Firenze, 28-29 settembre 2018Sala Brunelleschi - Istituto degli Innocenti
Da circa un ventennio la collaborazione interorganizzativa e, più nello specifico, le reti in sanità costituiscono un tema molto dibattuto sia in ambito scientifico che in quello operativo. Tale focalizzazione è motivata dalle distorsioni che i modelli competitivi e di specializzazione dell’offerta sanitaria, introdotti alla fine degli anni Ottanta-inizio degli anni Novanta del secolo scorso, hanno determinato in vari contesti. Si pensi, ad esempio, al possibile peggioramento della qualità delle prestazioni sanitarie, ai rischi di un eccessivo focus su obiettivi individualistici ed al non razionale impiego di risorse a livello di sistema. Il fallimento dei modelli competitivi puri applicati ai sistemi sanitari pubblici oltre ad aver ispirato una copiosa dottrina nazionale ed internazionale ha, altresì, mosso numerose esperienze di sviluppo di iniziative di collaborazione inter-organizzativa, nonché, di costituzione di
reti sanitarie.
Con l’adozione del Decreto Ministeriale n. 70 del 2015 "Regolamento recante definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera” si è determinato un rinnovato interesse delle amministrazioni regionali, delle aziende sanitarie e dei professionisti per le reti sanitarie. A seguito del provvedimento citato, anche nei contesti nei quali le reti sanitarie risultano da tempo costituite, spesso per volontà dei professionisti, è necessario disciplinare tali iniziative per consentirne uno sviluppo ed un potenziamento a livello regionale. Diversamente, nelle realtà in cui non si è assistito ad uno sviluppo delle reti per iniziativa dei professionisti, al regolatore regionale è richiesto di guidarne la costituzione. Sia nel regolamentare le reti spontanee che nel promuoverle “dall’alto”, le amministrazioni regionali sono chiamate a tener conto delle condizioni in base alle quali i professionisti da un lato possono confermare/attivare il senso di appartenenza all’iniziativa e dall’altro sono in grado di consolidare/innescare un atteggiamento di reale collaborazione inter-organizzativa. In altri termini, in un contesto di rete sanitaria, il policy maker è chiamato ad esercitare il suo ruolo di indirizzo evitando che le relazioni verticali (fra regolatore e singolo partner della rete) ostacolino o inibiscano quelle orizzontali (fra partner).
Partendo dai presupposti che la prospettiva del
policy maker rispetto alla costituzione ed allo sviluppo delle reti sanitarie necessita di maggiore approfondimento da parte della dottrina economico-aziendale nonché di riflessione da parte delle amministrazioni regionali e delle aziende sanitarie chiamate a dar seguito a quanto dispone il DM 70, il
workshop “Reti sanitarie fra volontarismo e prescrizione” intende costituire un’
occasione di confronto accademico ed operativo.
Consulta il programma
Comitato scientifico
Elio Borgonovi (Università Bocconi), Antonio Barretta (Università di Siena e Regione Toscana), Paola Adinolfi (Università di Salerno), Luca Del Bene (Università Politecnica delle Marche), Mario Del Vecchio (Università di Firenze), Federico Lega (Università di Milano), Marco Meneguzzo (Università di Roma Tor Vergata), Anna Prenestini (Università di Milano), Elisabetta Reginato (Università di Cagliari), Domenico Salvatore (Università Partenope), Massimo Sargiacomo (Università
di Chieti-Pescara), Antonello Zangrandi (Università degli studi di Parma).
Comitato organizzatoreAntonio Barretta - Università di Siena e Regione Toscana
Maria Teresa Mechi - Regione Toscana
Andrea Vannucci - ARS Toscana
Segreteria organizzativaJessica Fissi - ARS ToscanaTel.: 055 4624301 cell.: +39 3382878709
email:
ars.formazione@ars.toscana.it
Per approfondire
Consulta e scarica le presentazioni:
Prima giornata
- A. Piccioli. Lo sviluppo delle Reti assistenziali. Uno strumento per la riqualificazione sostenibile dei Servizi sanitari regionali
- A. Ghirardini. Il ruolo di Agenas per favorire lo sviluppo delle reti clinico-assistenziali
- E. Borgonovi. Organizzazione a rete della tutela della salute: una scelta strutturale difficile da implementare
- M. Prezza, A.P. Agnoletto. La costituzione delle Reti sanitarie, un processo guidato dalla Direzione Centrale Salute. Esperienza della Regione Friuli Venezia Giulia
- R. De Palma, L. Petropulakos, E. Vagnoni. Le reti cliniche nell’esperienza della Regione Emilia-Romagna: la valutazione della rete dell’infarto
- F. Ansaldi, W. Locatelli, M. Giachello, C. Panero, A. Testi. Governance delle reti sanitarie: i Dipartimenti interaziendali regionali (DIAR) nel nuovo Sistema sanitario ligure(DIAR) nel nuovo Sistema sanitario ligure
- L. Cajazzo. Da reti professionali a reti clinico-assistenziali di presa in carico. Il disegno della Regione Lombardia
- P. Bordon, A. Francesconi. Progettare e creare reti in sanità: il caso delle cure palliative nell'Azienda provinciale per i servizi sanitari (APSS) della Provincia autonoma di Trento.
- C. Bianchi, A. Pietrosi. La generazione di valore pubblico attraverso lo sviluppo di reti sanitarie “spontanee”. Opportunità e sfide nella prospettiva della progettazione dei sistemi di programmazione e controllo
Seconda giornata
Consulta e scarica gli abstract:Prima giornata
- I. Rubbo, A. Merlo. I Sistemi Sanitari Regionali possono collaborare? Il caso delle reti sanitarie tra Valle d'Aosta e Piemonte
- A. P. Agnoletto, M. Prezza, G. Tonutti. La costituzione delle Reti sanitarie: un processo guidato dalla Direzione Centrale Salute, esperienza della Regione Friuli Venezia Giulia
- R. De Palma, L. Petropulakos, E. Vagnoni. Le reti cliniche nell'esperienza della Regione Emilia Romagna: la valutazione della rete dell'infarto
- F. Ansaldi, W. Locatelli, C. Panero, A. Testi. Governance delle reti sanitarie: i Dipartimenti Interaziendali Regionali (DIAR) nel nuovo sistema sanitario ligure
- F. Moirano, L. Giovannelli. Le reti sanitarie alla prova degli standard ospedalieri e dei piani di efficientamento
- P. Bordon, A. Francesconi. Progettare e creare reti in sanità: il caso delle cure palliative nell'azienda provinciale per i servizi sanitari (APSS) della provincia autonoma di Trento
- C. Bianchi, A. Pietrosi. La generazione di valore pubblico attraverso lo sviluppo di reti sanitarie “spontanee”: opportunità e sfide nella prospettiva della progettazione dei sistemi di programmazione e controllo
Seconda giornata