5/8/2020
Sono stati appena resi noti i
risultati preliminari dell’
indagine nazionale di sieroprevalenza sul SARS-CoV-2 condotta dal 25 maggio al 15 luglio dal Ministero della Salute e dall'Istat, con la collaborazione della Croce Rossa italiana, su un campione di 150mila persone residenti in 2mila comuni italiani, distribuite per sesso, attività e sei classi di età.
L’indagine mirava a
definire la
proporzione di persone nella popolazione generale che hanno
sviluppato una risposta anticorpale contro il virus SARS-CoV-2, attraverso la ricerca di anticorpi specifici nel siero sul campione di cittadini selezionato.
Per i primi risultati completi riguardanti tutto il territorio nazionale, si rimanda al
documento in allegato. Qui vogliamo sottolineare soltanto alcuni aspetti salienti dei
risultati del’indagine riguardanti la
popolazione residente in Toscana.
I risultati dell'indagine in ToscanaNella nostra Regione è risultato
positivo al test sierologico l’
uno percento del campione (intervallo di confidenza da 0,6 a 1,5%), contro la media nazionale del 2,5%. Una percentuale che pone la Toscana in una posizione intermedia tra le Regioni del Sud (con percentuali di contagiati più basse) e le altre Regioni del Centro-Nord (con percentuali di contagiati più alte).
Fonte: report Istat-Ministero della salute, primi risultati indagine sieroprevalenza Sars-CoV-2
Sulla base della
stima puntale, sarebbero quindi circa
38mila i residenti in Toscana entrati in contatto con il SARS-CoV-2, pari al 2,6% del totale dei casi stimato a livello nazionale. I
residenti in Toscana contagiati sarebbero pertanto
3,8 volte di più del numero dei casi diagnosticati dai laboratori di riferimento, pari a 10.149 casi (dato al 21 luglio), che rappresentano lo 0,27% della popolazione.
In altre parole, i
laboratori toscani avrebbero
diagnosticato circa il 27% dei casi totali contagiati,
contro il 16,7% a livello nazionale. In base alla percentuale di casi diagnosticati sul totale dei contagiati, la Toscana si porrebbe al terzo posto, dopo solo la provincia di Trento ed il Friuli-Venezia-Giulia, dimostrando quindi una buona capacità del nostro sistema sanitario regionale nell’intercettazione dei casi anche nel periodo di picco epidemico.
Il fatto che il
numero di casi contagiati fosse
più elevato del numero di casi diagnosticati era
atteso, anche in base a analisi condotte su stime di letalità plausibile, che avevano portato a collocare il numero di casi effettivi in un ordine di grandezza pari a dieci volte il numero di casi diagnostica.
A cura di: Paolo Francesconi, Silvia Forni - ARS Toscana
Per approfondire
Consulta:
- report
Primi risultati dell'indagine di sieroprevalenza sul sars-CoV-2 (3 agosto 2020), a cura dell'Istat e del Ministero della salute
-
slide illustrate alla conferenza stampa di presentazione del report
- video della conferenza stampa di presentazione, tenutasi il 3 agosto 2020
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