14/12/2018
Recentemente la rivista Frontiers in Pediatrics ha curato un r
esearch topic dedicato al
latte umano nella
nutrizione dei neonati pretermine. Il
gruppo di TIN toscane online, coordinato dall’AOU Meyer e dall’Agenzia regionale di sanità, ha partecipato pubblicando l'articolo
Feeding Practices in Very Preterm and Very Low Birth Weight Infants in an Area Where a Network of Human Milk Banks Is in Place.
Il lavoro descrive l’esperienza della Toscana, regione in cui è stata implementata una
rete di banche del latte che assicura un’ottima disponibilità di latte umano donato alle TIN del territorio.
Al fine di valutare i dati sulla nutrizione enterale nei neonati gravemente pretermine (età gestazionale < 32 settimane) e/o peso alla nascita molto basso (<1.500 grammi) è stato effettuato uno
studio osservazionale analizzando il network area-based TIN Toscane online. In un
periodo di 4 anni (2012-2015) sono stati
arruolati complessivamente
1.302 neonati gravemente pretermine e/o di peso alla nascita molto basso. La maggior parte dei neonati (74%) ha iniziato la nutrizione enterale precocemente, entro le prime 24 ore di vita. L’
alimentazione enterale è stata intrapresa
con latte umano in circa l’80% dei casi, con una netta prevalenza del latte umano di banca (67%).
Al raggiungimento della nutrizione enterale completa la prevalenza di latte umano (materno+banca) è rimasta sostanzialmente invariata (80%) con una riduzione dell’uso di latte di banca a favore del latte materno. I neonati alimentati con latte umano fin dalla nascita hanno raggiunto la nutrizione enterale completa più rapidamente dei neonati alimentati con formula, con elevata prevalenza di uso di latte umano esclusivo, aspetti cruciali nella prevenzione dell’enterocolite necrotizzate del pretermine, una grave patologia spesso letale. Considerando i noti effetti benefici del latte umano rispetto alla formula, soprattutto per alcune complicanze tipiche della prematurità (sepsi, enterocolite necrotizzante), ed i vantaggi di una nutrizione enterale completa precoce che favorisce una crescita ed uno sviluppo migliore in questi bambini così fragili, i risultati del presente studio hanno implicazioni importanti per l’assistenza a questi neonati.
Nello studio si pone anche l’attenzione ad aree di miglioramento della qualità delle cure per la nutrizione enterale in regione Toscana; questoaspetto è stato recentemente discusso al convegno regionale della Società italiana di neonatologia anche alla luce di una esperienza svedese (riportata dal prof Johan Agreen) e sarà oggetto di programmi di miglioramento nelle terapie intensive neonatali.