7/11/2022
In Toscana nel 2021 sono nati 23.024 bambini, 141 bambini in più rispetto al 2020. Si tratta solo di un piccolo incremento dello 0,6%, avvenuto dopo il minimo storico del 2020 e che speriamo di confermare nei prossimi anni ma che
interrompe per la prima volta dal 2008 la lunga stagione della denatalità, avviatasi dall’inizio della crisi economica, accentuata dall’avvento e dalle conseguenze socio-economiche della pandemia da Covid-19. Il fenomeno della denatalità è in parte riconducibile a un effetto strutturale della popolazione: sono uscite dall’esperienza riproduttiva le generazioni di donne nate a metà degli anni ‘60, molto più numerose delle generazioni nate nelle decadi successive, che hanno appena raggiunto o stanno raggiungendo le età feconde; inoltre, le cittadine straniere, che avevano compensato questo squilibrio strutturale fino al 2010, hanno diminuito negli ultimi 10 anni la loro fecondità, in parte anche per la diminuzione dei flussi femminili in entrata. Questo fenomeno è stato particolarmente rilevante nel 2020, considerato anche il divieto d’ingresso in Italia a seguito delle restrizioni per il contenimento della pandemia. Altro fattore che sta giocando un ruolo importante nella riduzione della fecondità è il costante processo di acculturazione, che rende i comportamenti delle donne straniere stabilmente residenti sul nostro territorio sempre più simili a quelli osservati nelle donne italiane autoctone: una ricerca di maggiore emancipazione, economica innanzitutto, che porta alla riduzione della natalità su livelli simili a quelli delle coetanee italiane.
Grazie agli sforzi fatti in questi anni per aiutare a prevenire le gravidanze indesiderate e a diffondere l’informazione sulla procreazione responsabile, in particolare dai consultori familiari verso la popolazione immigrata o minorenne, anche con la possibilità di accesso alla contraccezione gratuita, il fenomeno delle interruzioni volontarie di gravidanza (Ivg) è in diminuzione in Toscana, così come in Italia. Con la delibera n 827 del 29/06/2020 Regione Toscana ha approvato il “Protocollo operativo per l’Interruzione volontaria di gravidanza (Ivg) farmacologica”, per garantire sul territorio regionale l’offerta dell’Ivg farmacologica come prestazione ambulatoriale anche presso poliambulatori pubblici adeguatamente attrezzati, funzionalmente collegati agli ospedali ed autorizzati dalla Regione. Tra la fine del 2020 e nel corso del 2021 le aziende si sono organizzate per somministrare l’Ivg farmacologica in ambito ambulatoriale.
Con questa pubblicazione della serie In Cifre “Gravidanza e parto in Toscana”, come per le precedenti edizioni, l’
Ars aggiorna gli ultimi dati sulla gravidanza e sull’evento nascita, anche in relazione alle nuove informazioni introdotte nel nuovo tracciato record del Certificato di assistenza al parto (Cap) a partire dal 2021, sulle Ivg e sul fenomeno dell’obiezione di coscienza, con un approfondimento sulla presenza di ginecologi, obbiettori e non, per punto Ivg e rispetto al loro carico di lavoro settimanale.
Questa pubblicazione evidenzia che
la disponibilità di dati attendibili e accurati risulta essenziale per supportare le politiche di sanità pubblica e si auspica che le informazioni presentate nel volume possano costituire un sempre più prezioso strumento conoscitivo per i diversi soggetti istituzionali, responsabili della definizione e dell’attuazione delle politiche sanitarie del settore materno-infantile.