caratterizzarlo ed individuare possibili
fattori di rischio.
Alcuni risultati dell’indagine ARSIl 15% degli intervistati ha dichiarato di soffrire di mal di schiena al momento dell’intervista, il 23% di averne sofferto nell’ultimo mese, il 47% almeno una volta nella vita. Secondo queste stime, in Toscana possiamo attenderci nella fascia d’età 18-74 anni circa
414mila persone con un
episodio attuale di mal di schiena,
619mila con un episodio
entro l’ultimo mese e
1 milione e 265mila che abbia avuto mal di schiena
almeno una volta nella vita.
Tra le cause individuate dagli intervistati stessi, il 35% riconduce il proprio dolore a
patologie croniche, il 20% ad una
postura sbagliata, il 24% a recenti
eventi stressanti (ad es. lutti, separazioni, perdita di reddito, sfratti).
All’aumentare dell’
età (particolarmente dopo i 45 anni) aumentano le limitazioni nelle
normali attività quotidiane: il 22% dichiara di avere problemi nella cura della propria persona, il 19% nel cammino, il 29% nello svolgere il proprio lavoro, il 40% afferma che influenza il proprio umore.
In generale soffrono più spesso di mal di schiena gli
anziani e le
donne. Esso è più frequente tra i malati cronici
ipertesi o
diabetici. I primi hanno circa il 40% di probabilità in più, rispetto ai non ipertesi, di soffrirne. Tra i diabetici il rischio è circa il 70% in più rispetto ai non diabetici.
I principali fattori di rischio legati allo stile di vita sono il tipo di
lavoro svolto, il
peso, l’
attività fisica. Chi svolge, o ha svolto principalmente nel corso della propria vita lavorativa, un’attività caratterizzata da
sforzo fisico intenso ha un rischio più che doppio di soffrire di mal di schiena rispetto a chi invece svolge un lavoro sedentario. Le
persone obese hanno circa il 90% di rischio in più rispetto a quelle sotto o normopeso. Chi non pratica alcuna
attività sportiva ha circa l’80% di rischio in più rispetto a chi invece la svolge regolarmente durante la settimana.
L’uscita del report completo con i risultati dell’indagine è prevista per il mese di ottobre. Questi primi risultati epidemiologici saranno presentati a Napoli, in occasione del 38° Congresso dell’
Associazione italiana di epidemiologia del 5, 6 e 7 novembre 2014.
Per approfondire