Dimezzati gli incidenti mortali, ma i giovanissimi i più colpiti


9/10/2012
TOSCANA OGGI  9 ottobre 2012  pag. 5
LaToscana tra le regioni con il più alto numero di sinistri che sono costati 47 milioni di euro nel 2008. Calati del 40 per cento in 10 anni i decessi. I dati contestati da Stefano Guamieri del progetto «David»

Meno morti sulle strade toscane: negli ultimi dieci anni gli incidenti mortali sono calati del 40%, mentre nel complesso i sinistri sono diminuiti, anche se lievemente (-9%). La Toscana rimane comunque una delle regioni con un numero elevato di incidenti e feriti, con costi sanitari che nel 2008 hanno sfiorato i 47 milioni di euro. Sono questi alcuni dati che emergono dalle analisi dell'Ars, l'Agenzia regionale di sanità, che elabora sistematicamente i dati provenienti dalle principali fonti informative: flusso Istat, schede di dimissione ospedaliera, registro di mortalità regionale, pronto soccorso, archivio delle patenti a punti, censimento dei controlli stradali effettuati dalle forze dell'ordine per la guida sotto l'effetto di alcol e droga.

Nel 2001 gli incidenti stradali in Toscana furono 18.949, nel 2010 sono stati 17.250 (circa il 9% in meno). I feriti, 25.387 nel 2001, 23.317 nel 2010 (circa l'8% in meno). Nel 2001 i morti erano 463, calati a 282 nel 2010 (circa il 40% in meno). Nel 2010 nella nostra regione ci sono stati oltre 17.000 incidenti stradali (in Italia oltre 211.000), il 27% dei quali (4.772) in provincia di Firenze. Pesanti le conseguenze: feriti circa 23.000 e i morti 282, di cui il 20% (57 casi) pedoni, prevalentemente donne in età avanzata. Il numero maggiore di morti (77%) e feriti (58%) si registra tra i maschi in ogni fascia di età. Gli incidenti stradali sono in tutto il mondo, la prima causa di morte (e anche di disabilità grave) tra gli adolescenti.

L'ultima indagine che l'Ars esegue ogni 3 anni dal 2005 su circa 5.000 studenti di 50 scuole medie superiori toscane, ha rilevato che rischiano di più di incorrere in un incidente stradale i ragazzi che consumano al col e sostanze psicotrope praticano giochi d'azzardo, usano il cellulare durante la guida, hanno rapporti sessuali precoci, hanno ripetuto l'armo scolastico. Un dato particolarmente preoccupante che costringe la Regione a scambiare strategia secondo il direttore dell'Ars Francesco Cipriani: «Inutile continuare ad andare nelle scuole a parlare dei pericoli della velocità o della guida in stato di ebbrezza, è evidente che i ragazzi non ascoltano o che addirittura potremmo rischiare di avere un effetto controproducente».

Il 78% degli incidenti avviene sulle strade urbane, ma i più gravi accadono sulle arterie di grande comunicazione. Il maggior numero di incidenti, e anche quelli più gravi accadono nelle notti del fine settimana (venerdì, sabato e anche domenica) e nei mesi estivi (giugno, luglio e agosto). La principale causa di incidente (93,4%, fonte Istat) rimane il comportamento scorretto del conducente, mentre in base ai dati Istat solo nel 2% dei casi l'incidente avviene per cause imputabili allo stato psico-fisico del conducente (alcol, sostanze stupefacenti o psicotrope, malore, sonno, ecc.). In realtà numerosi studi sostengono invece che i sinistri alcolcorrelati siano un numero sicuramente maggiore, fino al 30-40%. Questo perché le cause reali, cioè iniziali, di un incidente (quali la condizione psico-fisica alterata) non sono rilevate nei database amministrativi o sono sottostimate dagli istituti
nazionali di statistica. Quello che si rileva più frequentemente è, infatti, la causa finale che ha provocato l'incidente (come l'eccesso di velocità), cioè quella riportata nei verbali delle forze dell'ordine.

L'auto è il mezzo più coinvolto negli incidenti stradali (65,4%), seguita dai motocicl i (13,1%) e dai ciclomotori (8,3%). Le biciclette sono invece coinvolte nel 7,3% degli incidenti stradali e la tendenza mostra una preoccupante crescita. L'indice di mortalità evidenzia poi che la bicicletta è anche il mezzo più pericoloso, immediatamente seguita dal motociclo.

Il costo sociale medio per ogni deceduto è in Italia è di 1.377.933 euro (comprendente i costi sanitari, la mancata produzione e il risarcimento del danno morale) mentre quello per la persona ferita è di 26.688 euro. In Toscana il costo per abitante è pari a 292 euro, inferiore solo a quello dell'Emilia-Romagna e del Lazio. In termini di costi sanitari, a fronte di una spesa nazionale di 621 milioni di euro, la Toscana ha contribuito per circa 47 milioni di euro.

I dati dell'Ars sono stati contestati da Stefano Guarnieri, promotore insieme alla moglie Stefania del progetto David per la legge sull'omicidio stradale: «Prima di fare proclami trionfalistici per la Toscana sostiene - occorrerebbe che la Regione fosse in grado di contare i morti. Quelli del 2010 sono sbagliati di almeno 11 unità, fra le quali mio figlio Lorenzo che risulta illeso per la Regione e per l'Istat» spiega il padre di Lorenzo (ucciso da un motociclista ubriaco la notte del primo giugno 2010). «Dal 2009 al 2010 la mortalità è passata da 279 a 293 unità con un aumento di almeno il 5 %» afferma.

Le azioni di prevenzione e controllo
"Insieme perla sicurezza" è un progetto della Regione Toscana « contemplato nel Piano regionale di prevenzione 2010-2012 con l'obiettivo di aumentare la consapevolezza sulla sicurezza stradale e sui rischi legati alla guida associata all'alcol tra i giovani da 14 a 25 anni. Aziende coinvolte: Viareggio, Empoli e Arezzo. «Sms no Sos» cerca di limitare gli incidenti stradali nella provincia di Arezzo per i giovani dai 18 ai 30 anni nelle ore notturne del fine settimana. Prevede l'ingresso gratuito in discoteca se il ragazzo si assume la responsabilità di accompagnare altri amici e di rimanere sobrio. All'uscita dal locale fa alcool test (Azienda coinvolta: Arezzo). «Divertirsi guadagnando salute» ha come scopo la limitazione del consumo a rischio di alcol nei giovani di età 12-19 anni. (Aziende coinvolte: Arezzo, Pistoia, Empoli, Viareggio). Per aumentare la sicurezza stradale, una strategia suggerita dall'esperienza europea - indicano gli esperti dell'Ars - si è intensificato il controllo per guida sotto l'effetto di alcol.

In Toscana un'indagine dell'Ars, unica nel suo genere a livello nazionale, rileva che nel 2009 ci sono stati 132.000 controlli (6% delle patenti attive) e oltre 5.500 reati contestati(4,2% dei controlli). Per raggiungere lo standard europeo, in Toscana si dovrebbero fare 365.000 controlli l'anno. Tra gli altri interventi per la prevenzione degli incidenti stradali sono la patente di guida progressiva per i neopatentati; nessun tasso alcolemico consentito per i conducenti minori di 21 anni; le cinture di sicurezza; l'uso obbligatorio del seggiolino per i bambini; le fotocamere ai semafori; i dispositivi di rilevazione della velocità.

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